Care Dame di Harem, oggi vi parlo di “Miss Oro Nero” di Charlotte Lays, secondo volume della Serie NY Sinners Series” già uscito in cartaceo con la Harper Collins- collana Harmony Passion e disponibile sui principali store online dal 20 febbraio. Venite con me a conoscere la storia di Kath “Lo Squalo” e del “Giaguaro” Will!
TITOLO: MISS ORO NERO
SERIE: NY SINNERS #2
GENERE: CONTEMPORARY ROMANCE
DATA DI USCITA: 17 GENNAIO 2018 cartaceo sito HC
30 GENNAIO 2018 cartaceo (edicola)
20 FEBBRAIO 2018 ebook
Dame, questa sarà una recensione particolare. Non voglio raccontarvi di cosa parla questo romanzo, se non a grandi linee. Il mio intento è quello di farvi arrivare tutto ciò che questo romanzo racchiude e rappresenta. La Lays è un’autrice che ho conosciuto grazie al primo volume di questa serie “Lady O”, un romanzo che mi aveva colpito molto poiché mi sono rispecchiata in parecchi atteggiamenti della protagonista. In fondo, come diceva qualcuno, si legge un libro per ritrovare una parte di sé. Avevo quindi grandi aspettative e curiosità per questa nuova uscita, aspettative che non sono state disattese.
Il prologo è IL prologo. Non è semplice scriverlo perché deve rispettare determinati requisiti, a mio avviso imprescindibili e indispensabili. Non deve essere eccessivamente lungo, deve essere incisivo e catturare da subito l’attenzione del lettore in modo che sia invogliato nel proseguire la lettura. Il prologo di “Miss Oro Nero” soddisfa pienamente tali caratteristiche, solleticando e intrigando in modo che il lettore sia catalizzato e risucchiato nel vortice di questa storia. E infatti mi sono estraniata da tutto e da tutti come se fossi assetata di conoscere il tesoro nascosto tra queste pagine.
Da subito conosciamo la protagonista Kathleen, alla guida della Lawford’s Petrol. Potrei descrivervi Kath come una sorta di dicotomia vivente. Da una parte abbiamo l’imprenditrice spietata negli affari, algida, controllata, che si fa rispettare in un campo prettamente di competenza maschile e non è un caso se è soprannominata “lo Squalo”. Dall’altro lato abbiamo la donna e la mamma. E qui le cose sono decisamente più complicate.
Kath, in passato, è stata protagonista di un evento brutale ed efferato che ha avuto un profondo impatto sulla sua mente e sulla sua vita. E qui voglio complimentarmi sinceramente con l’autrice per il modo in cui ha trattato l’argomento. Da queste pagine affiorano la sensibilità e la profondità della penna della Lays, sia come autrice che come donna. Un avvenimento da cui Kath ha cercato di trarre solo il meglio, concentrandosi sugli aspetti positivi. Nell’intimità del focolare domestico, Kath si concede di essere se stessa, permettendoci di vedere cosa si nasconde sotto la scorza dura dell’imprenditrice di successo. Kath rappresenta la forza, che non a caso è una delle quattro virtù cardinali. Incarna perfettamente il significato della parola resilienza. Ma c’è anche il rovescio della medaglia. In lei sono radicate ancora determinate sensazioni: la paura, il senso di colpa, l’inadeguatezza. A chi sono diretti questi sentimenti? A Scarlett, un piccolo scricciolo di 3 anni, un vulcano di energia con la sindrome della percheite impossibile da non amare. Conosceremo, ci identificheremo, lotteremo, faremo il tifo per una Kath che veste i panni della leonessa che protegge i propri cuccioli, il suo bene più prezioso, il sangue del suo sangue, la carne della sua carne.
Ed è qui che entra in gioco il protagonista maschile, il principe del foro per eccellenza, l’avvocato Will, detto il Giaguaro. Non è un soprannome scelto casualmente. Will è arrogante, superbo, irascibile, a tratti si dimostrerà essere un vero bastardo, affronta la vita addentandola e sbranandola a morsi. Questo perché ha un background tormentato alle spalle e ha voluto riscattarsi pienamente eccellendo nella professione forense. Ma non è solo questo. No, affatto. Will è un gigante tatuato buono, non se ne rende conto, ma farebbe di tutto per proteggere le persone che ama. E questo lo scoprirete man mano che proseguirete la lettura. Da questo momento ha inizio una guerra fra titani, due personaggi che sul lavoro mostrano tutta la loro grinta, ma che in ambito privato devono compiere un percorso di rafforzamento. È un luogo comune che gli occhi siano lo specchio dell’anima. Io, se devo essere onesta, non ho mai creduto fino in fondo che fosse una semplice diceria. Gli occhi hanno il potere di far vedere ogni sentimento che ci pervade. Ed è così anche per Kath e Will. Nonostante la prima impressione non sia delle più felici, entrambi non possono dimenticare lo sguardo dell’altro/a.
