Ciao Amici,oggi Marianna ci parla di C’è qualcosa nei tuoi occhi, sequel di TENTARE DI NON AMARTI di Amabile Giusti,pubblicato lo scorso 20 settembre da Amazon Crossing.Un romanzo fresco e romantico che ha conquistato la nostra dolce Marianna.Venite a leggere cosa ne pensa.

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Titolo: C’È QUALCOSA NEI TUOI OCCHI
Autore: Amabile Giusti
Editore: Amazon Publishing

Pubblicazione:20 settembre 2016

Genere: New Adult
Prezzo: € 4,99 ebook
Care Dame vi confesso che quando ho iniziato a leggere questo romanzo ero titubante, ho amato talmente tanto Marcus e Penny, i protagonisti di “Tentare di non amarti”, che pensavo che  non sarei riuscita a godere pienamente di questa nuova storia. Invece è stata una graditissima sorpresa e per quanto mi riguarda, l’autrice ha vinto una delle scommesse più ardue dal momento che è riuscita a farmi amare un personaggio che nel primo libro non aveva suscitato la mia simpatia:Francisca Lopez.
Francisca, nonostante il suo doloroso vissuto, mi appariva come una zavorra in grado soltanto di trascinare a fondo con sé Marcus, persa in una lotta perenne contro il mondo, contro i propri demoni e contro l’amore che asseriva di provare. Ma in questa storia che la vede protagonista, l’autrice mi ha permesso di guardare oltre la superficie, oltre la maschera che si è tatuata addosso ed ho potuto scorgere la sua anima, il suo cuore pieno di profonde cicatrici e l’empatia è stata istantanea. È paragonabile, infatti, al delicato fiore che giace fra gli aculei di una pianta grassa, la sua amata Scilla che considera una sorta di silente amica e che spesso è testimone della sua fragilità.
Nel primo libro mi aveva colpito molto una frase che caratterizzava il suo legame con Marcus: “io sono te e tu sei me”.
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Due facce della stessa feroce medaglia, è stato istintivo per loro coprirsi le spalle a vicenda e fare branco per anni. Per questo quando lui si innamora di Penny ed in seguito, la raggiunge in Vermont, lei ne esce distrutta, si sente sola ed abbandonata, ha perso l’unica sicurezza, l’unico punto fermo della sua vita.
Nessuno ti amerà mai.. quelle come te vanno bene solo per fare pompini. Quando il fango ti ricopre una volta, non puoi più mandarlo via, ti entra nell’anima e diventa colla.
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A quel punto, per non sprofondare, non le rimane che aggrapparsi a ciò che ha riscoperto nei quattro anni che l’hanno vista rinchiusa in prigione: Il suo amore mai dimenticato per la poesia. E, nonostante, la presenza benefica dei coniugi Malkovich che l’hanno accolta come una figlia, grazie ad una borsa di studio, decide di trasferirsi proprio nella cittadina dell’amata Emily Dickinson, Amherst. Tutte le sue energie sono concentrate sulla facoltà di Lettere che ha scelto. Per questo quando il primo giorno del corso di Poesia Contemporanea che attende emozionata come un primo appuntamento, qualcosa fuori dagli schemi, colpisce il suo sguardo, è istintivo in lei l’innalzarsi delle difese, proprio come un ponte levatoio che si alza a protezione del castello e della principessa che lo abita.
E’ vero, sono bellissima, è vero, inutile nascondersi dietro stupidi ventagli pieni di finti no-ma-che-dici-non-prendermi-in-giro. Però Marcus alla fine mi ha scartata comunque. Sono solo un corpo che fa voltare gli occhi per strada. Sono una bocca che vorresti leccare. Ma quando si tratta di amare, la porta è un’altra e l’arcobaleno è dal lato opposto del ponte.
Francisca ha sempre vissuto la propria avvenenza come uno spregio e adesso che questo disagio è stato portato all’estremo, decide di mortificarla, occultando il corpo con abiti ingombranti che fagocitano le sinuose forme e operando un taglio criminale ai lunghi e lucenti capelli neri. Ma occhi come i suoi non si possono nascondere, gemme profonde e nere come il petrolio. “Occhi di petrolio” è proprio questo il primo pensiero di Byron quando il il suo sguardo incontra Francisca per la prima volta. Il loro primo intrecciarsi di sguardi, petrolio nella giada più pura ed abbagliante, appare come un istante sospeso nel tempo. L’attrazione è immediata per entrambi e nonostante non riesca a distogliere gli occhi, Francisca si erge ad armi spianate spinta dall’istinto atavico e bellicoso, un atteggiamento atto a scoraggiare il più audace degli uomini, ma lui non e’ uomo comune e le risponde con un disarmante sorriso, prima di varcare la soglia dell’Ateneo.

