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Titolo: “Aspettami davanti al mare”
Serie: You feel Mood Emozionante
Autore: Emily Pigozzi
Editore: Rizzoli
Genere: Romance
Prezzo: € 2,99
Data di pubblicazione: 1 luglio 2016

Trama:

Il mare separa, ma a volte può unire per sempre.

Lilia è una giovane giornalista milanese che ha trent’anni, mille manie e paure, una famiglia freddina e un fidanzato noioso, abituato a considerarla parte dell’arredamento. Per rivitalizzare la storia d’amore con Guido, Lilia organizza una vacanza sulle coste dell’Istria, ma non appena arrivano nella bellissima Rovigno le cose si complicano e i destini della coppia si dividono. E Lilia viene sedotta e rapita dallo sguardo magnetico di Danijel. Bello, passionale e misterioso, ma chi è davvero quell’uomo, e soprattutto chi sono i demoni che lo tormentano? Lilia riparte per Milano senza risposte, convinta di aver perso la sua occasione per essere finalmente felice. Ma c’è qualcosa che la chiama, che vuole che torni davanti a quel mare…
Tra i colori di una terra incantevole, martoriata da un passato tragico e non ancora dimenticato, Emily Pigozzi ci regala la storia struggente di due anime che si riconoscono e si comprendono, al di là di ogni ostacolo

Qualche riflessione

Aspettare è un po’ soffrire, rimanere con la mente e con l’animo rivolti a quella persona che dovrà arrivare o a quella cosa che dovrà accadere. Promettere a se stessi, sperare di avere, di ricevere.

Amore è saper attendere. Ascoltare è aspettare. Capire è aspettare. Amare è aspettare. Il desiderio è attesa, sognare è aspettare. Perché nel tempo dell’attesa si vive sospesi e si coglie il senso di quello che stiamo facendo, la portata del cambiamento, la coscienza di quel che lasciamo indietro per lasciare che il destino ci travolga.

Questa è l’emozione del debutto Youfeel di Emily Pigozzi, autrice che cerca le emozioni, le insegue con l’immaginazione e le cattura con l’inventiva. In modo intenso ma sempre sorvegliato. Non una parola di troppo, non un pensiero superfluo. Solo spinta emozionale.

Questa è la storia di un’emozione, o meglio della ricerca (e del recupero) di un’emozione, da parte della protagonista, terribilmente estranea ai sussulti del cuore.

…non vorrei che la mia mente andasse dove il cuore la costringe a tornare…mare blu e uno sguardo tempestoso. L’estate scorsa mi si para davanti, in tutto il suo uragano di emozioni.
Non dovevi, Lilia, mi dice una vocina dentro di me. Foto o non foto, comunque, non riesco a pensare ad altro.
Mi rivedo nel mio vestito colorato mentre mi muovo nelle vie di quel piccolo paese che mi ha rubato cuore e anima. Risento il profumo del mare, e quello così particolare di quell’aria salata e freschissima. Rivedo lui, in piedi sulla sua barca. E con gli occhi della mente lo seguo con tutta l’anima. Come non ho fatto allora…qui, sola, e finalmente sento affiorare le mie emozioni, le stesse che ho represso così a lungo. Ma il coraggio di stare con Danijel, di esplorare la profondità del suo mistero, di fargli capire che di me poteva fidarsi, comunque non l’ho avuto. Mi sento lontana da lui mille universi, mille oceani, mille terre. Anche se camminassi per tutta la vita, arrancando e lottando, comunque non lo raggiungerei.
Ho perso il momento magico.

I momenti magici esistono, a volte si fuggono per una vita intera, poi arrivano improvvisi, come un temporale estivo. Bisogna viverli, inseguirli. Altrimenti si continua per pigrizia a vivere stancamente. Si continua a camminare, il cuore inciampa tra i piedi, il sentimento rotola avanti, si prosegue per inerzia. Lilia è una giovane giornalista d’arte e costume, imprigionata in una relazione ingessata e composta con Guido, il suo ambizioso e pragmatico caporedattore, costretta nel rigore emotivo, trattenuta dal senso del dovere e dalle aspettative

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Unica nota di vero colore in questa esistenza grigia, l’incontenibile e appassionata nonna Egle (cameo prezioso ed irresistibile che dà vivacità al ritmo narrativo e conferma l’estrema attenzione dell’autrice alla caratterizzazione dei personaggi secondari)

Vai oltre ciò che gli altri decidono per te: solo tu puoi trovare la strada della tua felicità. Una volta che ti sarai sentita libera, scoprirai che non vorrai più tornare indietro

Quasi come una sibilla, con la saggezza arcana dell’esperienza, la nonna invita la protagonista a mettersi in discussione

…ho una profonda voglia di azzurro, di mare, di sale sulla pelle, di spazi aperti, di freschezza. In altre parole: ho voglia di vita, di sentirmi libera; anche un po’ selvaggia, disposta ad ascoltare le mie emozioni, proprio come mi ha suggerito nonna Egle.”

