Meritava spazio, attenzione e cura, questa storia.

Meritavano il ricordo e l’approfondimento, la riflessione e la gratitudine questi personaggi.

Meritavamo di ritrovarli, di (ri)consocerli e di capirli in modo ancor più approfondito.

Ci sono mancati Sean e Ivy.

Ancora, a distanza di tempo, qualcosa di speciale ci lega a loro. Come una vecchia coppia di amici, inconfondibile, per cui abbiamo fatto il tifo in modo appassionato e sincero, due creature speciali, che ci hanno sorpreso in un sorriso e in un’emozione nuova.

Un po’ come un grande amore, che non si dimentica mai. La loro storia è stata un colpo di fulmine, ci ha stregato un po’ di tempo fa perché travolgente, originale, graffiante, sensuale e divertente.

Come una infatuazione è stata la cotta tremenda, la sbandata che stordisce e lascia sopraffatti. E ora?

E ora questo romanzo si trasforma in un amore consapevole, maturo. Chi ha apprezzato Ghiaccio bollente ora imparerà ad amarlo ancor più, perché potrà cogliere le sfumature dei personaggi, riuscirà ad individuare i nodi emotivi, apprezzerà l’armonia e la sequenzialità della trama e soprattutto il potere delle emozioni. Vero e unico motore di una storia, la benzina e l’innesco.

Ghiaccio bollente è qui anche e soprattutto per chi non conosce la storia di Sean e Ivy, perché si presenta come una storia speciale, una storia di emozioni, appunto. A rendere travolgente la storia sarà la chimica esplosiva tra i protagonisti, due reagenti che sono due forze della natura, elementi altamente instabili, catturati dall’autrice in un momento di forte criticità, messi sotto pressione in condizioni e in un ambiente estremo, per innescare una reazione violenta. Esplodono, ossimori e opposti, perché il desiderio farà da catalizzatore nella loro attrazione esplosiva e il lettore, inevitabilmente, sarà travolto da questo processo umanissimo che – non me ne voglia Sean – è la magia più grande dell’universo. Amore. 

Sì, Sean, Amore. C’è fisica, chimica, ma è una legge superiore.

Non si tratta solo di una nuova veste, di una rielaborazione. 

È un omaggio e un atto dovuto, è una celebrazione di una storia speciale, in cui immagini e parole, fragilità e sensi, sono chiamati a raccontare un amore speciale e unico, in cui ognuno di noi può perdersi. Tutto si ridesta e si acutizza manifestandosi nella piena potenza. Non per eccesso ma per compiutezza.   

Sean e Ivy si sono fatti belli per voi. 

Sono pronti a svelarci il segreto del loro amore totalizzante, folle, di contraddittorietà destinate a una entità sola e nuova.

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  • 17 febbraio 2020

Sean Clark è il sogno di ogni donna: bello come un dio, geniale dirigente di una delle più importanti aziende di ingegneria biomedica americana, potente e spietato quanto basta.
Quando Ivy si presenta nel suo ufficio per un colloquio, tra loro è subito chimica pura.
E se da un lato Ivy vede in lui solo i difetti, dall’altro non riesce a reprimere l’attrazione che avverte. Anche Sean prova a resistere a quella ragazza, a dimenticarla, a sostituirla, ma Ivy, inconsapevole della propria bellezza, orgogliosa, ferita da dolori segreti, è seduzione per i suoi occhi, troppo diversa da tutto ciò che ha avuto fino a quel momento.
E quando entrambi abbassano le difese e si lasciano andare, scoprono di essere molto più vicini di quanto immaginassero. Perché la sofferenza che avvolge i loro cuori non riesce a spegnere la passione che brucia i loro corpi.

Un romanzo intenso e sensuale, una storia d’amore ardente come il fuoco e indissolubile come il ghiaccio del Polo.

 

«La vita di Sean è come un ottovolante, Ivy. Un sali e scendi continuo pieno di vortici e avvitamenti.» Il suo tono si fa via via più cupo mentre mi parla. «A te consentirà di scendere per riprendere fiato, ma lui non scende mai, lui non ha tregua … Come un dannato…Il mondo di Sean è come quello degli artisti. Cambia ogni giorno»non posso dire di conoscere il suo mondo. Credo che a volte non lo conosca neppure lui. Credo che ne abbia molta paura» conclude. «Forse è per questo che preferisce il laboratorio. Le cose vanno dove vuole lui lì dentro.»

Sono pagine di eccitazione pura, di emozioni e sorrisi, di euforia e tenerezza. Lasciatevi catturare da una storia che vi toccherà  il cuore, vi accenderà  i sensi e tornare le farfalle nello stomaco.

Gioca con gli ossimori l’autrice, con i contrasti caratteriali, con i paradossi dell’esistenza, con lo Yin e lo Yang, con chi viene da Marte e chi da Venere. Tutte dinamiche che danno un ritmo a questa storia speciale e un fascino particolare, per le dinamiche perfettamente riassorbite nell’armonia del suo modo di narrare, fresco e intenso, carnale e cerebrale, sexy e ironico.

