Ben trovati amici, oggi vi parlo di un libro magico: WINTERSONG di S. Jae-Jones, siete pronte ad entrare nel regno incantato e misterioso dei Goblin? Allora seguitemi
SINOSSI
Uno dei romanzi più attesi dell’anno
Un labirinto di bellezza e oscurità, musica e magia. Questo è il mondo in cui ti perderai
L’inverno si avvicina, e il Re dei Goblin sta per partire alla ricerca della sua sposa…
Sin da quando era una bambina, Liesl ha sentito infiniti racconti sui Goblin. Quelle leggende hanno popolato la sua immaginazione e ispirato le sue composizioni musicali. Adesso ha diciotto anni, lavora nella locanda di famiglia e sente che tutti i sogni e le fantasticherie le stanno scivolando via dalle mani, come minuscoli granelli di sabbia. Ma quando sua sorella viene rapita dal Re dei Goblin, Liesl non ha altra scelta che mettersi in viaggio per tentare di salvarla. E così si ritrova catapultata in un mondo sconosciuto, strano e affascinante, costretta ad affrontare una decisione fatale. Ricco di musica e magia, personaggi straordinari e storie avvincenti e romantiche, Wintersong trasporta il lettore in un’atmosfera indimenticabile.
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RECENSIONE
Elisabeth è la nostra protagonista, prima di tre figli, a seguire la sorella Kathe e il fratello Joseph. I genitori gestiscono una locanda, o meglio, la madre manda avanti la locanda con l’aiuto della famiglia, il padre, ex musicista, è solito passare il tempo a bere e altrove. Elisabeth sin da piccola è cresciuta con i racconti della nonna sui Goblin ed il loro re. Le leggende su questo personaggio meraviglioso quanto oscuro e misterioso hanno da sempre accompagnato e condizionato la vita della giovane Liesl e ispirato le sue composizioni. Diversamente dalla sorella Kathe bella e appariscente, Liesl è un personaggio piuttosto comune e scialbo, che non spicca né in bellezza, come la sorella, né in talento come Joseph.
Ogni nota era precisa e chiara, il loro fraseggio era impeccabile. Ma chi conosceva mio fratello come lo conoscevo io, o in generale chi amava la musica, riusciva a percepire l’intelligenza e l’intento celate nella sua esecuzione. Josef interpretava lo spartito come se fosse un discorso, come se potesse trarre parole e frasi dalle note e dall’armonia.
La sua ricchezza e la sua bellezza d’animo però sono da subito evidenti. Liesl si esprime attraverso la musica, il suo vero dono. È una compositrice eccezionale! Il vero musicista di talento è il piccolo Joseph che Liesl aiuta e incoraggia come una madre e lo prepara per il gran passo: suonare in pubblico così da divenire un grande musicista. Quando il gran maestro Antonius fa visita alla famiglia per ascoltare il giovane però accade qualcosa di magico ed oscuro: Kathe viene rapita dal re dei Goblin.
Poi però notai un’altra persona nell’angolo più buio della stanza, e il mio cuore si fermò.
Era il Re dei Goblin.
Sedeva in mezzo a noi, sfacciatamente a volto scoperto, con indosso delle anonime brache di pelle e una giacca di lana grezza. Ma era difficile non restare colpiti dalla sua altezza, dal suo fisico snello, dalla curiosa carnagione. Era così diverso dai contadini robusti con i capelli neri che affollavano la stanza. Il Re dei Goblin incrociò il mio sguardo. I suoi occhi penetrarono nel profondo del mio animo, toccando un nucleo intimo e privato che nessun altro poteva vedere. Le sue labbra si incurvarono in un sorriso sardonico.
