Sapevo bene ciò che volevo: volevo essere l’anima gemella di Elliot, la donna a cui avrebbe dato il suo cognome.
Titolo: Un amore da dimenticare
Autrice: L.A. Casey
Editore: Newton Compton Editori
Pubblicazione: 25 marzo 2021
Autoconclusivo
RECENSIONE
Care Dame, ho avuto il piacere di leggere in anteprima per voi Un amore da dimenticare di L.A. Casey, un contemporary romance.
La leggenda del filo rosso 赤い糸 (akai ito) del destino.
La leggenda narra che ognuno di noi nasce con un invisibile filo rosso legato al mignolo della mano sinistra. Questo filo ci lega indissolubilmente alla persona cui siamo destinati: il grande amore, per noi occidentali la nostra anima gemella. Le due persone così unite, nel corso della vita, saranno destinate a incontrarsi, e non importa il tempo che dovrà trascorrere prima che ciò avvenga, le circostanze o la distanza che le separa. Perché, il filo rosso è lunghissimo e fortissimo e non si spezzerà mai e nessun evento o azione potrà impedire loro di ritrovarsi, conoscersi, legarsi…
(Cit.)
Si dice che due anime gemelle siano unite anche quando non si conoscono, si dice che sono destinate a cercarsi fino a trovarsi oppure a non incontrarsi mai.
È possibile pure che si siano trovate e poi la “vita”, le incomprensioni, gli errori le allontanino. Ma, qualunque sia il percorso che faranno, ovunque si troveranno, nel momento in cui si riavvicineranno si riconosceranno come l’una parte dell’altra, come l’una completamento dell’altra. E correranno in aiuto, senza remore, spinte solo dalla consapevolezza che la fine di una sarebbe inevitabilmente la morte dell’altra.
Ed è così che esordisce il nostro romanzo.
Sono passati quattro anni dall’ultima volta che Elliot ha parlato con Noah, quattro anni che non la vede. Lunghi anni di silenzio, di assenza.
Noah lo ha lasciato, di netto, troncando un fidanzamento che durava da sette anni. Perché? Cosa è successo?
Eppure, basta un messaggio disperato di aiuto lasciato in segreteria per gettarlo in un panico disperato. Sente la sua paura, la sua disperazione durante quella folle corsa in una macchina fuori controllo, e senza remora alcuna va in suo soccorso.
“Elliot? Elliot?…”
Non sentivo la sua voce al telefono o di persona da quattro lunghi anni. Mi ero dovuto accontentare dei vecchi video in cui era presente.
“Aiutaci”, singhiozzò, procurandomi una stretta al cuore.
All’improvviso mi sembrò di cadere nel vuoto senza che ci fosse nessuno pronto a prendermi al volo.
“Elliot!”, strillò Noah, … “Elliot, aiutaci! …”
Fui invaso da un terrore indescrivibile, mai provato in vita mia, …
Vigile del fuoco di professione, in quella notte buia e gelida è lui insieme alla sua squadra che arriverà sul luogo dell’incidente dove troverà Noah e la sua sorellina incastrate fra le lamiere.
La scena che si presenta ai suoi occhi è drammatica: sangue, lamenti e morte.
Noah, messa in salvo da uno scioccato Elliot, sopravvive e riprenderà conoscenza in ospedale dopo due settimane di coma.
La Noah che si sveglierà è ferma con i suoi ricordi nel passato, ha perso gli ultimi cinque anni della sua vita. C’è un foglio bianco al suo posto.
Avevo paura, davvero paura. Non ricordare minimamente come fossi finita in ospedale era peggio di qualsiasi cosa avessi mai provato. Mi sentivo estremamente vulnerabile.
Ero terrorizzata e mi sentivo completamente sola.
Non ricorda di aver lasciato Elliot, non ricorda perché. Non ricorda di aver tagliato i ponti con la sua famiglia, non ricorda di avere un marito, Anderson.
Si guarda e non riconosce il suo corpo, così diverso da quello in forma e tonico che dovrebbe avere a venticinque anni.
Come è possibile che abbia lasciato il ragazzo perfetto: gentile, generoso, innamorato col quale sente un legame viscerale, profondo, carnale.
Come è possibile che lei, così ponderata e riflessiva, abbia potuto sposare Anderson poco dopo averlo conosciuto. E ora alla sua vista non senta nulla, nessun sentimento per l’uomo che dichiara di essere il suo tutto, l’uomo che ha scelto a discapito di Elliot.
Cosa è successo alla sua vita negli ultimi cinque anni?
…non volevo accettare di aver perso così cinque anni della mia vita. Non era possibile che avessi perso tanto tempo. Non potevo, dovevo combattere – dovevo… fare qualcosa.
Cosa diavolo era successo nella mia vita per spingermi a sposare un altro uomo e non il mio Elliot? E soprattutto, come mai non avevo più voluto vederlo o averlo vicino?
Volevo gridare. Nella mia testa continuavo a ripetere che era tutto sbagliato, che c’era stato un enorme errore, ma le persone in quella stanza mi dicevano il contrario.
