Ogni famiglia ha bisogno di una pecora nera, anche quelle reali. E nella casa reale danese, quella pecora nera sono io

 
In ogni famiglia c’è sempre una pecora nera. Nella famiglia reale di Danimarca, ci sono io. Il mondo mi conosce come Principessa Stella, ma io non mi sono mai sentita nobile. Sono una madre single, divorziata, piena di guai e costantemente messa in ombra dal magnetismo di mio fratello, il re Aksel. Non che la cosa mi dispiaccia, sono abituata a stare in disparte. Per me tutto quello che conta è mia figlia Anya: ha nove anni ed è la cosa più importante della mia vita. Pensavo di aver trovato un equilibrio, magari precario, ma pur sempre un equilibrio, fino a quando il mio mondo è andato in tilt dopo l’incontro con il Principe Orlando di Monaco. Ci ho messo poco a capire perché i media l’avessero definito “canaglia reale”. Non riesco a resistere al suo sorriso insolente, anche se dovrei fare di tutto per stargli lontana. E così dopo un indimenticabile incontro a luci rosse, ho deciso di non rivederlo mai più… Almeno fino a quando il destino non ha stabilito diversamente.

Titolo: Tutti i problemi dell’amore

Titolo originale: The Royal Rogue

Autore: Karina Halle

Nordic Royals, #4

Stand alone

Editore: Newton Compton Editori

Genere: Contemporary Romance

Data di pubblicazione: 10 marzo 2020

La Royal Romance Series Nordic Royals

The Swedish Prince (Il principe svedese)
The Wild Heir (Il nostro amore quasi perfetto)
A Nordic King (Un cuore di ghiaccio)
The Royal Rogue (Tutti i problemi dell’amore)


Wow.

Uno shortino. Un giro in ottovolante.

Si odia o si ama un romanzo così.

Si ama o si odia.

Certo è roba da vampate, caldane serie…Si incendiano le pagine da subito!

Non il migliore della serie, la Halle conserva tuttavia la sua abilità nel mantenere sempre elevato il ritmo della narrazione, conferendo alla storia un taglio cinematografico.

Una lettura breve, piacevole e veloce con una forte accentuazione della componente sensuale. Una storia moderna, anche se appartiene al royal romance, a partire dai protagonisti: una principessa che non si sente tale, una madre single, un playboy reale. E poi una gravidanza inaspettata, un’attrazione irrefrenabile, situazioni sopra le righe e passione esplosiva con dirti talKING. Orlando è magistrale in questa disciplina…

Quarto libro della serie Nordic Royals, stand alone con richiami piacevoli e alcune comparse divertenti, ci riporta in Danimarca, paese del magnetico e tenebroso Aksel – il re nordico che personalmente ho adorato – dove la principessa Stella, sua sorella minore vive all’ombra. Per necessità e per volontà.

Ancora una volta protagonisti insoliti, volti umani e fragili sotto le teste coronate.

Una principessa in letargo emotivo, ritirata a leccarsi le ferite dopo tante delusioni lontano dalle malevole luci della ribalta pronte a evidenziare senza pietà la minima imperfezione in un mondo dorato di vanità, regole e etichette.

Un protagonista tutto testosterone, sexy beast più che un sexy prince, provocante e provocatorio, irriverente e audace, disincantato, con una ricetta tutta sua per affrontare il mondo dei reali.

Stella è strappata alla sua vita ritirata nel sud dell’Inghilterra, dove cresce, lontano dai riflettori, Anya, la sua bambina di nove anni dalla vivacità adorabile, per adempiere ai suoi doveri statali, in qualità di reggente reale.

La famiglia reale di Monaco è in visita.

Ospiti decisamente stravaganti, impegnativi e pericolosi….Innanzitutto il principe Orlando di Monaco, anche detto – a ragion veduta – la canaglia reale

Un playboy, o puttaniere, come si chiamano al giorno d’oggi. L’ultima cosa che serve loro sapere è che sono davvero sexy quanto sono convinti di essere. I nostri sguardi si incontrano, e per un attimo la mia freddezza vacilla, perché c’è qualcosa nei suoi occhi che mi fa mancare la terra da sotto i piedi. Il loro colore mi fa immaginare di essere a Capri, a guardare il mare vicino alla riva, dove la luce si riflette sulla spiaggia di ciottoli. Acqua fresca e limpida, incredibilmente azzurra. Viva e rinfrescante.

