” – Questa quarantena ci sta obbligando a rivalutare tutto ciò che prima davamo per scontato, – concordo, – a rallentare e a pensare a quante volte ci siamo lamentati per niente.”
Genere: Romance
novella
Uscita: 20 Aprile 2020
L’autrice devolverà in beneficenza i proventi derivanti dalla vendita dell’eBook di Appuntamento in terrazzo all’Ospedale Policlinico di Modena.
Il presidente del Consiglio ha appena annunciato che l’Italia è in quarantena. Questo vuol dire che sono chiuso in casa.Con la mia ex.
Si tiene monitorato il cerchio delle conoscenze e delle parentele per capire se e quando l’epidemia ci toccherà da vicino, facendo gli scongiuri, in quel misto di prudenza e di “speriamo che non succeda a noi”, anche se egoistico, fa parte dell’istinto di sopravvivenza
– Vado al parco a correre.– E da quando corri al parco? Hai sempre usato il tapis roulant, – le faccio notare.– Ora che in giro non c’è nessuno, vengono delle belle foto.– Questo sì che mi sembra sensato. Cosa non ti è chiaro del concetto “distanziamento sociale”?
– Mamma, smettila di inoltrarmi catene di Sant’Antonio con scritto ” condividi se hai un cuore”, – esclamo all’ennesimo post che mi ritrovo sulla bacheca di facebook– Ma è la foto di un uomo contagiato dal virus che non verrà curato perché essendo già paralizzato e in carrozzina non avrebbe chance di guarire, – protesta lei.– Questo non è contagiato. È Stephen Hawking! Ed è morto!La faccia di mia madre trasfigura in un espressione di dolore. – Morto? Già? –– Sì! Anni fa! E non c’entra con il virus.”
– La comunità scientifica, questo virus è stato diffuso dal governo ombra per risolvere il problema della sovrappopolazione, guarda qui, – bercia mia madre tendendomi il cellulare.– Lo dice anche questo professore di Harvard: Robert Langdon.Fisso incredula la foto di Tom Hanks.– Robert Langdon? Sul serio?– Lo conosci?– Mamma, questo che hai letto non è un complotto del governo ombra. È la trama di Inferno di Dan Brown.Accidenti a me e a quando le ho fatto l’account Facebook!
– Ma dove state andando a quest’ora? Sono le dieci di sera!– All’Esselunga! – Annuncia lei con tono battagliero.– Dobbiamo fare rifornimento!
Loro lo osservano con la fronte aggrottata.– Questa non va bene, – dice Alto.– Come non va bene? È l’autocertificazione che ho scaricato dal sito del Ministero.– Questa è vecchia, – spiega Basso.– Vecchia? L’ho stampata ieri sera!– È cambiata stamattina. Per uscire serve l’autocertificazione compilata sul nuovo modello.
Neanche ventiquattr’ore e stai già per buttarti sotto anche tu? – Gli dicoHa l’aria di uno che si è alzato da poco, ma non deve essere stato un buon risveglio, il suo. Si passa una mano tra i folti capelli castano chiaro, né lunghi né corti ma decisamente spettinati.– Sembro sul punto di volermi suicidare?– Un po’, – ammetto mentre mi dedico al riscaldamento muscolare. – Ma avresti tutta la mia comprensione.– Giornata no?– Diciamo che mi trovo nel posto sbagliato al momento sbagliato.
Sembrava che non dovesse mai arrivare quel giorno migliore, ogni mattina a guardare l’alba… sperando che fosse quella buona.E se non lo era, aspettavamo quella dopoE quella dopo ancora.Finché non è arrivato.Siamo usciti di casa piano, quasi per paura che non fosse vero, guardandoci con gli occhi del “ma sta succedendo sul serio? Sì, stava succedendo ma c’era qualcosa di diverso nell’aria, era lo stupore della normalità, l’accorgersi di tutto ciò che prima si dava per scontato, perché quando la vita cambia, si osservano le cose in modo diverso.La libertà di uscire e la bellezza di tornare.