A cominciare da un protagonista da brivido caldo, finalmente e indiscutibilmente originale.

Sean è un ingegnere biomedico che aggredisce la vita come un barbaro intellettuale, rifugiandosi nella scienza per cercare la logica rassicurante del causa – effetto.

Rotola, annoiato ma determinato a piegare il domani al suo volere, tra lenzuola stropicciate da corpi disponibili -distrazione senza impegno- dopo che la furia cieca dell’ignoranza gli ha strappato gli affetti più cari. Lavora entusiasta a progetti di ricerca dai risvolti etici nobili, tra intelligenze artificiali ed equazioni -studio senza sosta- concentrato con devozione sulla missione di restituire umanità  alle vittime degli orrori della guerra.

Non c’è spazio per i cambiamenti, non deve esserci. Finché il destino non scompagina le pagine della sua vita così perfettamente programmata, con una folata che ha

…odore di buono, di pulito, una ventata di aria fresca in mezzo a una marea di griffe in bottiglia.

La cifra stilistica dell’autrice resta sempre quella ironia graffiante che scorre sotterranea tra le pagine, garantendo vivacità  all’intreccio. Così sono i Tre Porcellini, gli irresistibili amici e compagni d’avventura nel quotidiano, a costringere Ivy, la protagonista, ad un colloquio di lavoro con Sean Clark. A cogliere l’occasione professionale stimolante, a trasferirsi da lui sulla Gold Coast e, soprattutto, a lavorare senza sosta, senza la possibilità  di pensare.

Una fuga dal dolore, quando ancora è impossibile convivere con la solitudine e l’abbandono. Ivy è in un letargo emotivo, in un inverno sentimentale, immobile come un vaso stracolmo di dolore che è fuoriuscito un’ altra volta inondandomi l’anima, fermandomi il cuore.

 Una principessa di ghiaccio, che sopravvive al lutto.

L’ombra della morte si è distesa grave su entrambe le esistenze dei protagonisti, due anime impetuose, due menti vivaci. Eppure intorpidite dal gelo della solitudine. Due spiriti affini, anche se opposti, che si ritrovano in un incontro elettrizzante

Due, tre millesimi di secondo … mi è bastato il tempo di un battito di ciglia per essere bruciata viva dalle fiamme che vi ho intravisto. È uno sguardo predatorio, vorace, animalesco, che mi ha mozzato il fiato prima di tornare a concentrarsi sullo schermo del tablet.
Dolore, angoscia, rabbia. Sentimenti che gli occhi multicolore di Miss Cooper contengono in abbondanza, talmente vividi da crearmi disagio.
Non voglio avere la conferma della sua anima spezzata, perché sarebbe una cosa troppo grande da avere in comune con lei.

Il genio-teppista-preistorico non resiste all’enigma Ivy, alla miscela di dolore, rabbia e disapprovazione, alla formula esplosiva di sarcasmo pungente e tenerezza disarmante, trattenuti da fiera compostezza. Un incendio di passioni, in letargo sotto un pack di angoscia.

Sean non è un bad boy, è un uomo. Magnetismo puro. Genio e sregolatezza, un vulcano dormiente. La forza incontenibile della sua intelligenza accresce la sensualità  innata, dandogli riflessi fortemente “maschi”.

Accanto ad un protagonista così forte, troviamo una degna interlocutrice in Ivy, fiera e sensibile, pungente e premurosa, graffiante e ferita, affascinante per il suo mondo emotivo che si agita impetuoso non appena incontra gli occhi grigi di Sean.

«Pronta per cominciare a farmi da baby-sitter?» mi canzona lasciando il suo sguardo grigio assolutamente imperturbabile.

«Certo, Mr. Clark» rispondo subito, rimanendo incollata ai suoi occhi torbidi.

C’è una corrente sotterranea fortissima tra i due, un’attrazione potente, dalla sensualità primitiva e istintiva. In modo conflittuale mente e carne, logica e pelle, combattono il sorprendente senso di appartenenza l’uno all’altro. Come due avversari si misurano e si fiutano, poi si sfiorano e fanno scintille…

L’aggressività  è desiderio latente, la tensione sessuale cresce incoraggiata proprio dal gioco di provocazioni e di fantasie. Dialoghi godibilissimi e frecciatine brillanti alimentano la tensione erotica

I suoi occhi frugano nei miei, che sono fissi, senza ritegno, nei suoi: pozze d’ argento vivo che irradiano desiderio. Mi ipnotizzano come lingue di fuoco che danzano.

«Lo sai che nessuno al mondo ha gli occhi come i tuoi?» mi dice serafico….«Inutile controbattere un genio teppista» lo prendo in giro, per poi bloccarmi all’ istante.

Penso di essere cianotica per la figuraccia che ho appena fatto: confessare al proprio capo, peraltro stacanovista pazzoide, il nomignolo che gli ho dato io, non deve essere nella lista delle buone cose da fare. 

Spunta subito il suo sorriso sghembo, la fossetta sulla guancia fa capolino mandandomi il cervello in tilt definitivamente.