«Siediti, rilassati», mi dice Orlando, le labbra carnose tese in un sorriso smagliante, mentre accarezza il posto accanto a sé sul divano. Rilassati? Inarco le sopracciglia. Non voglio sedermi accanto a lui. Mi sembra, non lo so… pericoloso. In un modo che non riesco nemmeno a spiegare, come se si sentisse troppo a suo agio con me.

Quest’uomo, la canaglia reale, mi porterà un sacco di guai. Guai seri. Lo sento già.

Sulle spalle del principe Orlando di Monaco grava il futuro del suo paese oltre ai numerosi pettegolezzi e alle mirabolanti dicerie, forse proprio perché ha trovato il proprio modo di affrontare il carico psicologico – emotivo delle responsabilità reali in un modo personalissimo: godersi la vita. Alla grande

Anche se in questo palazzo ci sono cresciuta, mi sento tremendamente fuori posto. Ciò che presumeva il principe Orlando a quanto pare è vero.
Con un rapido sorriso a Orlando, mi raccolgo il vestito e mi siedo accanto a lui, ma cercando di mettere la maggior distanza possibile tra di noi. Un po’ più vicina e rischierei di essere risucchiata nella sua orbita, come se fosse un buco nero del sesso. O qualcosa del genere.

«Sapevo che avevamo molto in comune». «Che cosa?». Il suo sguardo scende sulle mie labbra, ora. «A entrambi piace il lavoro sporco. Più è sporco, più è cattivo, più è difficile… meglio è».

E Stella è una sfida e un dono.

L’incontro tra Stella e Orlando è una deflagrazione. La chimica è esplosiva, il tempismo perfetto: un uomo e una donna che si desiderano in modo istintivo e incontenibile, una donna che torna a sentirsi femminile e desiderata, un uomo intrigato e affascinato

Lui. Ho bisogno di lui. Di quest’uomo che si è presentato nella mia vita oggi e mi ha risvegliato qualcosa dentro. Non un bisogno qualsiasi, ma il bisogno. Il bisogno di sentirsi speciali, di desiderare. Il bisogno di essere libera dai miei ruoli, dalla mia vita e da tutto ciò che ci si aspetta da me. Il bisogno di divertirmi, per una volta.

L’avventura, folle incredibile e travolgente, scuote entrambi i loro mondi, in modo profondo, inimmaginabile, intimo e segreto.

«Questa è tutta una trappola, sai». «Essere adulti?» «Essere un reale».

Non abbiamo parlato del futuro. O del passato. È come se fossimo esistiti solo in quell’istante. Solo un frammento di tempo. E questo è stato tutto. E stavo bene così. E sto ancora bene. Sapevo in cosa mi stavo cacciando.

E qui ci dividiamo.

Il lettore che adora il fast and furiouse e chi ama lo slow burn…

Sicuramente apprezzeremo le pagine bollenti.

La liaison segreta è iniziata senza prospettive future e così termina a breve, in modo amaro. E con gravi, enormi, conseguenze…una gravidanza imprevista.

«Quindi sei tu l’uomo che ha messo a dura prova mia sorella», dice Aksel, la voce rimbombante, il suo accento raffinato. «E che ha bevuto tutto il mio whisky». «Tecnicamente, sono un principe. Ma sì, sono io». Aurora lancia uno sguardo ad Aksel, aggrottando lentamente la fronte. «Cosa ne pensi? Lo facciamo decapitare?» «Come, scusate?», chiedo.

In due case regnanti europee.

Con oneri e responsabilità. Eppure le conseguenze devastanti sono quelle private, personali

Temo che se rimarrà, finirò di nuovo a letto con lui e l’intera situazione mi devasterà il cuore. È l’unica cosa che mi resta da proteggere. Essendo incinta, non mi sono mai sentita più vulnerabile e insicura in vita mia. Mi sento come se fossi a malapena legata a questo mondo e che tutto ciò che devo fare è tagliare alcune corde per non avere più radici. Quest’uomo, questo meraviglioso principe, potrebbe spezzarmi il cuore. Sembra il tipo capace di farlo nel sonno.

