“Io non sono umano, e non lo sarò mai, ho degli istinti da controllare e non so se riuscirò sempre a farlo.”

Titolo:Gavriil
Autrice:Claudia Melandri
Self Publishing
Data pubblicazione:9 dicembre 2019
Genere:Urban Fantasy
Serie:The Gargoyle Chronicles #2
Serie:
1)Dariin
2)Gavriil
SINOSSI

“Quando il vero amore bussa alla tua porta, 

non puoi lasciarlo fuori a morire di freddo”.

Lui è Simon Deveron per gli umani / Gavriil – Secondo Condottiero – per la stirpe dei Gargoyles. Ha un unico desiderio: tornare nella sua terra natia e combattere gli invasori per riprendersi il posto che gli spetta di diritto. Fiero e orgoglioso di essere quello che è: un guerriero audace, valoroso, dotato di una forza capace di radere al suolo un’intera città se provocato. Detesta il mondo intero e ogni uomo o donna con le sue infinite debolezze e incoerenze. È sempre in rotta di collisione anche con il fratello Dariin e l’amico Belial, che a suo avviso ormai, hanno attinto dagli umani fin troppe similitudini. Ma le cose sembrano andare in un’altra direzione per il guerriero, un paio di occhi smeraldini, a sorpresa, faranno vacillare le sue certezze: occhi appartenenti all’umana Diana Morèl. Sarà proprio lei a fare breccia nel cuore di Gavriil? E lui riuscirà ad avere questa donna forte e coraggiosa però, già impegnata sentimentalmente?

RECENSIONE

Care dame, il libro di cui vi parlo oggi è Gavriil, secondo volume della serie fantasy: The Gargoyle Chronicles di Claudia Melandri.
Gavriil, secondo condottiero della stirpe dei gargoyle, dopo essere fuggito insieme al fratello maggiore e a un amico fraterno dal massacro della loro razza per mano di traditori che si sono uniti a degli umani, non si rassegna a  fingere di essere l’umano Simon Deveron. Il suo unico desiderio è tornare nel suo territorio e riprendere il posto che gli spetta, a fianco del fratello Dariin, primo condottiero della loro specie, una stirpe di guerrieri fieri e indomabili.
“Voglio tornare a casa.
-È questa la nostra casa, l’altra non esiste più. Rassegnati.
-Mai! Detesto gli umani e odio questo posto. Dobbiamo tornare indietro, ne abbiamo salvati molti dalla rappresaglia. Basterà scoprire dove si nascondono, unirci a loro e tentare di conquistare la città di Pietra.”
È sempre in rotta di collisione, sia con l’amato fratello, che con l’amico di sempre Belial, colpevoli a suo dire di essersi abituati alla vita comoda degli umani. Finché al suo orizzonte appare la fiera e indomabile Diana Morel. A questo punto le cose cambiano in fretta per il gargoyle. La ragazza scopre presto la natura del guerriero.
“Puoi chiamarmi Gavriil quando sono nella mia  natura di gargoyle, Simon nella forma umana. Ti ci abituerai presto, è un modo per proteggere la nostra identità.”
Diana è molto combattuta e anche spaventata. Da una parte c’è Simon, un uomo affascinante, dolce e divertente. Dall’altra la “bestia” Gavriil, munito di zanne e maestose ali nere.
“Sorrise ancora, sentendosi una sciocca con i vari tentativi di apparire più carina, non si era mai sentita tale, la sua ostentata sicurezza non era altro che una maschera, utilizzata spesso per celare il fatto che con il proprio corpo non avesse un buon rapporto.”
Di colpo Simon decide che gli umani in fondo non sono tanto male, almeno, alcuni membri di quella razza che prima detestava.
“Gli occhi del demone alato accarezzavano la donna, beandosi di ogni minimo dettaglio di quel corpo armonioso. Simon aveva sempre avuto un eccezionale autocontrollo con le femmine ma da qualche minuto faticava a mantenerlo. Quella creatura dalla pelle di latte, leggermente rosea all’altezza delle guance, lo guardava con una dolcezza infinita.”
È consapevole di spaventare la ragazza, ma cerca in tutti i modi di farle capire che da lui non ha niente da temere.
“Non mi sono mai piaciuti gli umani come persone, questo lo ammetto, sanno essere sleali, opportunisti, sadici, ma alla fine non sono così diversi da noi. Il silenzio di Diana lo mise a disagio, specie perché lei non lo guardava negli occhi.” 
Presto il passato ritorna a bussare alla porta dei guerrieri di “pietra”, e la loro pace, appena ritrovata rischia di finire in fumo.
Per chi come me legge abitualmente fantasy, sa che di solito i protagonisti spaziano tra: angeli, vampiri, demoni e licantropi. I gargoyle sono una figura mitologica che pochi scelgono, soprattutto come personaggi principali. Tutti avremo visto almeno una volta, in foto o in qualche film, appollaiate su qualche palazzo queste figure di pietra. Bruttissime tra l’altro, con zanne e ali nere. Certo nel romanzo della  Melandri possono assumere un aspetto umano, (e che aspetto!) si confondono benissimo tra le persone normali, anche se queste ultime, inconsciamente li tengono lontani sentendone la potenza. Avevo già iniziato ad amare Simon/Gavriil nel primo volume, la sua intolleranza verso gli umani, mitigata dal bisogno di aiutare il fratello, ferito durante la disfatta della loro specie. Un uomo divertente, affettuosamente burbero. Un uomo/bestia che trattiene i suoi impulsi più profondi. Lo stile semplice, accurato ed elegante dell’autrice, fa entrare il lettore nella vicenda, e lo fa innamorare dei protagonisti con i loro pregi e difetti, gli fa provare  sentimenti di amore, coraggio e sensi di colpa. La trama scorre veloce e adrenalitica. C’è il giusto mix tra dialoghi e introspezione dei personaggi. Leggendo un racconto di questa autrice non ti limiti a un genere, cioè non ti fermi al fantasy, ma ti ritrovi in una storia d’amore che si tinge di giallo. C’è sempre un mistero da scoprire, e lei semina briciole come pollicino. Unica pecca a mio avviso, è l’attesa tra un  romanzo e l’altro, ma so che è giusto se si vuole avere un romanzo curato. Aspetto con impazienza il terzo volume, perché dalle  “briciole” che ha seminato, la storia del dolce Belial/Elliot sarà molto interessante. Se anche non amate i fantasy, è sempre una bella lettura che vi consiglio. Contiene spoiler di Dariin, leggere responsabilmente, lol.
Alla prossima
Maria
STORIA