A Liesl non resta altro che trovarla e riportarla a casa. Ed è proprio da qui che inizia il fantastico viaggio all’interno del sottosuolo nel regno dei Goblin. L’obbiettivo di Liesl è riportare la sorella a casa, compito arduo e non semplice perché il re dei Goblin la sottopone ad un gioco crudele al quale non può sottrarsi: sacrificare sé stessa e la sua libertà in cambio di quella della sorella e del mondo di sopra condannato ed un inverno perenne. Il re, l’Erlkönig, appare come una creatura spietata e crudele ma Liels saprà spogliarlo di questa veste e renderlo docile e a volte anche tenero con la forza del suo amore.
«Ma io non ho nulla», dissi. «Solo persone. E ho già sacrificato una persona che amavo per l’Erlkönig, Constanze. Non rischierò di nuovo».
«Davvero non hai nulla?». Qualcosa nel tono di voce di mia nonna mi gelava il sangue.
«Nulla», ripetei, ma la mia voce era meno sicura di prima.
«Oh, io invece credo di sì». Le sue parole erano suadenti e sinistre. «Qualcosa che ami più di tua sorella, più di Josef, più della tua stessa vita».
La mia mente non comprendeva cosa volesse dire, il mio corpo invece lo sapeva. Il mio corpo era più perspicace di me. Rabbrividii e poi rimasi impietrita.
La mia musica.
Dovevo sacrificare la mia musica.
Evito di dirvi altro in quanto perdereste ciò che di magico cela il romanzo. Io l’ho trovato stupendo! Fiabesco, intriso di musica e significato. Protagonisti stupendi. La nostra eroina coraggiosa e caparbia con una ricchezza d’animo grandissima. Nonostante la sua “prigionia” nel sottosuolo riesce a superare la malinconia e la tristezza dando libero sfogo al suo talento facendo di esso non solo una vera e propria arma contro la rassegnazione ma anche un mezzo per arrivare al cuore del re. Un re che, per quanto mostri la parte più crudele di sé, cede il suo corpo e la sua anima ad una creatura che è riuscita, con la sua musica e il suo coraggio, ad entrare dentro il suo cuore. Si spoglia, si mette a nudo, scopre le carte perché essere ciò che è in realtà per lui è una condanna. In fin dei conti egli è fragile e insicuro e bisognoso d’affetto. È uno scambio alla pari, uno trova l’amore l’altra sé stessa!
Sollevai le dita per toccargli la guancia. Stava tremando, così leggermente che quasi non si vedeva, ma lo percepii con la mano.
«Elisabeth», mormorò, e anche la sua voce era incrinata. Quei fremiti corsero lungo il mio braccio e lungo il mio petto, scesero fino alla parte più segreta e profonda di me. «Elisabeth, io…». Con un dito sulla bocca lo feci tacere. Adessotremava ancora più forte. Scesi fino alle labbra e al mento, ancora più in basso lungo il collo, per poi fermarmi sul torace. Potevo sentire il battito del suo cuore sotto il mio palmo; mi sembrava di avere in mano un uccellino appena nato.
Chiedo la vostra compassione, mia regina, la vostra compassione e la vostra grazia.
Improvvisamente capii. Aveva riposto la sua fiducia – la sua fedeltà – in me, e temeva la mia misericordia. Il mio cuore tenero e compassionevole sussultò e si mise a battere all’unisono con il suo. Così afferrai il suo mantello e lo attirai a me, facendo finalmente incontrare le nostre labbra in un bacio.
Musica, tantissima musica, passione, amore, fantasia gli elementi principali di questo romanzo meraviglioso. La caratterizzazione dei personaggi è ottima iniziando dalla parte descrittiva per poi andare a quella psicologica e sociale (a tal proposito ricordo che il romanzo è ambientato in Bavaria alla fine del 1700). La narrazione è lenta ma non compromette la lettura anzi esalta il piacere della lettura. Una scrittura fluida che ti trasporta, una trama favolosa, personaggi fantastici, ambientazione fiabesca di stile gotico con dei dialoghi ben inseriti. Anche le parti più sensuali sono descritte con delicatezza ed hanno arricchito questo romanzo che rispecchia decisamente il suo genere.
Favoloso! Consigliato
Coriander