image

Le conferme sono sempre qualcosa di speciale, quando si ha che fare con una maestra del genere come SEP è meraviglioso aprire le pagine e cercare quella sensazione di familiarità che dà conforto e piacere, il vero piacere della lettura.

La vera bravura sta proprio nello stile personale, nella cifra inconfondibile di questa autrice che fa della sensibilità -personalissima- nella caratterizzazione dei personaggi e nella capacità di raccontare l’amore in tutte le stagioni e la vita con tutti i suoi sapori, il proprio marchio personale. Un punto di riferimento per i lettori, perché dopo anni ha la capacità comunque di rinnovarsi e reinventarsi, mentre racconta la vita e l’amore, il trascorrere del tempo, una gamma incredibile di sentimenti dell’animo umano, sempre con accenti diversi, rigenerandosi e lasciandoci ricordi e ritratti indimenticabili.
Volare fino alle stelle è bellissimo, non servono altri aggettivi, è incredibilmente bello, perfetto. Ha tutte le caratteristiche di un romanzo della Philips e del romanzo di genere: passione, sentimento, pizzico di mistero, colpi di scena, trama sorvegliata e avvincente, ritmo narrativo vario…in più c’è l’inconfondibile impronta della autrice: cioè ironia e profondità. Ogni riga ha il vero, autentico, sapore della vita ma riesce comunque a farci sognare.

Una storia d’amore, di rinascita e riscatto, raccontata con delicatezza e attenzione come sa fare SEP, popolata da personaggi e creature speciali, derivati dall’ambientazione singolare e originalissima: un circo itinerante. Un contesto difficile e incredibilmente affascinante dove gli animali diventano interlocutori speciali perché sono l’essenza della vita, sono istinto, sono la parte più originale e più vera con cui si deve prendere contatto per ritrovare la nostra natura più autentica, soffocata dalle sovrastrutture o, come per i nostri personaggi, dalle insicurezze di un’infanzia irrequieta e difficile, fatta di continue umiliazioni o prevaricazioni.

image

Daisy, la protagonista, è una figura adorabile e complessa, come sa tratteggiarne l’autrice, che come gli animali del circo, è tenuta in cattività contro il suo volere, e anche il suo guardiano aveva il pieno controllo su di lei.
Schiacciata dall’ingombrante frivola figura della madre Lani, continua ostinata e fiduciosa a credere nella “fantasia borghese dell’amore matrimoniale” e a fare i conti con un rapporto irrisolto anche dopo la recente perdita. Per anni è stata legata da una sorta di ricatto morale che condizionava la madre alla ricerca infinita del piacere mentre la ragazza è un animo solare e adora i bambini, coltivando in segreto il sogno di insegnare in una scuola materna.
Anche se il padre diplomatico, ossessionato dalla storia della grande Russia, la considera ignorante, volubile e irresponsabile, Daisy ha un cuore grande e generoso, una mente brillante e una notevole dose di ironia che neutralizza il giudizio impietoso del genitore. Dopo un anno disastroso, si trova in una situazione incredibilmente difficile, un matrimonio di convenienza, concordato. Ebbene sì, un elemento narrativo così artificioso e anacronistico diventa per un’autrice esperta come la Philips il pretesto divertente per sviluppare una storia che ha spessore e leggerezza intrecciati in modo originale e estremamente naturale, proprio come la vita mescola lacrime e sorrisi, delusioni e speranze.
Così si ritrova come “orribile sposo”, uno stallone che sembra si sia fatto comprare dai soldi di suo padre.

Uno stallone. Uno stallone che incuteva timore, alto e slanciato com’era, con quel corpo scolpito e gli occhi di un inquietante color ambra. Sua madre l’avrebbe adorato.

