Cari amici delle spezie oggi la nostra amica Serenella  Rondi vi parla di un romanzo toccante che  pur trattando  temi dolorosi è un inno alla vita,un incoraggiamento a non smettere mai di lottare e a godere delle gioie che essa ci offre. Immergetevi nella bellissima e profonda storia d’amore e di vita di Francis e Amber.

 

annino

 

TITOLO:IL NOSTRO ANNO INFINITO

AUTORE:MATTHEW CROW

EDITORE:SPERLING & KUPFER

DATA DI PUBBLICAZIONE:20 GENNAIO 2015

LINGUA:ITALIANO

 

 

 

SINOSSI

Amber e Francis sono come il sole e la luna: lei ribelle e impertinente, lui romantico e imbranato. Chissà se nel “mondo fuori” sarebbero stati insieme, chissà se lei lo avrebbe mai degnato di uno sguardo. A farli incontrare è una malattia crudele, in una corsia d’ospedale in cui i due ragazzi condividono canzoni, vecchi film, piccoli istanti preziosi in cui il male concede una tregua ed è più facile sognare il futuro, immaginarsi fuori di lì, insieme. Perché, se hai quindici anni, è impossibile non sperare di avere tutta la vita davanti. E quando il destino mostrerà il suo volto più duro, quando tutto sembrerà ingiusto e sbagliato, sarà l’amore a dare un senso a quell’ anno così breve, così indimenticabile.

 

 

RECENSIONE

 

Il nostro anno infinito è davvero un romanzo che ti entra nel cuore in punta di piedi ma lascia un segno indelebile. Una storia tenera che è capace di commuovere fino alle lacrime e al tempo stesso di far sorridere, grazie alla voce buffa e a volte melodrammatica di Francis, che la racconta, e a quella decisa e sfacciata di Amber, che gli fa eco. Sono due ragazzi giovani che sperano nel futuro ma che si ritrovano a fare i conti con qualcosa più grande di loro che sembra togliere speranza e certezze. Eppure è proprio quando sembra tutto già deciso e il futuro sembra essere un nemico contro cui combattere perché inghiotte tuffo quello che ci sta attorno che ci si scopre più forti.

Ho riso e pianto leggendo questo piccolo libro (284 pagine sono veramente poche per i miei standard) ma forse è proprio per questo che mi è rimasto impresso nel cuore e mi sento di consigliarlo: in poche pagine mi ha fatto ridere e poi piangere, e poi di nuovo ridere.

Francis ha quindici anni e una vita davanti. Almeno così pensa. La vita è imprevedibile e trovarsi schiacciati da una malattia di cui si fa fatica a pronunciare anche il nome toglie il respiro. Eppure lui guarda al mondo con un disincanto e con una schiettezza rari. Potrebbero passare per cinismo e freddezza se non avesse solo quindici anni. E se tutto in lui non gridasse: io voglio vivere perché amo la vita.

“Una delle prime cose che impariamo è che la gente muore” dice. “Poi iniziamo a imparare il perché. La vecchiaia è il punto di partenza. Un fatto più o meno accettabile, qualcosa che tutti – bene o male- riusciamo a digerire, una specie di piatto del giorno nel gran buffet della normalità. Ci insegnano che le persone vivono una lunga vita felice e poi si stancano. Allora si fermano e si addormentano per sempre. Ecco perché i nonni sono così utili. Per la maggior parte di noi, la prima morte di cui abbiamo esperienza è come la aspettavamo da sempre. Quella a cui eravamo preparati fin dalla nascita. Dopodiché conosciamo qualcos’altro. Le armi. La guerra. Le malattie. Il cancro. I paroloni. Le brutte parole. Le parole che non hanno un lieto fine. E adesso io ero una di quelle parole”.

Ogni giorno è una sfida e Francis può contare sulla sua famiglia strampalata, sempre sopra le righe, imperfetta, bizzarra e divertente. E poi….un giorno arriva lei. Amber. E da quel momento ogni cosa cambia.

Cinica, scostante, con la battuta sempre pronta, sembra decisa a fare pugni con il mondo intero perché ha tutte le ragioni per essere arrabbiata e per questo motivo tiene lontano tutti, i ragazzi del reparto, gli infermieri, i dottori. Tutti tranne Francis. I due ragazzi si avvicinano sempre di più, tra barrette di cioccolata, battute taglienti, film, musica e attimi intensi condivisi insieme…come quando una notte si chiudono in bagno per tagliarsi i capelli a vicenda. Attimi preziosi, come il primo bacio o quando riescono a passare insieme del tempo lontano dall’ospedale.

Un romanzo commovente, schietto, sincero, senza peli sulla lingua, una storia toccante, una piccola perla. Due ragazzi che si innamorano per la prima volta. Senza sapere se ci sarà domani e ogni attimo diventa infinito, incastonato e congelato nel tempo, ogni attimo vissuto e assaporato con voracità. Spesso lo dimentichiamo, sempre di corsa, sempre con mille impegni e questo libro vuole essere, anzi lo diventa a tutti gli effetti, un inno alla vita. Perché spesso la vita toglie ma regala anche. Attimi irripetibili che porteremo sempre dentro di noi.

 

stelline 2

Un romanzo breve ma intenso che consiglio con tutto il cuore.

Vi aspetto alla prossima recensione.

Serenella Rondi (artemisia)