 Mi volto e rimango sorpresa. Ecco qui uno senza pulloverino, cravattina e portatile con la mela. Deve trattarsi di uno studente ritardatario come me….ha fretta, molla la bicicletta per terra, la scavalca e si pettina i capelli con le dita. Sono umidi e scompigliati, folti e lunghi fino alle spalle. Ha l’aria di uno che fino all’alba è stato a bere e fottere, poi ha dormito due ore e si è svegliato all’ultimo minuto con una faccia da zombie e il cuore in gola. Non che abbia una faccia da zombie, anzi, è molto attraente, ma di sicuro non si è cambiato e la sua non è una faccia perfettamente rasata da voglio-apparire-tanto-perbene-il-primo-giorno-di-università. Ha una barba di un paio di centimetri. Indossa una maglietta nera con la scritta ROCK OR BUST e jeans consumati e chiazzati di macchie scure. Intorno al polso ha un bracciale di cuoio e argento. A un lobo un orecchino con un minuscolo teschio. Sa di marijuana lontano un miglio. Non ha meno di trent’anni. Come lo hanno ammesso questo qui?

 

Immaginatevi la sorpresa di entrambi quando scopriranno di essere Docente e studentessa del corso di Poesia Contemporanea. Al contrario di ciò che appare, visto il seguito di ciglia sbattute e gesti ammiccanti, il Professor Byron Lord non e’ tipo da indugiare pensieri sulle studentesse e rimane stupito quando Il suo animo non può esimersi dall’intonare versi poetici di incomparabile beltà alla giovane dea bruna che ha rapito il suo sguardo. Ma ugualmente il suo spirito pratico lo ammonisce dall’indugiare oltre su quella visione tentatrice. Nei suoi verdissimi occhi si cela un passato di sofferenza che lo ha segnato. Egli vive dividendosi fra poesia e rock, fra Robert Frost e Freddy Mercuri (ma scoprirà ben presto di poter apprezzare anche Cindy Lauper) cui da vita con la sua voce profonda, corposa e sexy.
Indossa una giacca di pelle nera, piena di bottoni metallici e cerniere, sotto la quale si intravede una maglietta giallo acido con la scritta THE MAN WHO SOLD THE WORLD. Ha i capelli sciolti e la barba più lunga dell’ultima volta che l’ho visto. Si porta una ciocca dietro un orecchio e, anche da questa distanza, noto il teschio d’argento sul lobo, e sull’indice della mano sinistra un grosso anello con una pietra nera al centro.
E sarà proprio questa bivalente natura ad affascinare Francisca oltre a modi garbati mai riscontrati prima oltre le pagine di un testo.
Steso sul divano, la schiena contro un guanciale e un libro aperto fra le dita, che tuttavia non stava leggendo. La barista non riuscì a non ridere. Era decisamente anacronistico, coi pantaloni di pelle, gli stivali neri e borchiati, una maglietta con un enorme teschio che faceva la linguaccia e sul naso un paio di lenti dalla montatura nera, seriose e dottorali, dietro le quali gli occhi verdi parevano petali incollati tra due morbide cornici di ciglia color rame.
D’altro canto, Byron, rimarrà stregato oltre che dal suo aspetto, dalla luce che per fugaci attimi irrompera’ repentina a disperdere l’oscurità in lei. E saranno le parole di una poesia di lei a spingerlo ad andare oltre la barriera di spine e rinvenirne la vera essenza. E con lui, Francisca non sarà soltanto una guerriera abituata a concepire l’attacco come unica forma di difesa, potremo scorgere  e vivere con lei, una miriadi di emozioni inaspettate, cogliendo una delicatezza d’animo impalpabile e preziosa, una timidezza adorabile e l’entusiasmo, soventemente tipico dei bambini, per le più piccole e semplici cose.
La sua coscia mi sfiora, il suo gomito confina con il mio. Lo scorgo con la coda dell’occhio. Ha le gambe che cozzano contro lo schienale del sedile davanti a lui, avvolte in jeans blu navy. I suoi capelli folti e lunghi, che la luce dell’autobus rende simili a fili di rame, si protendono verso la mia guancia. Ha un buon profumo, l’ho sentito anche prima, per tutto il pomeriggio, un aroma di miele e zenzero. D’ora in poi, quando leggerò una poesia di Emily Dickinson, mi tornerà alla mente questa fragranza dolce e speziata.
Outlander News
Mi tiene per mano e mi sorride come non ho mai visto sorridere nessuno in vita mia: con una sincera luce dentro. Sembra una persona priva di dolore, anche se so che non è così, come mi ha fatto capire alla Homestead. Inoltre non esiste anima al mondo che non si sia frantumata. Deve avere una forza interiore superiore alla mia, che sembro una tigre. Lui, che sembra un angelo, deve essere una tigre davvero.