“Capisco cos’è quel lampo pericoloso che gli vedo sempre scintillare negli occhi. È la parte indomita e selvaggia che ogni tanto viene fuori e mi spaventa e mi attrae al tempo stesso.”
“Quegli occhi verdi mi sono arrivati al centro dell’anima. Il dolore nei suoi occhi era vero. E tu conosci il dolore, Will”
La loro relazione ruota tutta intorno ad una vicenda che ha per protagonista la piccola Scarlett e di cui non vi svelerò nulla. Oltre a questa, ce ne sarà un’altra altrettanto avvincente e appassionante e riguarda il loro modo di interagire. L’amore è un qualcosa che viene percepito in modo positivo e benefico, ma a volte per il proprio vissuto può costituire una minaccia e quindi si rifugge il coinvolgimento emotivo per non stravolgere la propria rassicurante routine. Questo è ancora più vero nel caso di Kath, che non è più sola, ma ha una bimba a cui pensare e che viene prima di tutto. Kath e Will sono ancorati al loro passato, pensano di non essere meritevoli dell’amore. Quando la vita ti prende a schiaffi, quando fa di tutto per metterti in ginocchio, quando non hai mai conosciuto l’Amore, ma un semplice surrogato, si fa fatica persino a riconoscerlo. È più facile nascondersi dietro alla finzione, piuttosto che affrontare le conseguenze inevitabili di ciò che questo comporta.
Voglio spendere due parole sull’epilogo. Un epilogo intriso di dolcezza, tenerezza e commozione. Ho amato moltissimo la figura di Scarlett e il modo in cui è stata costruita. Non è una bambina “di carta”, ma appare come una bambina reale con le caratteristiche tipiche dei bambini. Quella che preferisco senza dubbio è che i cuccioli di uomo sono senza filtri e hanno la capacità di guardarti dentro oltrepassando tutti i veli e le maschere che usiamo come scudo per difenderci. Cosa penso di questo romanzo? Penso che la Lays abbia fatto un gran salto di qualità. Credo che la dicitura “romanzo erotico” sia riduttiva perché questa autrice ha grandi capacità ed è cresciuta moltissimo rispetto, ad esempio, alla duologia della Pantera che ho letto recentemente. Alice e David mi sono entrati sottopelle, ma lo stile era ancora da affinare. Non è mia abitudine sperticarmi in lodi esagerate, se non in rare eccezioni che si contano sulle dita di una mano, ma posso affermare che la Lays è un’autrice completa. I personaggi sono ben costruiti e caratterizzati a tutto tondo, con un buon percorso di crescita interiore. La sensualità risulta essere calda, seduttiva, appassionante senza eccedere mai nel volgare.
L’uso di diversi registri è dosato in modo consapevole e pertinente. Adrenalina, eros, romanticismo, suspense con qualche graffiata di irriverente sarcasmo, che è l’elemento che caratterizza la cifra stilistica di questa autrice. Questi sono gli ingredienti che troverete leggendo questa storia. Nonostante il ritmo sia incalzante, sostenuto, quasi senza respiro, ho trovato una narrazione intimistica ed introspettiva che privilegia l’espressione di tutti i moti dell’animo umano, delle emozioni e dei sentimenti in tutte le sue sfumature. In questo romanzo si respira la vita, la vita quella vera. Vita rappresentata da un esserino di 3 anni, motore di questa storia. E poi l’amore. L’amore inteso nel senso più aulico e nobile del termine, l’amore ancestrale, viscerale, indissolubile che lega per sempre una madre a una figlia. L’amore fra Will e Kath, un amore sofferto, a volte arenato e respinto, ma inseguito con tutte le forze. Come dice la Lays:
” Perché a un certo punto non devi scegliere con chi stare, ma senza chi non puoi stare.”
Lays, Lava you! (Chi ha già letto sa cosa simboleggia!)
Buona lettura e alla prossima, Dame!
Francesca
Storia
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