Care dame di Harem, con Dimmi che non finirà torna finalmente in Italia, in compagnia delle sue cazzutissime Rock Chick, Kristen Ashley
Titolo: Dimmi che non finirà
Autore: Kristen Ashley
Editore: Newton Compton Editori
Genere: Contemporary romance
La serie Rock Chick
Rock Chick Regret
Rock Chick Revolution
Rock Chick Redux
Stella è la cantante e chitarrista dei Blue Moon Gypsies, ed era anche la ragazza di Mace. Mace però l’ha lasciata, e averlo perso l’ha sconvolta. Una notte Stella riceve l’ennesima telefonata da uno dei membri della sua band di matti. Deve andare (di nuovo) a risolvere dei guai. E così si imbatte in Mace e in un sacco di poliziotti. Potrebbe andare peggio di così? Certo, perché viene raggiunta da un colpo di pistola.
Mace non è molto contento di veder sparare alla sua ex ragazza di fronte a lui. Come se non bastasse un uomo molto cattivo ha lanciato il suo guanto di sfida e ora tutti i Rock Chicks sono in pericolo. Stella non vuole che sia proprio Mace a salvarle la vita, ma non ha scelta. Soprattutto perché Mace non ha chiesto il suo permesso.
All the love gone bad turned my world to black.
Tattooed all I see, all that I am, all that I’ll be… yeah…
I know someday you’ll have a beautiful life, I know you’ll be a star in somebody else’s sky, but why…
Why, why can’t it be, why can’t it be mine.
Carismatico leader dei Blue Moon Gypsies, Stella Gunn, aveva avuto la capacità di intrigarci con la sua presenza e con la sua magnifica voce già nei volumi precedenti.
Rock Chick per antonomasia, Stella è l’anima pulsante della sua band, il collante che unisce un gruppo di scapestrati ragazzi e la madre che, ogni singola volta, tira ognuno di loro fuori dai guai.
Nonostante questo però, questo fardello l’è costato una delle poche persone che realmente amava: Kai Mace Mason.
Conosciamo gli uomini della Nightingale Investigation, vero? Viso da GQ, fisico da Sports Illustrated e un preponderante senso dell’onore… il tutto condito da una dose abbondante di arrogante atteggiamento da Alpha capobranco con una spruzzata di passato tragico che tanto ce li fa tanto amare.
Ebbene sì, l’abbiamo adocchiato, l’abbiamo invocato a gran nome, l’abbiamo bramato e… finalmente Mace è tutto nostro. Yay! E, per inciso, non in una veste qualsiasi, quanto in quella di un romanzo fatto di seconde possibilità che tanto amiamo.
The silence of a falling star
Lights up a purple sky
And as I wonder where you are
I’m so lonesome I could cry
Queste le parole di I’m so lonesome I could cry di Hank Williams che Stella ha dedicato a Mace nel volume precedente e che hanno il sapore di un amore così profondo che, ad un certo punto, non ha più avuto ragion d’essere.
Ora, però, ecco che nel momento del bisogno Mace fa di nuovo capolino con prepotenza nella vita di Stella ma lei, come ogni buona Rock Chick che si rispetti, non ha intenzione di cedere e di permettergli di rientrare nella sua vita per spezzarle, nuovamente, il cuore.
Questa volta però, oltre che tra le strade di Denver, la sfida di Stella sarà quella di mettere da parte il dolore inflittole dalla sua famiglia per poter vedere, davvero, tutto l’orrore e i demoni che gli occhi di Mace nascondono.
Ebbene sì, questi uomini appaiono implacabili e indistruttibili, ma Mace più di tutti ha assaporato la malvagità del mondo e il vero dolore a cui nessuno ha potuto porre rimedio.
«Non posso essere la stella nel tuo cielo quando l’unica stella che è rimasta a brillare nel mio sei tu».
Ho apprezzato moltissimo che, alla fine dei conti, in questo volume, quella che ha più dovuto mettersi in gioco sia stata Stella. Certo, il percorso è stato tutto in salita: lei così persa nella sua sofferenza e nelle complicate vicissitudini della sua band che, per tanto tempo, non le hanno fatto vedere oltre il suo naso.
«Semplicemente continui a prepararti per la prossima battaglia, una battaglia che potrebbe non arrivare mai».
Capirà Stella che il suo passato non è poi così importante se comparato ad una vita intera con l’uomo che, nel profondo, sa di amare? Questo lo lascio scoprire a voi.
«Piccola, spero che tu l’abbia capito che sono pronto a lottare per te, ma anch’io devo sapere che tu lotterai per me. Questa cosa vale per entrambi. E non finirà finché non sarò sicuro che tu non te ne andrai, ma anche che non mi lascerai andare via. Mai più».
Care Dame di Harem, prometto che questa volta non mi lamenterò perché anche questa storia ripercorre le orme delle precedenti; infatti, in Dimmi che non finirà, Kristen Ashley ha inserito con estrema abilità, i PoV delle Rock Chick dando al romanzo una coralità che nei precedenti non era così spiccata. Dopotutto, chi non ama rivedere i propri beniamini nei volumi successivi? Io l’ho ADORATO. L’epilogo, poi? Pagine di dolcezza che mi hanno quasi fatta annegare in un mare di lacrime. Quanto amo i miei bambini!
Mi sentii il cuore in gola. Mi appoggiai a Luke, lui mi abbracciò da dietro e restammo a guardare due persone a cui entrambi volevamo bene.
Erano innamorati, erano guariti, e soprattutto, erano oltraggiosamente felici.
Nell’attesa di Hector – che bramo da infiiiiiiiiniti anni – vi saluto mie Dame, alla prossima,
Vostra Laura Paprika