Salve Amici, oggi sono lieta di partecipare al Review Tour di Royal Flush:Gioco d’azzardo di Paola Chiozza. Venite a leggere cosa ne penso.

 

Titolo:Royal Flush: Gioco d’azzardo

Autrice:Paola Chiozza

Uscita: 25/10/2018
E-book: € 3,99
Pagine: 276
Editore: Les Flâneurs Edizioni
Collana: Pigalle
Genere: Romantic Suspense – Erotico

 

SINOSSI

“Mi chiamo Artemisia Duisenberg, ho diciannove anni e un talento innato per i numeri e le probabilità. Il poker è molto più di un semplice passatempo, per me. È un modo di essere ed è l’unico mezzo che ho per arrivare alla verità.
Io sto cercando il Diavolo. E non posso permettermi nessuna distrazione”.

Dalla tragica notte che ha distrutto per sempre la sua infanzia, ogni mossa compiuta da Artemisia ha avuto lo scopo di portarla nel posto in cui si trova in questo momento: a un passo dalla verità. Finalmente sta per ottenere le informazioni su cui cerca di mettere mano da una vita intera.
Ma il destino ha intenzione di giocare sporco con lei e mette sul piatto due carte pericolose: Klaus Meyer e Dorian Von Bodman.
Klaus è il nuovo fidanzato di sua sorella Lucilla, l’ultimo per il quale dovrebbe provare certi sentimenti. Dorian, affascinante e glaciale, è l’avversario da battere al tavolo da gioco.
Due uomini a cui sembra impossibile resistere, due uomini da usare nel poker come in amore, tra bluff, puntate e scommesse.
La mano sembra buona, ma il rischio è alto. Per la prima volta Artemisia sente di avere troppe cose da perdere: la sua famiglia, le sue convinzioni e, soprattutto, se stessa.

 

RECENSIONE di Curcuma:

Un libro perfetto dal punto di vista stilistico, che lascia a bocca aperta per la capacità di contestualizzare i personaggi in spazio e tempo. Fluidità nel movimento e inquadrature degne di uno scrittore esperto, l’autrice merita un plauso per il livello di preparazione a cui, nonostante la giovane età, è giunta.

Artemisia è una ragazza che ha deciso di votare la sua vita ad un unico scopo: trovare “Il Diavolo” e comprendere il messaggio che egli, molti anni prima, le aveva lasciato scritto sul retro di una carta da poker. A tale fine, sacrifica affetti e distrazioni tipiche della sua età, per concentrarsi solamente sul gioco.

La mia vita era un tavolo, le persone erano carte, le emozioni erano la posta in gioco. […] Io non vivevo per essere tranquilla, vivevo per azzardare.

Durante una serata al tavolo verde, è costretta a scontrarsi col misterioso e sensuale Dorian Von Bodman, esperto giocatore, noto in tutte le sale da gioco della Svizzera.

Era come se tra noi due ci fosse un legame sconosciuto, una forza che ci spingeva a non smettere mai di provocarci l’un l’altro. […] Provocarlo mi divertiva, mi eccitava. […] Lo sguardo di Doria si arrampicava su di me. Era una pianta tossica. Potevo sentirlo avvolgermi le gambe, le braccia, la vita e il collo, fino a togliermi il fiato.

Quell’incontro lascia dentro al cuore di Artemisia qualcosa che la ragazza non riesce a decifrare, qualcosa che la spinge a distrarsi dallo dall’impegno preso quella maledetta notte che segnò la sua esistenza.

Questo fatto segna anche l’inizio di un nuovo percorso: qualcuno vuole Artemisia fuori dalle sale da gioco.

È forse Dorian, quel Diavolo che la ragazza va tanto cercando?

«Non voglio il tuo corpo, Artemisia. Voglio la tua mente, la tua anima e il tuo cuore».

A complicare le cose sono anche i sentimenti che Artemisia comincia a maturare nei confronti del fidanzato della sorella Lucilla, un amore proibito, nuove sensazioni che condurranno a scoperte che cambieranno per sempre il quotidiano della ragazza.

Sentivo che la parte razionale di lui non voleva toccarmi, ma l’istinto lo spingeva verso di me come una calamita. Mi implorava di stargli lontano, di non provocarlo, eppure quando era al mio fianco, niente poteva impedirgli di farlo.

Come in una partita a poker, in cui basta un giro di carte per scaravoltare completamente il gioco, così, le figure che ruotano attorno ad Artemisia, cambiano d’improvviso aspetto ed intenzioni. Chi sono i buoni? Chi sono i cattivi? Dov’è la realtà? Dov’è la finzione?

Era la nostra partita a poker più bella, senza carte e senza gettoni.

«Lo sai che l’odio è il sentimento che più somiglia all’amore?»

Vi invito a leggere il libro per seguire l’affannosa ricerca della verità e dell’essere di Artemisia. Rimarrete stupiti dalla velocità in cui tutto può cambiare in un soffio.

Non mi addentrerò ulteriormente nella descrizione della trama per non privarvi del piacere di scoprire i numerosi colpi di scena.

Come accennato in precedenza, ci troviamo di fronte ad un’opera dall’aspetto stilistico più che perfetto. I quadri descritti dall’autrice sono curati in ogni minimo dettaglio, ma è la sfera sentimentale che ha alcuni cedimenti. La predominanza della parte tecnica, rende infatti meno sentita la parte sentimentale. Le emozioni dei protagonisti non arrivano abbastanza in profondità, rendendo così la lettura più distaccata. Ciò, credo sia dovuto anche al contenuto “giallo” del romanzo, che necessita, in quanto tale, di una certa distanza, per impedire al lettore di giungere preventivamente alla soluzione del mistero. È proprio per tal motivo che consiglio la lettura a coloro che in una storia ricercano una tale componente. Altro punto che mi ha lasciato un po’ dubbiosa è la caratterizzazione di Artemisia, che non segue una linearità, e che, come figura, ho trovato parecchio volubile: a volte remissiva, altre caparbia; a volte matura, altre infantile.

Ottime le scene di sesso, descritte in modo molto sensuale e mai volgare. L’autrice è riuscita a far percepire l’utilizzo di tutti i sensi, ed in tale ambito è stata molto coinvolgente.

Alla prossima storia,

Curcuma

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