His thumb slid down my bare arm and a small part of me died internally. His fingers curled around mine and i squeezed them, smiling. His eyes darkened and fought the urge to cringe, urging myself to remember why I was here. Why i was doing this. It would be worth it; my brother would live, no matter the cost. I could not abandon him now. So I smiled again instead, and brushed my other hand across his cheek.
Scopriranno insieme la vera passione che rapisce indissolubilmente i sensi in scene che rapiranno il cuore per la loro perfezione e per la delicata ma presente sensualità.
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La baciò, e fu come se avesse cento lingue. Cento lingue nella sua bocca. Cento mani sul suo corpo liscio e lucente come raso dorato. La voce di lei, i suoi respiri, il suo seno color dell’ambra, tutto, tutto sembrava creato per farlo impazzire. Si sentiva fatto di sangue e sperma e pensieri liquefatti. Quando entrò nel suo corpo, lo fece lentamente, assaporando ogni scintilla di piacere. Aveva voglia di muoversi, muoversi, muoversi, di spingere come uno che vuole fottere, ma andò piano, come uno che vuole fare l’amore. Come uno che non vuole solo arrivare a una meta, ma intende gustarsi lo splendore del viaggio.  
Kiss me
E, come accennavo, Byron scoprirà di poter apprezzare Cindy Lauper…
I loro occhi, nero liquido e solido verde, si conficcarono gli uni negli altri, mentre Byron sapeva, sapeva una volta per tutte, di avere vinto una serie di insulse battaglie per perdere definitivamente la guerra..] [… Si ritrovarono a terra, a frugarsi con spasmodica furia. Steso sulla schiena, la vide ergersi sopra il suo corpo, sfilarsi la striminzita maglietta, gli shorts, e rimanere sontuosamente nuda, i seni che dondolavano soffici. Vide le mani di lei che gli slacciavano la cintura abbassandogli i pantaloni fino alle cosce. La vide aprirsi su di lui, muovendosi con la foga di una puttana e la grazia di un angelo..
passion
Ma il loro non sarà un percorso scevro di ostacoli o sofferenze, poiché i reciproci demoni, li spingeranno a non aprire totalmente i propri cuori, a fingere anche quando sembrerà assurdo farlo e tutto ciò li accompagnerà fino alla fine. Sarà impossibile, anche grazie ai pov alternati, non vivere tutte le loro intime emozioni, non gioirne, non dolersene.
Fino a quando in un doloroso contrappasso Francisca comprenderà pienamente la vera cifra dell’amore, mettere la felicità dell’amato al di sopra di ogni proprio egoismo. Vivrete la crescita e l’evoluzione di questa giovane donna e sarete anche orgogliose di lei, per tutto ciò mostrerà di poter realizzare. Ma non finisce qui, aspettatevi molti momenti divertenti, a tratti ironici oltre che romantici e sensuali, fra lei e Byron ed alcuni esilaranti che vedranno protagonista Francisca nei suoi pov, alle prese con crestine, merletti ed la terra del Bianconiglio!!!
E dulcis in fundo questa bellissima storia vi regalerà anche un’ulteriore meraviglia. Il ritorno di Marcus e Penny, protagonisti di alcuni momenti preziosi, anche deliziosamente intrecciati alla trama principale (e vi anticipo soltanto di immaginarvi Marcus di fronte a Byron e di aspettarvi delle belle!!!).
Rivederli e’ stato magnifico, come ritrovare dei vecchi amici,in particolare Marcus e Penny la guerriera racchiusa in uno scricciolo di donna.
Anche per loro vi saranno complicazioni e sorprese e sarà fantastico per voi, come lo è stato per me, viverle.
L’autrice aveva già conquistato il mio interesse con il precedente libro ma con questo se lo è assicurato. È una penna magnifica, in grado di emozionare e di costruire personaggi tridimensionali e vividi e farli muovere come fossero dotati di vera anima. C’è qualcosa nei tuoi occhi è un armonioso alternarsi fra poesia e musica, un avvicendarsi fra Robert Frost ed Emily Dickinson e Freddi Mercuri ed Axl Roses, in un continuo dar voce alle molteplici sfumature dell’animo umano. Ed è, assieme a Tentare di non amarti, una sorta di inno alle seconde possibilità, alla speranza che non va mai abbandonata, alla volontà di rinascita e riscatto, all’amicizia che può essere ritrovata o inaspettatamente scoperta, alla luce interiore che rilucendo può allontanare le tenebre apparentemente inarginabili ed all’Amore. L’amore in grado di penetrare qualsiasi asperità e sguardo, raggiungere il nucleo pulsante e liberarlo affinché si elevi e crei un legame dal sapore magico da custodire come il dono più prezioso. Mi auguro che queste mie parole vi donino almeno in parte l’idea della meravigliosa storia che spero correrete a leggere.
Alla prossima! Mary
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