Mi sentii una sconosciuta nel mio stesso corpo, nella mia stessa vita. Non sapevo a chi credere, perché non credevo nemmeno a me stessa. La realtà in cui vivevo non mi apparteneva più. Ero persa. Avevo bisogno di Elliot e di parlargli, …
È sconvolta, impaurita, scombussolata: l’unica certezza che ha è che vuole accanto il suo amore, la sua anima gemella.
“Mi manchi”, gli dissi. “Mi mancano i tuoi baci, il modo in cui mi accarezzi, le tue braccia intorno a me, sentirti dentro. Non sopporto di essere sposata con un altro… come posso essere sua moglie se il mio cuore batte per te?”.
E lui chiamato accorrerà.
A Elliot non pare vero, la sua Noah lo vuole vicino, lo vuole ancora nonostante anni prima lo avesse escluso dalla sua vita, nonostante abbia sposato un altro uomo.
“No! Per favore, Elliot. Non conosco quest’uomo!”.
“Elliot”, gracchiai. “Ti prego, non lasciarmi”.
Elliot chiuse gli occhi e strinse le mani a pugno. Si rivolse poi ad Anderson: “Vuole che rimanga, quindi mi fermo”.
“Non vado da nessuna parte, …
“Non ti lascio più, occhi verdi. Non mi importa cosa accadrà. Siamo stati lontani troppo a lungo e tu sei la mia metà. Non permetterò che tu mi sfugga un’altra volta”.
Elliot è determinato ora, la vuole riconquistare, vuole riavvicinarsi a Noah perché lei in fin dei conti è sempre stata sua. A offuscare la sua determinazione incombe lo spettro dell’amnesia. E se le tornasse la memoria e lei ricordasse perché si erano lasciati? E se lei ricordasse invece di non amarlo più e di essere effettivamente innamorata di Anderson?
Sapevo quanto fosse doloroso essere allontanato da lei perché era già capitato. A essere sincero, non sapevo se avrei avuto la forza di riprendermi se fosse successo un’altra volta.
Mille sono le domande che si affastellano nella mente di Elliot.
Cosa stava facendo Noah quella notte? Perché era con la sorella? E dove era Anderson in quel frangente?
…poi pensai al messaggio in segreteria che mi aveva lasciato Noah. “Però avete sentito il messaggio, avevano paura di qualcosa. Noah era fuori di sé”.
…qualcosa non mi tornava…
C’erano così tante domande prive di risposta. Innanzitutto, come mai Bailey era con Noah? … era strano che fossero insieme.
Una parte di me pensava che stesse in qualche modo aiutando Noah. Solo che non sapevo perché.
Solo una persona può rispondere a queste domande, Noah. Solo lei può spiegare cosa è successo quella notte. Ma la sua mente non aiuta e solo quando anche lei sarà determinata a capire cosa è successo ecco che il velo cadrà e la realtà sarà peggiore di come la si era immaginata.
“…Questo senso di colpa mi mangerà viva se non scopro cos’è successo”.
“Devo scoprirlo da sola”, …
Per quanto semplice e intuibile sia la trama di questo romanzo l’autrice è riuscita a creare sin dal prologo un senso di aspettativa che incalza il lettore. L’aura di precarietà, la paura che esplode all’inizio e si trasforma in ansia per le sorti dei due protagonisti alletta alla lettura in maniera esponenziale.
Se a ciò aggiungiamo la spiccata capacità della Casey di imbastire una storia d’amore contrastata, dove i sabotatori sono i protagonisti stessi ecco che ci si ritrova trascinati e coinvolti con le loro sorti.
Sono convinta che molte lettrici opineranno sulla maturità di Elliot e Noah, sul loro comportamento e sulle loro scelte. Ma io penso che a qualunque età si possano fare scelte affrettate in nome delle proprie aspettative, delle proprie convinzioni, in nome dell’orgoglio. Qui accade proprio così: due giovani che pur amandosi profondamente non parlano di ciò che provano, delle loro paure e dei loro tormenti, portandosi a implodere e far implodere la loro storia.
Non è il romanzo perfetto, a mio avviso necessitava di maggiori approfondimenti sugli accadimenti avvenuti in questi quattro anni di lontananza per poter capire appieno i sentimenti provati da Elliot e Noah.
In ogni caso risulta una lettura intrigante e particolarmente romantica senza dimenticare anche quella componente sexy che accompagna presente e passato dei due ragazzi.
Appare chiara l’evoluzione stilistica che l’autrice ha avuto nel tempo, infatti da un registro più crudo e sboccato, che devo dire ho adorato nella serie dei fratelli Slater, è passata a uno più maturo, elegante e introspettivo.
Quindi se amate le letture che lasciano col fiato sospeso, dove la verità è coperta da un velo e la si intravede pian piano, se vi piacciono le storie sulle seconde occasioni questo romanzo vi piacerà.
Alla prossima,
Giusi
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