image

È Alexander Markov, il protagonista FAVOLOSO, austero e cupo, incredibilmente magnetico e autorevole, dall’aria distaccata e misteriosa, proprio come il suo animo russo. Anche detto Alexi il Cosacco, è direttore e star circense, circondato da un alone di leggenda e da un carisma naturale. Questo despota che sembra l’uomo della Marlboro, la trascina da Charleston, nella Carolina del Sud, per buona parte dell’America, cercando di renderle la vita impossibile e di piegarle lo spirito, in una vera avventura tra animali, fieno e polvere.
Daisy accetta la sfida, per orgoglio o per dignitosa coerenza, si mette alla prova e sfida se stessa, in un mondo difficile e affascinante come quello circense, per guadagnare il rispetto. Le provocazioni diventano beffe, poi schermaglie amorose, la sensazione di fastidio diventa irriverente attrazione, poi desiderio.
La figura affascinante di Alexi mano a mano che si svilupperà la vicenda comincerà ad incuriosirvi e poi ad intrigarvi e infine ad incantarvi, con squarci di fragilità che sono disarmanti in un uomo ruvido dall’atteggiamento intimidatorio inflessibile, fiero, ma anche dotato di incredibile senso di giustizia.
Per buona parte del libro tiranneggerà la malcapitata Daisy, esercitando sarcasmo e fascino, riportandola con modi bruschi alla realtà della vita proprio in un mondo che paradossalmente è quello del sogno, come l’ambiente circense, il luogo dell’illusione, tra souvenir e zucchero filato, profumo di waffle e di popcorn mescolato agli odori degli animali e all’eccitazione dei bambini.

Lui sollevò lentamente la mano, e lei trasalì quando le afferrò con delicatezza la gola. Sentì il tocco leggero del suo pollice mentre le sfiorava l’incavo sotto l’orecchio, in un gesto che assomigliava più a una carezza. «Ascoltami, faccia d’angelo» disse in tono dolce. «Possiamo rendere le cose semplici, oppure passare alle maniere forti. In entrambi i casi, vincerò io. Sta a te decidere come vuoi che sia.» Si guardarono negli occhi. In quell’attimo che sembrò eterno, Alex le stava ordinando in silenzio di sottomettersi a lui. Il suo sguardo sembrava la stesse bruciando, dissolvendole i vestiti e la pelle, finché non fosse rimasta nuda e indifesa, soltanto con le sue fragilità. Avrebbe voluto fuggire e nascondersi da qualche parte, ma era come se lui la tenesse ferma lì con la sua forza di volontà. Le accarezzò la gola con la mano, poi le fece scivolare la giacca di raso lungo le braccia

image

È un predatore, dal fascino pericoloso come il vecchio esemplare di maestosa tigre che terrorizza e attrae Daisy, occhi nei toni dell’ ambra che hanno lo stesso inquietante bagliore felino ma, dietro quell’aspetto incredibilmente feroce e spaventoso si nasconde un animo ferito, disincantato e amaro.

Come nello stile SEP, ci saranno momenti brillanti e dialoghi splendidi, per intensità e vivacità, la solare Daisy catapultata in una realtà dura e ostile, con un marito che controlla il fuoco con la sua frusta darà dei momenti spassosi… vorrà domarla tra le lenzuola o si tratterà solo di attrezzatura di scena?
Lo confesso ho riso di cuore…

Lui abbassò lo sguardo sulla spirale di pelle intrecciata, come se si fosse dimenticato di averla in mano, cosa a cui lei non credette nemmeno per un istante. Come faceva a essere così disinvolto? E perché mai girava con una frusta in piena notte se non intendeva spaventarla? La colse un altro pensiero, e il sangue le si gelò nelle vene. Aveva sentito un sacco di storie di uomini che usavano le fruste come giochi sessuali. Ne conosceva addirittura degli esempi specifici. Che cosa aveva in mente? Lui borbottò qualcosa sottovoce, chiuse la porta e andò a sedersi sul letto. La frusta si srotolò sul pavimento, mentre l’impugnatura rimase a ciondolare sul suo ginocchio.Lei la guardò preoccupata…«Credo che dovremmo mettere in chiaro alcune cose. È il caso che ti dica che non sarò in grado di vivere insieme a te se continui a intimidirmi.»
«Intimidirti?» Osservò l’impugnatura della frusta. «Di cosa stai parlando?»
«Quando parlo di intimidazioni, mi riferisco alle tue minacce e a quella…» fece un respiro profondo «quella frusta.»
«Cosa c’è che non va con la mia frusta?»
«Ne so qualcosa di certe aberranti abitudini. Se hai tendenze sadiche, gradirei che me lo dicessi subito invece di girarci in­torno.»
«Ma cosa stai dicendo?»
«Siamo entrambi adulti, non c’è motivo di far “finta di non capire.»
«Invece ho paura che tu debba spiegarmelo.»
Non riusciva a credere a quanto fosse ottuso. «Mi riferisco al fatto che alludi a… alle tue perversioni sessuali.»
«Perversioni sessuali?»
Mentre lui continuava a guardarla in modo perplesso, lei gridò in preda alla frustrazione. «Santo cielo! Se intendi picchiarmi e poi fare sesso con me, dillo apertamente. Di’ ‘Daisy, mi piace frustare le donne con cui faccio sesso, e tu sei la prossima sulla lista’. Almeno so cosa ti passa nella mente.»
Lui alzò le sopracciglia. «Questo ti farebbe sentire meglio?»
Lei annuì.
«Ne sei sicura?»
«Dobbiamo iniziare a comunicare.»
«Okay, d’accordo.» Gli occhi gli brillavano. «Mi piace frustare le donne con cui faccio sesso, e tu sei la prossima sulla lista. Adesso vado a farmi una doccia.»
Scomparve dentro il bagno e chiuse la porta.