Erotismo puro, l’ironia e la vivacità  intellettuale dei protagonisti garantiscono eleganza e fascino a pagine molto calde. La protagonista è “femmina” ma resta una donna disarmante nella sua semplicità , irritante nella sua schiettezza, inconsapevole del suo sex appeal, intrigante per la sua intelligenza.

«In pratica sei una rottura di coglioni complicata»

Il protagonista -FA-VO-LO-SO- “maschio” ma un uomo vero. Sexy in modo disarmante, destabilizzante ed energia pura, anche se un “genio mestruato” -per usare la felice espressione coniata da Ivy durante una chiacchierata complice con Ginger, la segretaria personale in congedo, mentre maltrattano senza pietà  il loro capo lunatico.

Sean ha intravisto il fuoco dietro il “lastrone di ghiaccio” di Ivy, è inevitabilmente attratto da quel calore umano e, complice il periodo delle festività  -dolce e amaro perché è il momento dell’amore e della condivisione- le distanze si accorciano

«Smetti subito di pensare. Solo tu e io, solo oggi» mi ordina dolcemente una voce arrochita dal sonno nel mio orecchio.

Perdersi l’uno nell’altro per ritrovare se stessi, per lenire il dolore, mentre gli artigli del dolore affondano sul cuore

Con lei ho rotto i miei argini. Il ricordo di quel giorno mi ossessiona. Le mani mi bruciano alla sola idea del suo corpo contro il mio. Il mio cuore perde un battito al pensiero della passione, dell’unione perfetta che siamo stati insieme.

Come si può imparare a controllare un’emozione così forte? Ci si può arrendere ad un sentimento che consuma così rapidamente, in modo così incontrollabile?

«Sei fuori di testa.» Fremente, corro fuori dal suo mondo, lontano da quel calore che potrebbe provocare il mio disgelo ma devastarmi definitivamente l’anima e farmi bruciare con lui all’inferno. Di questo sono perfettamente consapevole, perché lui brucia da dentro.

Perché è tortura e passione, resa e vittoria. E piacere puro.

«Gelo» lo sento mormorare.

«Inferno»

La nuova forma narrativa ha dato all’intreccio maggiore respiro, rischiarando alcune zone d’ombra, dipanando grovigli emotivi, svolgendo pieghe nascoste degli animi dei protagonisti, senza pregiudicare la dinamicità dello svolgersi degli eventi, garantita dall’incalzarsi delle vicende con ritmo sempre sostenuto. La caratterizzazione dei personaggi non si limita a poche battute, per chiaroscuri netti, forzando tratti caratteriali o tipizzando in modo eccessivo, diventa piuttosto personalizzazione: i tratti estremamente accattivanti dei due protagonisti portano all’empatia perché Sean e Ivy si animano come figure a tutto tondo, acquisendo particolari, dettagli, sfumature e gradazioni.

Si aggiunge il modo felice di intrecciare gli eventi con i tempi convulsi propri della quotidianità ma anche i colpi di scena che lasciano sognare. Sempre in modo sorvegliatissimo, senza strafare, senza eccedere.

Eccellente la caratterizzazione di Sean ed Ivy che si offrono subito con tratti spiccati, decisamente incisivi, così da catturare subito l’attenzione del lettore. L’autrice spinge al massimo le potenzialità  di due figure dalla personalità  forte, giocando con l’eccentricità  del protagonista maschile e il sarcasmo della protagonista femminile, tratteggiando le loro personalità  in modo marcato ma senza caricare eccessivamente gli spigoli caratteriali, lasciandoli liberamente cozzare per fare scintille e creare una formula magica, una chimica fantastica, l’alchimia del desiderio.

Il genio teppista mestruato e Miss Vetriolo non sono “macchiette”, non sono astrazioni, sono un uomo e una donna che conoscono il dolore, sono due guerrieri dalle armature incrinate, due anime ferite.

Anche l’entourage dei secondari non è accessorio ma funzionale e piacevole, tanto che riporta la dimensione del quotidiano e il background (scongiurando l’info dumping in modo elegante). Swanna Ginger, la saggia versione dolcissima di una Miss Money Penny; i Tre Porcellini, straordinari nella complicità degli affetti e del sano “cazzeggio”-concedetemelo- lo spirito goliardico e la confidenza, che lasciano trasparire, ricordano i momenti più belli e autentici che abbiamo la fortuna di condividere solo con alcuni amici- l’intrigante Sebastian e Meg… sono personaggi che popolano la realtà dei protagonisti e danno ulteriore credibilità  alle loro figure. Personaggi che non dimenticheremo.

Ci fanno scorgere la desolazione della solitudine e la disperata ricerca di un rifugio, tra braccia salde, dove possiamo far pace con noi stessi. Perché se il desiderio si fa bisogno, l’amore è indulgenza e comprensione: appartenenza.

A ogni centimetro mi fa sua.

A ogni centimetro mi sento più sua.

Ogni centimetro è ghiaccio bollente.

Mi travolge.

Perché possiamo cercare mille risposte, incessantemente, ma solo quando rimaniamo senza parole capiamo qualcosa…

Saffron

 

PS: meritava una cover più glam, più speciale…