” – Questa quarantena ci sta obbligando a rivalutare tutto ciò che prima davamo per scontato, – concordo, – a rallentare e a pensare a quante volte ci siamo lamentati per niente.”

Titolo: Appuntamento in terrazzo
Autore: Felicia Kingsley
Edizioni: Newton Compton Editori
Genere: Romance
novella
Uscita: 20 Aprile 2020
L’autrice devolverà in beneficenza i proventi derivanti dalla vendita dell’eBook di Appuntamento in terrazzo all’Ospedale Policlinico di Modena.
“Rimanete a casa, rimanete a casa”, si sente urlare dagli altoparlanti delle uniche auto che circolano per le strade deserte di Milano. La vita congelata nel momento del lockdown ha colto tutti impreparati. Ma alcuni di più. È il caso di Alex che, nel momento in cui il Governo annuncia la quarantena nazionale, si ritrova in isolamento con quella che da poche ore è diventata la sua ex, l’ultima persona con cui vorrebbe condividere l’aria. A distanza di una parete, nell’appartamento accanto al suo, c’è Didi, tornata a casa dei suoi per una breve visita, rimasta ostaggio della sua chiassosa famiglia: una madre complottista dipendente dai social, un padre drogato di lavoro che ha trasformato la casa in un ufficio, una sorella diciottenne aspirante influencer con cui è costretta a dividere la camera e un nonno nostalgico. Per Alex e Didi la situazione è soffocante e, privati dei propri spazi, non resta loro che un posto per trovare un attimo di pace: il terrazzo. Le vite di Alex e Didi s’incrociano in un momento di emergenza e, quello che nasce come un incontro inaspettato, diventa un piacevole appuntamento quotidiano. È possibile che un’amicizia nata in una situazione ai limiti del reale possa trasformarsi in qualcosa di più?
Care lettrici sono stata indecisa su come impostare questa recensione, ma dal momento che: Appuntamento in terrazzo di Felicia Kinsley, edito Newton Compton, è una novella i cui proventi andranno in beneficenza al policlinico di Modena per il reparto di pneumatologia, ho deciso di strutturarla in modo diverso dal solito, renderla più personale, ma soprattutto far parlare l’autrice.
Il presidente del Consiglio ha appena annunciato che l’Italia è in quarantena. Questo vuol dire che sono chiuso in casa.
Con la mia ex.
Questo annuncio, come ben sapete, ha costretto buona parte degli Italiani all’isolamento. Certo ci ha tolto molte libertà ma diversamente da operatori sanitari e da tutte quelle categorie che hanno continuato a lavorare per noi, ci tiene relativamente al sicuro dal contagio.
Si tiene monitorato il cerchio delle conoscenze e delle parentele per capire se e quando l’epidemia ci toccherà da vicino, facendo gli scongiuri, in quel misto di prudenza e di “speriamo che non succeda a noi”, anche se egoistico, fa parte dell’istinto di sopravvivenza
Diversamente da quanto si possa pensare, visto il tema fin troppo attuale, questa novella raccoglie in modo umoristico tutto quello che stiamo affrontando in questo momento sconvolgente.
 – Vado al parco a correre.
– E da quando corri al parco? Hai sempre usato il tapis roulant, – le faccio notare.
– Ora che in giro non c’è nessuno, vengono delle belle foto.
– Questo sì che mi sembra sensato. Cosa non ti è chiaro del concetto “distanziamento sociale”?
Non so voi, ma io pur amando i social, in questo periodo mi sono presa una “pausa di riflessione”.  Entro giusto per qualche chiacchiera di lettura, evito come la peste queste situazioni, perché immancabilmente si finisce con il litigare dal momento che siamo certi che le nostre ragioni sono più leggitime di quelle degli altri.
 – Mamma, smettila di inoltrarmi catene di Sant’Antonio con scritto ” condividi se hai un cuore”, – esclamo all’ennesimo post che mi ritrovo sulla bacheca di facebook
– Ma è la foto di un uomo contagiato dal virus che non verrà curato perché essendo già paralizzato e in carrozzina non avrebbe chance di guarire, – protesta lei.
– Questo non è contagiato. È Stephen Hawking! Ed è morto!
La faccia di mia madre trasfigura in un espressione di dolore. – Morto? Già? –
– Sì! Anni fa! E non c’entra con il virus.”
