Tienila. È tua adesso.

Con poche parole, Adrian mi aveva dato il permesso di prendere ciò che avevo sempre desiderato.

Care Dame, eccoci giunte al terzo capitolo della serie Captive, con Bellissimo Ostaggio di Julia Sykes. Una serie dark mafia romance dove i vari protagonisti maschili di cui ci ha narrato l’autrice fanno parte a vario titolo di gruppi criminali e presentano, con sfumature diverse, tendenze dominanti.


“È tua adesso.”
Con queste tre parole, il mio capo mi fa un regalo: il permesso di rapire e tenere la donna che bramo da anni.
Fin da quando eravamo ragazzi, ho represso il mio desiderio per Sofia. Nonostante il coinvolgimento di suo padre nella gestione del nostro impero della cocaina, Caesar Hernández l’ha accuratamente protetta dalle realtà brutali del nostro mondo. Lei è sempre stata troppo innocente e pura, perché io la trascinassi fuori dalla sua vita incantata, e dentro le mie depravazioni.
Ma Caesar ha deciso di tradire il mio spietato capo, Adrián Rodríguez. Dovrà dimostrare la sua lealtà ancora una volta, se non vuole che venga fatto alcun male alla sua adorata figlia. Lei è in mano mia adesso, e suo padre è ben consapevole delle mie tendenze sadiche.
Ho cercato di salvarla da tutto questo, ma non posso combattere la mia natura selvaggia, quando Sofia è in casa mia e sotto il mio comando. Imparerà ad obbedirmi incondizionatamente, se vuole riacquistare un po’ della sua libertà. Sofia diventerà la mia brava ragazza, realizzando tutte le fantasie oscure che ho represso per anni.
Farò qualunque cosa per tenermi il mio bellissimo ostaggio. Se qualcuno cercherà di portarmela via, scatenerò una guerra pur di proteggere il mio possesso più prezioso.
Sofia è mia, e non la lascerò mai andare.

In Bellissimo Ostaggio viene ripreso il filone narrativo di Bellezza Rapita con il nostro tenebroso Mateo al quale viene data dal suo capo Adrian, come ostaggio da sorvegliare, la bella Sofia vittima inconsapevole delle atroci macchinazioni del padre.

Sofia dovrà restare per un certo periodo di tempo alla mercé di Mateo, in modo che Adrian possa essere certo della lealtà del padre nei suoi confronti.

La dolce, innocente Sofia non meritava niente di tutto questo. L’avevo protetta dai miei impulsi più crudeli per anni.

Ma Mateo e Sofia non sono due sconosciuti; inevitabilmente hanno frequentato gli stessi ambienti anche se in vesti diverse el’uno non era sfuggito all’attenzione dell’altra, ma sempre da lontano.

Mateo, sin dalla prima volta che aveva visto Sofia, ne era rimasto ammaliato, se ne era invaghito e per cinque lunghi anni l’ha desiderata, l’ha bramata, ma non ha mai osato fare un passo o un gesto verso questa giovane ragazza così diversa da lui per estrazione sociale, per origini, per carattere.

Sofia è allegra, solare, ingenua, fiduciosa e pura.

Completamente all’oscuro delle attività illecite del padre all’apparenza ha una vita felice e spensierata. Ma ciò che cela nell’intimo della sua anima sono emozioni così laceranti da alterare il suo stato psicofisico.

La convivenza forzata dà a Mateo quell’occasione insperata di poter avvicinare Sofia, poterla reclamare come desidera da tanto tempo. Ma lui sa chi è, sa da dove proviene, sa come lo chiamanogli altri: l’Animale.

Sono un animale. Sono governato dai miei impulsi primitivi, e mi prendo quello che voglio. E volevo te. Perciò, ti ho manipolata affinché scegliessi di essere mia. Ma non hai mai avuto scelta.

È consapevole del suo lato oscuro, delle sue attitudini alla perversione e si rifiuta categoricamente di sporcare Sofia.

Avevo giurato che non l’avrei profanata con i miei desideri deviati, ma ora che l’avevo intrappolata e vulnerabile… Le mie perversioni erano radicate troppo in profondità per negarle. Mi piaceva che fosse impotente.

Lei era tutta luminosità e purezza, e per quanto io la bramassi, non avevo mai voluto infangare quella dolce innocenza con i miei impulsi depravati.

Ciò non lo frena dal manipolare la ragazza, per piegarla a una sottomissione psicologica che gli faciliterà la sua necessità di legarla a lui e tenerla al sicuro.