«Sai di cosa penso che tu abbia bisogno?», chiede, sorridendo al gatto mentre esplora il tavolo. Mi stringo la bibita al petto. «Per favore, non dire “un gatto”». «Hai bisogno di un posto tutto tuo». «Ho già una casa». «Ma è un palazzo? Sei una principessa. Una principessa incinta. Ti meriti un palazzo tutto tuo. Il palazzo della principessa Stella».

Lei mi desidera tanto quanto la voglio io. Ma non vuole lasciarsi andare e io non voglio provare a convincerla. Poi, torno in me. Certo che proverò a convincerla del contrario. Miao.

Stella sa che cosa vuol dire cavarsela da sola, accanto a lei ha suo fratello, il re Aksel discretamente furibondo e irresistibilmente protettivo insieme con sua moglie, l’adorabile aussie Aurora, vera regina di cuori. E una bimba sensibile e generosa.

E Orlando? Forse il legame tra loro, elettrizzante, folle e incontrollabile, è molto di più di una attrazione irresistibile

Se l’avessi avuta nella mia vita come avrei voluto, sarebbe diventato un sogno da cui non mi sarei mai svegliato. “Non sai nemmeno cosa vuoi”, mi dico.” Sei incasinato quanto lei. Ascolta te stesso”. Io sto ascoltando me stesso. Forse per la prima volta in assoluto.L’altro giorno le ho detto che siamo fatti per stare insieme. Ma quelle parole ora suonano così banali. Non sono abbastanza. Non sono sufficienti a trasmettere la verità. Non siamo solo fatti per stare insieme. Non è semplicemente destino. È che tutto questo è sempre esistito in qualche posto, forse dentro di noi, forse nelle stelle, ma è sempre esistito. Ecco perché mi sembra di conoscerla già, perché io conosco lei, e lei conosce me…

Uno scopo. Lei è il mio scopo. Questo bambino è il mio scopo. E farò del mio meglio per non rovinare tutto.

Orlando e Stella faranno fronte comune, cercheranno di frontale ostacoli, difficoltà e resistenze, abbattere diffidenze e timori, accogliere il sentimento che piano sta nascendo, dolcissimo, per troppo tempo sopito sotto la passione travolgente

È diventata la parte di me che mi manca. Quella sera, poco prima di addormentarmi, le scrivo. Tu me manques.

…eri come una stella cadente. Così veloce e così luminosa attraverso il cielo, quasi impossibile da catturare. Stando con te, penso di aver capito cosa provavano gli uomini primitivi quando fissavano il cielo notturno e so chiedevano come potesse esistere qualcosa di così bello e misterioso. Mi chiedevo se avrei mai più rivisto una simile magia

Un sospirone romantico per un epilogo dolce, anche in questa storia dal ritmo indiavolato che necessariamente tralascia l’approfondimento dei personaggi.

L’autrice ci ha incantato con la complessità e modernità delle sue figure che in questo caso si appiattiscono. La presenza della coppia Aksel e Aurora è gradevolissima, soprattutto perché consente di apprezzare il re nella veste di fratellone protettivo, la famiglia monegasca è pittoresca e dona brio alle pagine in sequenze divertenti, le piccole principessine adorabili ma… Stella combatte per la sua indipendenza, determinata, per trovare il suo posto nel mondo, per splendere, non di luce riflessa ma di amore. Eppure non convince. Non ha lo spessore delle protagoniste della serie. L’orgoglio e l’ambizione di Maggie o la vitalità rivoluzionaria di Aurora né la fierezza e la grazia di Ella. Orlando è sovrano di dirty talking, una sexy beast pure lui, beffardo e spassoso ma… Non è Magnus. Non c’è la sua sregolatezza irresistibile, il suo magnetismo sensuale venato di vulnerabilità. Non c’è il romanticismo delicato e dolce di Viktor. Non c’è il carisma e il fascino tenebroso da personaggio tragico di Aksel.

Ruvido, diretto e sexy. Può bastare?

The Royal Rogue è una lettura divertente, rapida e sexy.  Può bastare per qualche ora da pagine roventi, che facciano sorridere.

Sulla cover stenderei un drappo trapunto di ermellino (sintetico, sono animalista)…

Saffron

ARC courtesy of CE in exchange for an honest review