Legata da promesse sacre a questo uomo dalla cupa indole russa, incomprensibile, che sembra insensibile, testardo arrogante e prepotente (e vi leccherete i baffi quando la sua superbia si manifesterà nell’intimità), Daisy cerca solo di dimostrare quanto vale e scopre , suo malgrado, che cosa vuol dire essere donna.

image
Alex deve ricredersi, perché in lei c’è una dolcezza tanto inaspettata quanto preoccupante, perché la rende una donna al tempo stesso vulnerabile e letale. Due uomini, Owen Quest, il proprietario del circo, e Max Petroff, suo suocero, l’hanno salvato da un’esistenza fatta di abusi fisici e psicologici, guidandolo nell’età adulta, rendendolo un uomo forgiato dalla frusta di uno zio terribile, convinto che la vita sia un’impresa difficile e pericolosa, in cui bisogna solo mantenere alta la guardia e preservare il proprio orgoglio.

«L’amore non esiste per me.»
«Esiste per tutti.»
«Ti sei messa con il diavolo, dolcezza. Prima lo accetti, meglio ti sentirai.»

Daisy è come una brezza estiva, sensuale e invitante ma anche fragile e innocente, aggressiva ma anche arrendevole. Alex imagesente in modo sorprendente il desiderio di conquistarla e allo stesso tempo proteggerla, e la cosa lo confonde in modo incredibile. La sua sensibilità, la capacità di adattamento, la generosità e la determinazione stravolgono l’esistenza di Alexi il Cosacco, con risate e calore. È un raggio luminoso nelle esistenze dei membri del circo, artisti e creature, perché poco a poco supera le diffidenze e i pregiudizi, guadagnando la fiducia e l’ammirazione di tutti, perfino di Heather Pepper, un’adolescente irrequieta e tenera (la cui goffaggine sentimentale è sapientemente descritta dalla Philips).
Temibile avversaria sarà l’algida Sheba, la proprietaria del circo, una regina decaduta, dalla forza rabbiosa e dal temperamento ferreo, vendicativa e rancorosa, che avrà come spesso succede nelle storie dell’autrice, risvolti sorprendenti…grazie anche alla figura incredibilmente umana di Brady, il padre di Heather.

Ma i veri co-protagonisti sono gli animali, perché con loro Daisy instaurerà un legame speciale superando l’iniziale paura, per trovare una forma di comunicazione unica, fatta di amore puro, senza parole. Lascerà che siano i sentimenti a parlare, solo le emozioni, creando una comunicazione spirituale soprattutto con la tigre Sinjun, e questi momenti sono forse tra i più toccanti.

image
Una carezza struggente alla timida gorilla, destatasi dalla quieta rassegnazione, le ramanzine all’elefantino piagnucolone dispettoso e il timore reverenziale che si trasforma in intesa mistica con la vecchia maestosa tigre regale. Sono scene intense, parti fondamentali della storia e del percorso della protagonista, che cercando se stessa, trova l’amore. Perché gli animali non hanno filtri, sono istinto e affetto puro, devozione. Perciò hanno molto da insegnare.
L’orgoglio è tutto. Finché non si incontra l’amore. E allora si inizia a vivere.

Saff