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Blake Harrison è nobile, ricco, affascinante. E cerca moglie. Deve assolutamente trovarla entro una settimana, prima del suo trentacinquesimo compleanno, perché solo così potrà ereditare l’immenso patrimonio di suo padre. Quando decide di rivolgersi a un’agenzia matrimoniale, non immagina che di tutte le donne che le vengono proposte, quella che lo colpirà sarà proprio la titolare dell’agenzia, Samantha Elliot. Sam è una donna piuttosto sola, con un passato difficile alle spalle: della sua famiglia, un tempo tra le più in vista d’America, le rimane solo la sorella minore Jordan, gravemente malata. Così, quando Black le propone un contratto milionario che la impegna a essere sua moglie per un anno, decide di accettare, perché solo con quel denaro potrebbe far fronte alle spese per le cure di Jordan. Eppure, quello che nasce come un patto cinico e interessato dà vita in poco tempo a un’inaspettata complicità e si trasforma in qualcosa che va oltre la semplice attrazione fisica. Ma il tempo a loro disposizione sta per scadere, a meno che il destino non decida ancora una volta di stravolgere il corso delle loro esistenze…

Doveva essere un matrimonio a termine.
Ma qualcosa è andato storto…

Blake ha un appuntamento in un anonimo caffè. Appuntamento non è in realtà la parola giusta da usare, qui si tratta di un incontro d’affari. Il suo interlocutore si chiama Sam Elliot, ed è il titolare di un’agenzia di incontri: Blake Harrison deve infatti trovare una moglie entro la fine della settimana, c’è in gioco l’antica proprietà di famiglia ed il titolo nobiliare di Duca.

Non amanti dello storico, non vi preoccupate, la storia è ambientata ai giorni nostri, ma in questo libro, rigore antico, regole ed etichetta si mischiano ed accavallano con facilità a telecamere nascoste, cinici e avvocati spregiudicati.
All’interno del caffè sopracitato si nasconde una piacevole sorpresa per Blake: il signor Sam Elliot è in realtà una minuta riccetta tutto pepe dalla lingua affilata e i toni scaltri. Gli occhi verde smeraldo e la voce sensuale attirano subito l’attenzione del nostro futuro Duca, tanto che al caro Blake, dopo breve riflessione, viene in mente subito un’idea: scartare le candidate al ruolo di duchessa proposte da Samantha e chiedere proprio a lei stessa di investire quel ruolo.

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Samantha è titubante, ma le condizioni di salute della sorella, ospitata presto una costosissima clinica a seguito delle conseguenze di un ictus, fanno pendere la bilancia dalla parte della proposta di Blake. Otto milioni di dollari, più il venti percento per rimanere sposata a lui per un anno, questo è quanto spetterà a Samantha, ma il matrimonio è la minore delle difficoltà: sareste capaci voi di resistere al fascino di un futuro Duca dai penetranti occhi grigi e le spalle definite senza lasciarvi trascinare dai sentimenti?

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L’incontro di due anime con alle spalle il tormento di due padri scomodi non può che essere esplosivo, la chimica tra i due innesca un processo di non ritorno. Blake e Samantha nutrono e fanno crescere il loro rapporto con la tenerezza e le attenzioni che una madre dedicherebbe al figlio appena nato, ed il paragone non è casuale. Comprensione, condivisione e fiducia sono i pilastri della loro storia, e quando agenti esterni interverranno a minare la coppia, solo l’amore potrà salvarla.
Una storia carina, per le amanti del romanticismo classico e del “lieto fine” a seguito di dure lotte. Una scrittura scorrevole e non complicata, che mi ricorda i classici Harmony. Ho apprezzato l’accavallarsi della narrazione da parte dei due protagonisti che mi ha permesso di conoscere i pensieri di entrambi ed entrare a fondo nelle dinamiche d’evoluzione del loro rapporto.
Poche le scene di sesso e piuttosto trattenute, l’autrice si è concentrata sulla creazione di un climax seduttivo, riuscendo bene nell’intento. Troviamo nel libro alcuni classici cliché (ex-gelose disposte a tutto pur di intralciare la coppia, faide familiari), ma il modo di raccontare gli avvenimenti ha mantenuto un tono fresco al racconto.
A conclusione posso dire che, a mio avviso, si è trattata di una storia che mi ha fatto piacere leggere, a tratti anche piuttosto coinvolgente, e forse la mia condizione di mamma-spezia ha giocato a favore di questo. La consiglio.

Curcuma

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