Una trasferta di lavoro del suo compagno nella magica terra croata, diventerà l’occasione di cambiare. Quella che aspettava. Una splendida casetta a ridosso della pineta profumata nascosta tra i pampini, calette romantiche ed acqua cristallina. Un paradiso, da godere in solitudine. Finché un incontro fatale con un uomo misterioso che gestisce una delle piccole gallerie d’arte nascoste nei cortili della Grisia, la romantica via degli artisti nella città vecchia di Rovigno.

Mi sento sempre rigida, soffocata nella mia solitudine

Questa sensazione si fa più pungente per l’indifferenza di Guido, acuita dolorosamente dalla presenza di una giovane stagista spensierata nel chiassoso entusiasmo degli con amici…

Poi una gita in barca, due occhi grigio tempesta che la incatenano promettendole emozioni sconosciute, intense. Dietro un velo di incredibile e struggente malinconia.

È come se ci fosse qualcosa dentro di lui: normalmente il mio istinto non fa gli straordinari, ma in quest’uomo sconosciuto sento come un richiamo. Un vento caldo si insinua nella via, e mi regala un inaspettato brivido. Avverto una strana vibrazione nel profondo: una sensazione che non conosco, che mi asciuga le labbra e mi fa dischiudere gli occhi. Mi perdo assaporandola, come fosse puro sesso.

Danijel ha il fascino ruvido e selvaggio di quella terra di contraddizioni e misteri, è uno spirito inquieto che si racconta e si fa scoprire lentamente.

…sa di questo mare azzurro e cristallino, sa di estate. Ma anche di sale, di mistero, di una forza che scaturisce dal dolore; una sofferenza profonda che, lo sento, adesso sta provando ad arginare con i miei baci. Io lo lascio fare, come se fossi in preda a un incantesimo

Una magia, un’illusione. Quasi un sogno, di notte, sulle rocce brune nel silenzio. E così Lilia saluta la più grande emozione della vita.

È troppo presto per partire. O forse è troppo tardi, per Danijel e me.

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Lilia non può tornare indietro. Non è più la stessa, ha assaporato la vita, ha imparato a lasciarsi andare

Come se fossi davvero dove dovrei essere. In un modo o nell’altro ti trovo, Danijel, penso. E finalmente saprò chi sei…
…le città di mare: così caotiche e colorate d’estate, come coinvolte nell’incantesimo di una festa eterna. La gente è abbronzata, bellissima, colorata, piena di vita e di sorrisi. C’è luce dappertutto, naturale o artificiale che sia: luce violenta, calda, energizzante. Poi, d’inverno queste località si chiudono in un bozzolo di silenzio e di tinte tenui, cullate dal mare. Sono messe a nudo, sole, indifese, quasi patetiche. Proprio come me Lo sento in modo chiaro: una tempesta, non solo metaforica, sta per scatenarsi sulla mia vita. Danijel cammina verso la cala dove abbiamo fatto l’amore per la prima volta, lento e sicuro, poi mi porge la mano e mi aiuta a scendere verso il mare. Il suo tocco per me è sempre una scossa elettrica: come se i nostri corpi si fossero scelti, a dispetto di chi siamo noi.

Sussurri pelle contro pelle, confidenze tra le lenzuola e segreti.
Parole devono essere pronunciate.
Se aspettiamo, con il cuore trepidante, qualcuno deve arrivare. Allora è amore, emozione pura.

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Una prosa fresca, armoniosa e ben costruita, che non risente affatto della esiguità di questa forma narrativa, anzi. I passaggi ironici, pensosi, erotici, lasciano l’impressione di una emozione davvero. Intensa e breve, il tempo dello sfogliare delle pagine corrisponde a una folata di vento, a scompigliare l’esistenza dei protagonisti.

Uno stile personalissimo, quasi crepuscolare, soffuso di calore umano.

Saffron

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