The First Daughter is for the throne.
The Second Daughter is for the Wolf.
And the Wolves are for the Wilderwood.– For The Wolf, by Hannah Whitten
Harem’s Book insieme con gli amici de Libri e Librai, Feel the Book e Bee Redhead ha il piacere di partecipare al review party dedicato a Per il Lupo, un dark fantasy intrigante e affascinante, primo libro di una nuova firmata da Hannah Whitten
Per il lupo
For the Wolf
Hannah Witten
(Wilderwood #1)
Dark Fantasy
Mondadori Oscar Fantastica
Red appartiene al lupo. Dal giorno in cui è nata. Da quando i re sono scomparsi, una seconda figlia è stata data al Lupo nella speranza che avrebbe restituito i Re. Red sa di appartenere al lupo e che è il posto migliore per lei, in modo che possa tenere al sicuro sua sorella gemella. Ma niente è come sembra nel Wilderwood, o a Valleyda e Red potrebbe rischiare tutto lasciandosi alle spalle il mondo che conosce.
Red è l’unica secondogenita nata da secoli, e come tale sa che la aspetta un destino ineludibile: verrà sacrificata al Lupo nella Foresta nella speranza che lui restituisca al mondo gli dèi che ha rapito. Red ne è quasi felice: tormentata da un misterioso potere che non è in grado di controllare, almeno nel Wilderwood non potrà fare del male a coloro che ama. Non più. Ma le leggende non dicono la verità. Il lupo non è un mostro, è un essere umano. I poteri di Red non sono una maledizione, sono una vocazione. Ma se non imparerà a controllarli gli dèi, divenuti mostri, inghiottiranno il Wilderwood, e il mondo intero.
Non lasciatevi ingannare da cover e titolo, non si tratta di un banale retelling di Cappuccetto Rosso, quanto piuttosto di una favola moderna eccitante, provocante e suggestiva, per i generosi rimandi a La Bella e la Bestia e in parte all’immaginario europeo della fiaba edulcorata da Perrault e Grimm, affondando le radici nella tradizione medioevale con espliciti simbolismi che appartengono alla sfera della violenza, della antropofagia e della iniziazione rituale.
Resta il senso della diffidenza e del pericolo, dell’attrazione irresistibile nei confronti del maschile proibito, tanto che proprio su questo gioca l’autrice raccontandoci di una giovane donna in cammino, verso L’ ignoto, per crescere e affrontare una prova. Non si spaventa, neanche quando raggiunge il luogo proibito, dove incontra il lupo famelico, che simboleggia le brama e il pericolo, lì dove, perdendosi, troverà se stessa.
Una principessa immolata, data alla bestia per un progetto soterico: salvare tutti gli altri.
Un sacrificio accolto responsabilmente, quasi come un debito, un compimento del proprio Destino.
Dall’altra parte la riottosità della sorellamaggiore. Red dà la sua vita per salvare gli altri, Neve darebbe tutto per la sua vita.
Per il Trono e per il Lupo.
“La Prima Figlia è per il trono. La seconda figlia è per il Lupo. E i Lupi sono per il Wilderwood.”
Si tratta pur sempre di una favola, una fiaba nera, dal tocco originale, nascosto forse proprio nella tensione sessuale, nel magnetismo del protagonista maschile e nella caparbietà della protagonista femminile, nell’uso generoso del repertorio magico dalle mille suggestioni.
L’unico potere di Valleyda risiedeva nella religione, nel fatto che con- divideva un confine con il Wilderwood e che era vincolata al pagamen- to del tributo della Seconda Figlia che proteggeva il mondo dai mostri, ma questo almeno faceva sì che la maggior parte dei paesi fosse disposta a offrire prezzi equi. Nessuno voleva far arrabbiare i Re imbrogliando il regno che un giorno avrebbe potuto fornire il sacrificio per liberarli, o compromettere le preghiere del Tempio per cui pagavano.
C’è una giovane, di nobili natali, secondogenita, inquieta perché teme di essere sbagliata, pericolosa, fuori posto
La aspetta lui, nel Wilderwood, luogo di mistero e magia, dove gli alberi sono senzienti, dove tutto è interconnesso in una sottile rete di incantesimi e riti
Un luogo che si svela, si rivela. Così come il Lupo. Pronto a manifestarsi. In una foresta che nasconde segni e simboli, scrigno di un poter antico, per proteggere e per minacciare
«Hai una foresta nelle ossa, un cimitero sotto i piedi. Non ci sono eroi, qui.»
Red vuole solo questo, proteggere chi ama. E sbaglia, inciampa. Ricordate la favola? La raccomandazione della mamma di Cappuccetto Rosso? Ahimè, Red inciampa. Cade.
Si era sentita come una stella cadente in una notte limpida, che sfrecciava nel buio e nel gelo.
Neve, sua sorella, legame indissolubile eppure conflittuale. Una voce più lontana e dimessa ma u punto di osservazione privilegiato per cogliere tutto ciò che si nasconde dietro
Una creatura sensibile che impara a imporsi con determinazione, soprattutto se si tratta di battersi con lealtà per chi si ama.
Le emozioni di Neve erano un oceano di storia e sentimenti, e la tri- stezza era solo la schiuma.
E il Lupo. Come proteggersi da lui? Come proteggere…lui?!
Sfuggente, magnetico, protettivo e magnanimo. Un mistero affascinante. Irresistibile.
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Hannah Whitten ha una idea valida, indiscutibilmente intrigante, un dark fantasy nel senso di vera fantasia oscura con un classico tocco da favola. La prosa è ricca, evocativa, la trama avvincente. Per il lupo è il primo volume della dilogia e, come tale, ha un ritmo rallentato, soprattutto nella prima parte, tutta impostata sul world e character building. Non solo, quando finalmente vi sentirete avviluppati dai sortilego e dagli incantesimi,quando sarete coinvolti negli amori di Valleyda, nei spegni e nelle speranze dei personaggi, quando sarete rapiti dalle leggende dei Wilderwood…arriverà un cliffhanger mostruoso!
…una promessa che ardeva d’ambra e di verde. “Lascerei bruciare il mondo prima di farti del male.
La scrittura di Whitten è romantica. Nel senso più stretto del termine, nella accezione letteraria del Romanticismo. Molti passaggi ricordano il concetto del “sublime” e il sentimento della Natura di epoca romantica, con risvolti gotici e grotteschi. La prosa è vivida, coloristica, ricorda le fiabe tradizionali, le ambientazioni prendono vita per riflettere lol stato d’animo dei protagonisti e anticipare i risvolti della trama. La bellezza e la paura, il senso di grandezza e la vertigine di fronte alla potenza della Natura, al potere della Natura (magico). Whitten si sofferma in particolare sulla foresta dove viene mostrata la bellezza intrinseca della natura e la sua terrificante natura oscura e mostruosa. Secondo il concetto antico di Monstrum come meraviglioso. Ampie sono le descrizioni, necessariamente, per creare l’atmosfera rarefatta e anticipare i momenti drammatici con una notevole suspence; tuttavia il ritmo resta alto e vivace anche per la duplice prospettiva di narrazione con il pov di entrambe le sorelle.
Sul finale del primo volume tanto da lasciarci senza fiato, in trepidante attesa…
Affascinante.
Saffron
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arc courtesy of Mondadori in exchange for an honest interview