Titolo: Ti insegnerò ad amare

Autrice: Staci Hart

Editore: Newton Compton Editore

Pubblicazione: 16 marzo 2021

Serie: The Austen#4

Autoconclusivo

 

RECENSIONE

Care appassionate lettrici, il libro di cui vi parlo oggi è Ti insegnerò ad amare, quarto volume della serie Austen di Staci Hart.

” Sono nata con un foro nel cuore che mi ha costretta a vivere al chiuso, e la mia famiglia, i libri, la musica sono stati la mia fonte di felicità. Quel foro mi ha impedito di correre a piedi nudi nei campi dietro casa.”
La giovanissima Annie nei suoi diciotto anni di vita ha avuto ben poche occasioni per vivere le normali esperienze dei suoi coetanei. Il difetto congenito con cui convive sin dalla nascita l’ha costretta a un’esistenza protetta e senza rischi. Ma la disgrazia che ha costretto la famiglia a trasferirsi a New York le ha aperto una nuova strada, fatta di possibilità che nel paesino in cui era cresciuta le erano state negate. Ed allora via con una lista di voci da spuntare.
” Vivere alla grande: ovvero cose che Annie Daschle non ha mai fatto e che è pronta a fare.
1  Trovare lavoro. Un vero lavoro con stipendio e colleghi e magari pure dei benefit.
2  Vedere la neve
3  Fare un pupazzo di neve.
4  Fare un picnic a Central Park.
5  Farsi un tatuaggio.
6  Incontrare un ragazzo,
7  che mi chiederà di uscire per un vero appuntamento,
8  e mi bacerà,
9  e magari diventerà il mio ragazzo.”
Dopo aver dato il  tormento alla madre perché le  lasciasse cercare lavoro, grazie alla zia che le ha ospitate dopo la morte del padre, si presenta in una libreria per fare un colloquio, la gioia più pura per un’accanita lettrice come lei. Lavoro e passione nello stesso posto. L’incontro/scontro con Greg Brandon le procura il lavoro senza difficoltà.
” Non saprei dire cosa mi avesse colpito così tanto. Era solo una ragazza, probabilmente più giovane di quanto credessi, forse sulla ventina. Ma qualcosa in lei, così piccola e vulnerabile, mi faceva sentire come se avessi appena trovato un cucciolo smarrito o un soffice coniglietto con le orecchie cadenti e gli occhioni dolci da portare a casa.”
Greg lavora come barman nel locale annesso alla libreria, amico di vecchia data della direttrice, si prodiga affinché assuma Annie come commessa ben sapendo che  il personale è  al completo, ma la dolcezza e la spontaneità della ragazza conquista tutti  e il lavoro è suo. Nonostante sia sempre più attratto da Annie, la giovane età di lei è un punto dolente per il ragazzo, diciotto anni contro i suoi quasi trenta gli sembrano un bel divario. Gli stessi pensieri non toccano la ragazza, visto che considera Greg una persona speciale.
” Greg era un buon amico, il migliore che potessi avere. Il genere di amico con il quale passi una giornata intera a parlare senza mai trovarti a corto di argomenti o con il quale stai talmente bene da perdere la nozione del tempo.”
Dopo aver scoperto la malattia che le ha precluso molte prime esperienze, Greg si offre come volontario per aiutare Annie a spuntare alcune voci dalla sua lunga lista di cose da fare “assolutamente”. Solo per amicizia, cerca di autoconvincersi.
”  Perché è come una sorella minore,- mi ripetei per la milionesima volta, scorgendo da lontano gli scalini del Metropolitan.
– Vuoi darle una mano solo perché è giovane e innocente, e ti ha chiesto di aiutarla con quell’aria da cucciolo indifeso.
– E perché vuoi baciarla, – disse un’altra voce nella mia testa,
– chiudi il becco,- la zittii.”
Ben presto l’amore prende il posto dell’amicizia nel cuore di Greg, ma per la romantica Annie, che aspetta il principe azzurro annunciato dal colpo di fulmine, quello che sente quando lo guarda è semplice amicizia.  Finché è troppo tardi per rendersi conto che quello che provava era molto più  che un tiepido affetto fraterno.
” È il momento in cui tutto era crollato, spazzando via ogni gioia come un edificio che viene demolito. Lo avevo perso. Lo avevo ferito. Non contava che non conoscessi i suoi sentimenti, avrei dovuto intuire le ragioni della sua gentilezza, cosa provasse davvero. Avrei dovuto dirgli che per me era lo stesso.”
Per Annie è tempo di crescere e prendere in mano la sua vita, anche perché è giunto il momento di risolvere i suoi problemi di cuore, in tutti i sensi.
Care amiche, vi confesso che la prima cosa che mi ha colpita in questo romanzo è stata l’ingenuità della protagonista che ho trovato inverosimile. D’accordo che è cresciuta protetta dai genitori e dalla sorella maggiore, ma un minimo di contatto esterno lo ha avuto nell’ambito della scuola, eppure è rimasta naif. Mi ha spiazzata la descrizione di una tenera diciottenne che fa fare agli altri quello che vuole, rimanendo dolce e nello stesso momento non facendosi mettere i piedi in testa. Sarà che ho passato da un pezzo ( LOL) quell’età ma non sono riuscita a entrare nel personaggio. Anche la figura di Greg è conflittuale: nonostante per tre quarti del libro si dica molto vecchio per la ragazza, di punto in bianco si lascia tutti i dubbi alle spalle come se non fossero mai esistiti. Inoltre sono rimasta perplessa dai tanti interessi comuni tra i personaggi nonostante la differenza d’età.
Malgrado questi piccoli dettagli e la trama lenta, il romanzo è piacevole da leggere. I dialoghi sono carini e spesso divertenti. I personaggi secondari sono ben caratterizzati e danno spessore alla storia. La trama ha molti spunti di riflessione su come ognuno di noi affronta gli scogli che la vita ci mette davanti. Lo stile semplice dell’autrice rende scorrevole la lettura. Ho adorato ritrovare molte autrici che conosco nelle letture di Annie, ma anche le citazioni prese dai grandi autori/autrici amati in tutto il mondo, sparse nella libreria dove lavora la ragazza. Voglio condividerne due, la prima perché mi ha fatto pensare alle polemiche inutili. La seconda che sia un promemoria per questi tempi sospesi.
” Che altre penne si soffermino su colpe e miserie”
Jane Austen
“Ridi sempre quando puoi. È una medicina a buon mercato.”
Lord Byron
Alla prossima
Maria
STORIA