TitoloEri tu
Autore: Ivy D. Morgan
Genere: Contemporary romance

Sono Riley, il mio fidanzato appartiene a una delle famiglie più ricche e facoltose del Maine e aspettiamo il nostro primo figlio.

Potreste pensare che la mia vita sia perfetta. Lo pensavo anch’io, finché non l’ho sorpreso a fare sesso con un’altra. Sconvolta e umiliata, me ne sono andata abbandonando quel mondo dorato a cui ormai pensavo di appartenere e mi sono ritrovata letteralmente in mezzo a una strada.
Il mio cammino si è incrociato con quello di Paris, che mi ha accolta in casa sua come fossi una sorella.
Tempo dopo ho incontrato suo fratello, Brooklin, ironico e scanzonato musicista di una band conosciuta in tutta l’America. E io l’ho accolto con una mazza da baseball.

ROMANZO CONCLUSIVO

RECENSIONE

Quello che sembrava essere per Riley il realizzarsi di un sogno, diventa invece il suo peggiore incubo. Ritrovarsi sola, con un figlio in arrivo e senza nemmeno un soldo in tasca, è una condizione che getterebbe qualsiasi persona nello sconforto. Tutti, ma non Riley… Forse è il fato che per una volta ha deciso di venirle incontro, e la fa incappare in una generosa sconosciuta: Paris. Quest’ultima, propone alla disperata ragazza-madre di stabilirsi da lei, almeno fino a quando le cose non prenderanno una piega meno disastrosa. È l’inizio di un rapporto profondo di amicizia e di simbiosi, che porta le due ragazze a vivere una ritrovata quotidianità e serenità. Per una volta, la fortuna di Riley sembra girare per il giusto verso. A sconvolgere questo equilibrio, è il ritorno a sorpresa del fratello di Paris, Brooklin. Lo scanzonato musicista possiede lo stesso buon cuore della sorella, anche se all’inizio, la convivenza a tre, si rivelerà tutt’altro che semplice. A poco a poco, però, Riley e Brooklin, andranno a fondo nei loro cuori, e scopriranno di avere un’intesa particolare. La condizione della ragazza, però, incinta di un altro uomo, non rende le cose facili.

Quello che provo non avrà mai voce, non saprà mai delle due piccole parole che i suoi baci hanno imprigionato.

Nonostante le numerose differenze, le difficoltà e le incomprensioni, la coppia non riesce a reprimere il sentimento e la passione. Brooklin è seriamente legato a Riley e anche al bambino che sta per nascere. Ma il passato è dietro l’angolo, pronto a distruggere l’oasi felice che i due ragazzi si sono creati intorno. Il padre biologico del bambino si rifà vivo, e pretende di esercitare i suoi diritti sulla creatura e su Riley. Soggiogata mentalmente e moralmente, la ragazza finisce per mettere le necessità del figlio al primo posto, cedendo alle illusioni dell’ex, che le prospetta la migliore delle condizioni di vita per il nascituro.

«Resta». Una sola parola, una preghiera che ne racchiude altre mille.

È a questo punto della storia che comprendiamo realmente che i soldi non garantiscono la felicità. Riley agisce da buona madre, credendo di agire per il bene di suo figlio, sacrificando, però, in questo modo, la sua felicità e quella di Brooklin. Questi, rimane sempre un passo indietro rispetto al bambino, accettando, per amore, di rinunciare alla donna che ama e a suo figlio, un figlio che lui stesso ha imparato ad amare più dello stesso padre biologico. Nonostante la scelta fatta da Riley, tutte le persone che erano entrate a far parte della sua nuova non la allontanano, ma, anzi, le restano amici, pronti a intervenire in caso di bisogno. E quel momento arriva, perché finalmente la ragazza apre gli occhi, e comprende che l’amore ha la priorità su tutto, e non va mai sacrificato.

“Hai barattato l’amore di un padre per i soldi di un altro”

Un romanzo scritto molto bene, in maniera fluida e pertinente. Particolare anche il tema centrale affrontato, che ci permette di riflettere su alcuni aspetti profondi. Mi è molto piaciuto il modo in cui è stato trattato l’argomento della paternità; la profondità con cui viene descritta la crescita interiore di Brooklin. L’autrice ci fa capire che “padre” non è una figura legata ad un fattore biologico. “Padre” è amore e impegno, disponibilità al donarsi e al farsi carico dell’amore di una persona, che si estende alla creatura che ha messo al mondo. Generosità e altruismo sono altri punti focali di questo libro. Il sentimento dell’amicizia e del fare comunità, l’essere uniti per superare ogni ostacolo. Molto profondo è anche il messaggio di rinuncia, che caratteristica proprio l’essere madre. Una madre si sacrifica per il figlio, il sacrificio è l’espressione dell’essere madre. Ma una madre può anche sbagliare, perché tutte non madri siamo imperfette. Pretendiamo il meglio per i nostri figli, ma questo non sempre si traduce col benessere economico. Un figlio ha, prima di tutto, bisogno di affetto e presenza… e della felicità dei propri genitori.

Curcuma