Mateo con la mente spazia su ciò che desidererebbe fare e ottenere da Sofia, le sue fantasia e le sue voglie la vedrebbero sofferente e piegata alla sua dominazione, ma ebbra di soddisfazione.

…se l’avessi trattata come avevo immaginato ossessivamente di fare per anni, avrei marchiato la sua pelle perfetta con le mie mani, i miei denti, le mie corde…

Ma non può, non deve… per ora. Si deve frenare.

Ed ecco che la convivenza diventa complessa, animata dalla voglia di conoscersi e dalla forte attrazione fisica e mentale che si insinua, ma confusa dalla dualità della personalità di ambedue.

…prima mi sarei accontentato di scoprire il suo corpo con le mani. Volevo prendermi il mio tempo con lei, assaporarla. Venerarla, persino quando bramavo di vederla inginocchiata ai miei piedi a venerare me.

Le mie mani spietate (così abituate alla cruenta brutalità) la accarezzavano con una tenerezza che mi avrebbe scioccato, se non fossi stato così incantato da lei.

Debolezze, ferite interiori ed esteriori retaggio del passato così diverso dei due ma sostanzialmente simile inficiano la relazione che si istaura tra Sofia e Mateo.

Sofia ne è attratta e soggiogata, l’aura tenebrosa che ammanta Mateo la attrae ma la sconvolge la sua violenza che scatena per proteggere le persone a cui tiene.

…diventai iper-consapevole della minaccia che rappresentava. Avrei dovuto temere la mia vulnerabilità tra le sue braccia possenti; invece, uno strano senso di calma calò su di me.

E così Mateo attratto dalla purezza e dalla solarità di Sofia, dalla sua remissività rimane sconcertato dalle scintille di ribellione e caparbietà che intestardiscono Sofia su alcune posizioni.

Si conosceranno, si dovranno accettare: luci e ombre, passato e presente, ferite e debolezze mentre tutti intorno a loro ordiscono per separarli

“Perché lo stai facendo?” Premette il palmo sulla mia guancia, esigendo la mia totale attenzione e onestà. “so che mi vuoi. So che ci tieni. Perché mi stai allontanando, se ti voglio anch’io?” le cinsi il polso con le dita, ma non riuscii a trovare la forza di staccare la sua mano dal mio viso. “Perché non ti merito.”

Scrivere le mie impressioni su questo romanzo è stato alquanto complicato poiché se da un lato la scrittura di Julia Sykes si è riproposta scorrevole e intrigante oltre a una caratterizzazione dei personaggi accurata e che si evolve nel corso della narrazione, durante la lettura ci sono stati degli elementi che hanno smorzato il mio entusiasmo.

Innanzitutto, le eccessive e ripetute elucubrazioni mentali del protagonista maschile che si descrive come un dominatore sadico e perverso, che usa normalmente avere incontri BDMS molto crudi e duri, ma che di fronte a Sofia non va oltre la sculacciata smentendo di fatto la sua natura tanto decantata.

Quindi una incoerenza che perdura sino alla fine del romanzo e che ci mostra solo un Mateo, sicuramente atto alla violenza diremmo per mestiere, che nei confronti di Sofia è solo un amante particolarmente appassionato e irruento.

Un dark che in realtà ha poco del dark e più del mafia romance.

Sicuramente c’è uno studio e un approfondimento della psicologia dei personaggi e dei loro comportamenti in relazione al loro background, al loro vissuto e alle loro esperienze personali che ne hanno forgiato il carattere nel presente.

Entrambi danneggiati dal loro passato reagiscono in modo differente e in antitesi: Mateo con violenza, rabbia e pura determinazione cruda e Sofia con una maschera di felicità e serenità innocente che nascondono turbe comportamentali lesive contro se stessa.

Grazie ai pov alterni riusciamo a seguire la loro evoluzione, la loro presa di coscienza su ciò che provano e sentono, su i loro sentimenti e su come cambiano parte del loro essere per accettare l’altro.

Non mancano intrighi, tradimenti, pericoli e violenza, ma tutto riguarda il mondo che circonda le loro vite e che li coinvolgerà regalandoci un po’ di angst solo verso la fine del romanzo.

È una lettura che, nonostante non mi abbia pienamente soddisfatta, consiglio di leggere specie se si è letti i precedenti capitoli della serie e perché nei capitoli conclusivi l’autrice ci introduce agli eventi che narrerà in Proprietà del Boss, la cui trama appare molto interessante.

Giusi