▫️Un incontro sublime

▫️Celeste degli Iblei

▫️Delos dig. ed.

▫️ROMANZO BREVE

▫️ROMANCE

Un’ingenua ragazza americana e un professore italiano, appassionato e misterioso. Due anime gemelle vittime di un desiderio indomabile. Un incontro sublime apre l’attesissima serie Sublime. E niente sarà più come prima…

Un viaggio al di là dell’oceano. Victoria Wood arriva in Italia con un gruppo di colleghi di Yale, vincitori del progetto interculturale che li vedrà ospiti del corso di letteratura italiana del temuto professor Manfredi Valentini. Un incontro che cambia tutto. Un’attrazione che travolge la vita di Victoria, rendendola vittima del fascino del misterioso Manfredi, che entra nella sua vita come un uragano, con la passionalità tipica dei maschi italiani. Un desiderio incontrollabile, impossibile da arginare. Sullo sfondo di una Roma indimenticabile, incantati dalla poesia italiana, “Un incontro sublime” dà inizio alla serie “Sublime”.

– Che cosa sto diventando? – Mia. Stai diventando mia.

L’autrice

Celeste Degli Iblei, siciliana nell’anima, fa della scrittura la sua primaria forma espressiva. Innamorata del pianoforte, che ha accompagnato la sua vita per tanti anni di studio, ha trascorso l’adolescenza scrivendo lettere su commissione. Amante dei grandi classici e della poesia è stata selezionata per una delle antologie del Premio Molinello. Nasconde il suo romanticismo con l’ironia, con cui affronta la vita quotidiana. Ha collaborato con quotidiani e periodici nazionali. Profondamente convinta che solo l’amore esalti l’essere umano, ha iniziato la stesura della serie “Sublime” per tutti coloro che, stanchi di sognare, hanno perso fiducia nell’amore, nel destino e nella meraviglia del non sapere cosa potrebbe accadere domani.

Qualche riflessione

Sublime era stata la prima parola, la mia prima parola italiana.

Mi sentivo dentro a un quadro dipinto da un impressionista che, nel tentativo di rendere tutto chiaro, non aveva bisogno di definire nient’altro. E in quel quadro, in quel meraviglioso quadro, quella sera, c’ero anche io.

Sublime, ineffabile, l’effetto della “Bella Italia”, quello de La grande bellezza. Quasi un sogno, tra polvere della storia e riverberi dell’arte, echi lontane dei poeti, pasquinate e stornelli, sussurri e segreti nascosti tra le pietre e i marmi di una capitale disincantata e superba, come una vecchia signora che accoglie a braccia aperte e con il sorriso sornione. La protagonista vive la sua esperienza nella città italiana con questo stato di estasi, incantata dal  pittoresco, preda di entusiasmo incontenibile, in conflitto con la razionalità, quasi in difficoltà a trovare consapevolezza emotiva dell’esperienza incredibile che sta vivendo nella sua giovane esistenza. Infinito Sentire.

Un intero semestre in Italia, per seguire il corso di Letteratura Italiana, per alcuni fortunati studenti della classe 2015 di Yale, grazie a Infinito Sentire: il progetto vincitore della gara indetta dal laboratorio Theater Practicum Model. Stordita ed eccitata dalle infinite possibilità ed opportunità che può offrirle questa occasione, la giovane vivrà una prima serata romana davvero movimentata…

Per la compagnia, per imprevisti inaspettati, per le beffe del destino. Nella  cornice incantata dai ritmi lenti e sensuali di Roma, farà un incontro travolgente con un motociclista misterioso e galantuomo, incredibilmente irritante e magnetico, che resterà ammaliato dalla fresca innocente spontaneità di Victoria

Delicata. Era una bellezza delicata. Un contrasto acceso ed esploso nell’aula. Non ero più abituato a vedere una ragazza arrossire, non in un momento in cui tutte mostravano una libertà e un’intraprendenza che non aveva memoria di una decenza ormai appartenente al passato.

Il destino si diverte con le nostre vite, beffardo e impietoso, con un senso dell’umorismo e dell’opportunità personalissimo…

Tutte le cose cambiano alla luce del sole, non per questo dobbiamo rinnegare le notti –sorrideva divertito nel vedere il mio volto avvampare, e più io mi imbarazzavo più lui provava piacere nel constatarlo. Mi si avvicinò staccando la schiena dal sedile, modulando il tono della voce che divenne ancora più bassa, ma perfettamente udibile anche in mezzo alla confusione del treno. –Dolce e chiara è la notte e senza vento e queta sovra i tetti e in mezzo agli orti posa la luna, e di lontan rivela serena ogni montagna… –si rimise appoggiato allo schienale. –Leopardi, dovresti conoscerlo. Stavo prendendo fuoco.

L’attrazione immediata, primitiva è irragionevole, che Berry (significativo nomignolo della protagonista) ha provato fin dal primo incontro rocambolesco e misterioso con Manfredi        , piano piano si trasforma in curiosità per la sua persona, ammirazione per la sua personalità, interesse per lui in quanto uomo

Lui era il mio professore. Io ero solo una sua alunna. Una stupida e insignificante alunna. Intanto Birdy continuava a cantare. Oh lights go down. In the moment we’re lost and found

La fantasia violenta si scatena di fronte all’innocenza, alla possibilità di plasmare spirito, mente e corpo come un Pigmalione.

Manfredi non vuole rinunciare a quella giovane ragazza, non può rinunciare alla sua freschezza e al suo candore, alle infinite possibilità che la sua vitalità e il suo entusiasmo gli offrono.

Tutte le volte che era diventata rossa sotto i miei occhi. Tutte le volte che avevo pensato che fosse troppo piccola per me. No, non era troppo piccola. Sarebbe cresciuta. Sarebbe cresciuta con le mie mani addosso e sarebbe diventata una donna. La mia donna.

Un pizzico di narcisistico egoismo? Forse. Ma gli è entrata sotto pelle.

Come antidoto al disincanto, alla malinconia e al rimpianto. Agli anni che passano.

Proprio un compleanno sarà una serata speciale, un’importante ricorrenza, un anniversario tragico per Manfredi.

La tensione sessuale nel corso delle settimane sale alle stelle e Manfredi, come ricorda la protagonista è come l’Italia: passione e poesia.

Avevo promesso di comportarmi bene e sapevo quanto fosse diversa da tutte le altre. Non aveva mai fatto l’amore e il pensiero di entrare per la prima volta dentro di lei mi rese vulnerabile, carico di una voglia che non mi aveva abbandonato dal giorno in cui l’avevo vista la prima volta. Indossavo i jeans e avrei fatto di tutto perché lei mi chiedesse di toglierli e di entrare dentro di lei. Adesso. Sul mio letto. Adesso. Dentro di lei.

Intrigante l’alternarsi dei POV senza soluzione di continuità come pensiero e dialogo tra discorso diretto legato e pensiero raccontato.

I Grandi della Letteratura diventano protagonisti del corso didattico dei personaggi e secondari della loro vicenda personale, Pirandello e Calvino sembra che parlino a noi, di noi.

Certo…un cliffhanger pauroso!? Incomprensibile la scelta editoriale di interrompere la storia così, nell’effettivo svolgimento dell’intreccio, con la trama impostata e la caratterizzazione dei personaggi appena offerta per comprendere le dinamiche relazionali, soprattutto poi dei secondari. Accidenti che nervoso!! Non possiamo restare così?!

Un assaggio peccaminoso e un morso al frutto proibito, insomma…Aspettiamo in trepidante attesa.

Saffron