Salve Harem, oggi vi parlo di The Real, romanzo autoconclusivo di Kate Stewart. Venite a scoprire cosa ne penso.

 

Titolo: The Real

Autrice: Kate Stewart

Edizione: Triskell Edizioni

Pubblicazione: 11 gennaio 2021

Autoconclusivo

 

Sinossi

Ciao- Il messaggio che le arriva sul Mac, tramite AirDrop, viene dal ragazzo seduto al tavolino di fronte, in quella caffetteria dove Abbie va sempre, vicino a Wicker Park. Bello da togliere il fiato, quello con Cameron sembra l’incontro perfetto… se non fosse che Abbie da un anno a questa parte è convinta che l’amore non faccia per lei. Dopotutto le brutte esperienze insegnano a non ripetere gli stessi errori. Di fronte a quel rifiuto però il ragazzo non demorde e allora perché non lasciarsi andare, almeno un pochino? Dietro ai reciproci computer, a una distanza di sicurezza, lasciando fuori da quella strana relazione il reciproco bagaglio del passato… Forse, accettare quell’invito la porterà a rimettere in discussione tutte le sue certezze.

 

Recensione

A trent’anni, Abbie ha voglia di una relazione seria, di un uomo con cui costruire un futuro e una famiglia. È stufa di essere sempre la damigella e mai la sposa, di tornare la sera in una casa vuota, senza nessuno ad aspettarla. Tuttavia, il suo bisogno di un rapporto amoroso stabile cozza con la paura di lasciarsi andare di nuovo. Paura più che giustificata dopo la fine di una relazione tossica, malata, da cui Abbie è uscita con le ossa rotte.

Ma proprio quando sembra essersi rassegnata al suo destino di ragazza single, Abbie viene abbordata in una caffetteria da un tipo belloccio di nome Cameron.

La conoscenza avviene in maniera atipica, tramite messaggi che arrivano sul Mac, ma questo nuovo metodo di instaurare un rapporto serve ad abbattere le reticenze di Abbie.

Lo scambio di messaggi avviene per settimane intere e permette ai due giovani di scoprirsi e conoscersi in maniera approfondita. Abbie è al settimo cielo, Cameron è l’uomo che ha sempre sognato: dolce, tenero, spiritoso e bellissimo. Grazie a lui riesce a superare alcune sue paure e a dimenticare la cicatrice che la sua relazione precedente ha lasciato nella sua psiche.

Ma esiste davvero la perfezione o la fregatura è dietro l’angolo?

Tuttavia, per quanto si conoscano da mesi e abbiano parlato di tante cose, a volte Abbie ha la sensazione che Cameron nasconda un segreto, che ci sia qualcosa che lo turba profondamente.

E infatti quando per un caso fortuito, scopre cosa le nasconde l’uomo che ama, si sente delusa, triste e tradita nel profondo.

Cameron cercherà in tutti i modi di farsi perdonare, di riconquistarla, ma la strada sarà irta di ostacoli. Ci riuscirà?

Kate Stewart è senza dubbio una delle regine dell’Angst, perché riesce a incuriosire e ad accrescere l’aspettativa del lettore pagina dopo pagina.

Abbie è una donna adulta, realizzata dal punto di vista professionale ma non da quello sentimentale. Sogna un grande amore come quello dei suoi genitori, l’abito bianco, una casa piena di bambini, ma allo stesso tempo ha difficoltà a fidarsi degli uomini dopo la brutta esperienza con l’ex fidanzato, un uomo violento e con qualche rotella fuori posto.

Cameron è un personaggio pieno di ombre, nonostante di primo acchito sembri un tipo vincente, il classico uomo a cui la vita ha dato tutto e che ha le carte in regola per rendere felice una donna. In realtà, è un individuo molto fragile e ossessionato dal senso di colpa.

Insieme all’amore, l’altro tema trattato nel romanzo è quello della violenza fisica e psicologica da parte del partner. Abbie è stata vittima di un fidanzato stalker da cui fortunatamente è riuscita a liberarsi. Tuttavia, le ferite psicologiche permangono.

Dopo l’incidente, avevo capito che tutti noi abbiamo un’idea falsata di sicurezza, che ci rimane finché non ci accade qualcosa di sconvolgente. E quando succede, l’opinione che abbiamo dell’umanità cambia e apriamo gli occhi.

Ma anche Cameron, pur essendo un uomo grande e grosso, viene malmenato dalla partner. Cameron è imbrigliato in un matrimonio infelice, finito, che è solo fonte di dispiaceri.

Un giogo dal quale non ha la forza di liberarsi. In Cameron scatta un meccanismo psicologico tipico delle vittime di violenza che lo porta a minimizzare l’accaduto e spesso a giustificare le azioni del partner violento. In più, essendo un uomo, subentra l’orgoglio, la vergogna di farsi vedere debole e indifeso agli occhi del mondo.

La Stewart esplora la violenza in tutte le sue forme e modalità, facendoci vedere che non ha genere. Fare violenza a una persona è orrendo sempre, a prescindere.

Ma oltre agli aspetti più cupi e brutali che possono caratterizzare un rapporto tossico, vengono presentati anche quelli teneri e meravigliosi di una relazione sana.

L’amore che sboccia tra i protagonisti è inaspettato e ha la forza dirompente di un uragano che spazza via il passato, dà loro la forza di voltare pagina e la spinta giusta per rinascere.

«Il suo bacio era vita e morte insieme. La fine di tutto come l’avevo sempre conosciuto e l’inizio di ciò che avevo sempre bisogno, il bisogno disperato di lui.»

Nel romanzo è presente qualche sbavatura e alcuni atteggiamenti dei protagonisti che non sempre ho capito e condiviso, tuttavia ho apprezzato il messaggio di speranza che ha voluto trasmettere l’autrice: si può e si deve sempre ricominciare da zero, buttarsi a capofitto nelle nuove esperienze e credere nella forza salvifica dell’amore.

«Qualcuno una volta mi disse di immaginare qualcosa senza cui non avrei potuto vivere e poi di metterlo a confronto con qualcos’altro cui tenevo, così da sapere davvero quanto contava per me.» […]«L’unica cosa con cui potrei avere dubbi con te oggi è te… domani. Perché non voglio stare senza di te domani.»

Alla prossima,

Vanilla

STORIA

3.75 STARS

 

 

EROS