Come dicevo i social sono il nostro pane quotidiano,  ci sono quelli che condividono link senza verificare se siano o no veri, ci sono i negazionisti. Quelli piu ” divertenti” sono quelli che salgono in cattedra con le teoria del complotto, con tesi difficilmente condivisibili…
– La comunità scientifica, questo virus è stato diffuso dal governo ombra per risolvere il problema della sovrappopolazione, guarda qui, – bercia mia madre tendendomi il cellulare.
– Lo dice anche questo professore di Harvard: Robert Langdon.
Fisso incredula la foto di Tom Hanks.
– Robert Langdon? Sul serio?
– Lo conosci?
– Mamma, questo che hai letto non è un complotto del governo ombra. È la trama di Inferno di Dan Brown.
Accidenti a me e a quando le ho fatto l’account Facebook!
Per non parlare della paura di rimanere senza “derrate alimentari”, sia mai che i supermercati finissero la roba da mangiare, nonostante a più riprese ci sia stato detto che la filiera alimentare non si sarebbe fermata…
– Ma dove state andando a quest’ora? Sono le dieci di sera!
– All’Esselunga! – Annuncia lei con tono battagliero.
– Dobbiamo fare rifornimento!
 Come non farsi una risata, a denti stretti, sulla continua necessità di aggiornare le autocertificazioni?
Loro lo osservano con la fronte aggrottata.
– Questa non va bene, – dice Alto.
– Come non va bene? È l’autocertificazione che ho scaricato dal sito del Ministero.
– Questa è vecchia, – spiega Basso.
– Vecchia? L’ho stampata ieri sera!
– È cambiata stamattina. Per uscire serve l’autocertificazione compilata sul nuovo modello.
 In tempi di pandemia la speranza regna sovrana, e se anche in una triste situazione come questa si potesse trovare  l’anima gemella?
Neanche ventiquattr’ore e stai già per buttarti sotto anche tu? – Gli dico
Ha l’aria di uno che si è alzato da poco, ma non deve essere stato un buon risveglio, il suo. Si passa una mano tra i folti capelli castano chiaro, né lunghi né corti ma decisamente spettinati.
– Sembro sul punto di volermi suicidare?
– Un po’, – ammetto mentre mi dedico al riscaldamento muscolare. – Ma avresti tutta la mia comprensione.
– Giornata no?
– Diciamo che mi trovo nel posto sbagliato al momento sbagliato.
E sì! Questa è la loro storia, Didi e Alex si ritrovano a “scontare gli arresti domiciliari” in appartamenti vicini. Lei perché si trova per caso dai genitori quando viene dichiarato l’isolamento, lui perché divide l’appartamento con quella che nel frattempo è diventata la sua ex. Una storia in cui ci sono influencer più o meno finte, sorelle impiccione, droni che fanno da camerieri, mutandine di pizzo che diventano romantici fiori, balconi, terrazzi usati in modo improprio. Per conoscere la loro storia però vi toccherà leggerla, lol.
Sembrava che non dovesse mai arrivare quel giorno migliore, ogni mattina a guardare l’alba… sperando che fosse quella buona.
E se non lo era, aspettavamo quella dopo
E quella dopo ancora.
Finché non è arrivato.
Siamo usciti di casa piano, quasi per paura che non fosse vero, guardandoci con gli occhi del “ma sta succedendo sul serio? Sì, stava succedendo ma c’era qualcosa di diverso nell’aria, era lo stupore della normalità, l’accorgersi di tutto ciò che prima si dava per scontato, perché quando la vita cambia, si osservano le cose in modo diverso.
La libertà di uscire e la bellezza di tornare.
Con questa Speranza vi invito a leggere questo romanzo, che oltre ad aiutare medici e infermieri che in questo momento sono il nostro primo baluardo nella lotta contro questa emergenza sanitaria, vi farà passare in modo leggero e divertente qualche ora, perché scritto volutamente in modo umoristico e senza drammi (per quello basta guardare i telegiornali, purtroppo). Un racconto che offre moltissimi spunti su cui soffermarsi a riflettere, il tempo non manca in questo momento, ahimé.  Cerchiamo di trarre il meglio da questa situazione, i legami sinceri non si spezzano con la lontananza fisica, anzi si rafforzano.
“Stiamo distanti oggi per abbracciarci con più calore domani”.
#andràtuttobene
Alla prossima,
Maria