Nessuno è soltanto quello che sembra. Nessuno ha una sola chiave di lettura. Io ne avevo molteplici,…
Titolo: Kaelan
Autrice: Cinzia La Commare
Genere: Erotico
Prezzo e-book: € 0,99
Prezzo cartaceo: € 9,99
Trama:
Kaelan Baker è uno tra i più acclamati chirurghi di New York. Un medico dall’indole glaciale che si nasconde dietro a una vita schematica e trova sicurezza nelle abitudini. Eppure, tolto il camice lui cambia nome e diventa un altro. Un uomo perverso e lussurioso, che consuma le sue voglie tra le ombre delle notti newyorkesi.
Kaelan è tutte le maschere che si mette addosso, per questo non ha legami e non è amore ciò che cerca dalle donne. Lui vuole il controllo su tutto, sempre. Non ha mai rischiato di perdere la testa per nessuna, almeno fino a quando nella sua vita non arriva Hannah: audace, seducente, tenace, bellissima e… troppo giovane.
Ma chi può essere Kaelan con lei?
******ATTENZIONE, LA RECENSIONE PUÓ CONTENERE QUALCHE SPOILER******
RECENSIONE
Care Dame, oggi vi parlo di Kaelan, erotic romance di Cinzia La Commare.
Devo dire che la lettura di questo romanzo ha suscitato in me molteplici sensazioni a cui è seguita una combattuta riflessione per cercare di dipanare il groviglio di pensieri, molto contraddittori, che sono seguiti alla chiusura del Kindle.
Kaelan, 40 anni, è uno stimato chirurgo plastico, conosciuto e ricercato per le sue abilità e per la sua professionalità. Di giorno conduce una vita irreprensibile fatta di lavoro e ancora lavoro, e solo occasionalmente si reca in visita agli anziani genitori per i rituali pranzi festivi.
Per tutti, o quasi tutti, io ero e dovevo essere soltanto Kaelan Baker. Uno tra i migliori chirurghi estetici dello Stato di New York.
Ma è di notte che il vero Kaelan si palesa, diventando Kae. Una volta smessi i rispettabili panni diurni, Kaelan veste il suo alter ego, il vero se stesso.
….ero un uomo con intinti inconsueti, e di contro avevo bisogno di coltivare abitudini per non rischiare di perdere l’equilibrio che mi ero costruito.
Kae è un uomo dagli oscuri desideri, brama infliggere dolore, dominare, possedere e usare il corpo femminile per il suo piacere in modo molto peculiare. La sua soddisfazione sessuale dipende unicamente dal mettere in pratica queste sue fantasie e, per questo, quasi ogni notte si reca in un night dove sa di poter trovare donne uguali a lui, con gli stessi suoi desideri, alla ricerca di questo piacere perverso, certo di poter soddisfare questa sua insaziabile smania di controllo e di potere.
Una volta scelta l’amante di una sera intrattiene con lei una interazione molto distaccata, gode nel vederla docile e sottomessa, pronta a eseguire ogni suo ordine nel silenzio più assoluto, col divieto di emettere alcun suono.
….nessuna delle donne con cui passavo la notte sapeva come mi chiamavo o che ruolo occupavo nella società. Di notte, tra le lenzuola o ai piedi del letto a dare ordini, il dottor Kaelan Baker diventava semplicemente Kae.
…la mia voce non tradì alcuna emozione. Ero sempre così freddo in camera da letto… assecondavo gli istinti, ma lo facevo pianificando ogni mossa; raggiungere il piacere per me, significava mettere in pratica ogni volta un piano nuovo e ben calcolato perché volgesse soltanto in mio favore. Non mi importava delle esigenze degli altri – non volevo che godessero e se proprio dovevano farlo gradivo che avvenisse nel più completo silenzio –
Fino ad ora è riuscito a separare, a non far entrare in collisione le sue due vite, le sue due personalità. Ha costruito una vita rispettabile fatta di successi, scolastici prima e lavorativi dopo, che hanno avuto un ruolo determinante nell’avvalorare, agli occhi di chi lo ama e di chi lo circonda, la sua facciata di figlio devoto e indefesso lavoratore degno di orgoglio.
Una facciata che comincerà a creparsi nel momento in cui una “ragazzina” deciderà che il bel dottore Kaelan Baker deve essere suo.
Occhi grandi, ciglia lunghe e folte e la bocca di una deliziosa forma a cuore le davano l’aspetto di un angelo, eppure ero certo che dietro a quella facciata si celava un’abile incantatrice di uomini deboli.
La desideravo? Cazzo, sì! Non ne avevo posseduto una così bella, così piena, così perfetta in ogni curva e in ogni angolo.
Hannah ha solo 21 anni e la determinazione che solo quell’età può dare. Cameriera nel bar prospiciente l’ospedale in cui lavora Kaelan e dove lui si reca tutte le mattine, lo sceglie, lo punta e farà di tutto per farsi notare, per attirare la sua attenzione. È infatuata, attratta da questo bell’uomo carismatico, serio e glaciale. Si farà sorda agli avvertimenti scontrosi che lui continua a lanciarle.
Kaelan cercherà di opporsi all’intraprendenza di Hannah, nonostante la forte attrazione che prova per la bellissima, sinuosa e provocante ragazza, ma nulla può nel momento in cui lei gli si offre spudoratamente.
“Smettila di provocarmi”, mormorai poggiandole la bocca schiusa sul collo.
“E tu smettila di resistermi, Baker”.
“L’ho appena fatto”, le sussurrai all’orecchio.
Lei si stava offrendo a me completamente. Lei mi voleva. Non riuscivo a pensare a nient’altro,…..
Kaelan sa che è sbagliato, sa che Hannah è troppo giovane, sa che lei non potrebbe mai capire le sue voglie, i suoi bisogni, le sue pulsioni, sa che per averla deve mantenere ben salda la maschera, sa che deve mentire a lei, ma principalmente a sé stesso, e sa, fin dall’inizio, che Hannah sarà la sua rovina.
…io dovevo togliermi dalla vista il viso di quella ragazzina. Non faceva altro che tentarmi, mi eccitava e mi rendeva irrequieto come non mi era mai capitato.
….non le avrei permesso di arrivarmi così tanto vicina; per quanto lo desiderassi, non sarebbe mai accaduto nulla di simile tra di noi.
La volevo con assoluta fermezza, volevo possederla come non avevo mai voluto nessuna, ma non potevo farlo. Non dovevo.
Hannah si insinua prepotentemente nella sua vita, desidera Kaelan, lo vuole, lo brama e farà di tutto per farsi desiderare, per cercare di entrare nella sua vita, per cercare di conoscerlo finendo per innamorarsene, come solo una ragazza ventenne può fare, ammaliata e intrigata dall’uomo più maturo e carismatico.
Kaelan resterà invischiato in questa fitta rete che lo ha circuito e intrigato e deciderà di assecondare questa strana e inspiegabile attrazione per Hannah, questa voglia spasmodica di averla per sé, di possederla anche se non alle sue condizioni.
“Stai giocando con la persona sbagliata”, mormorai inalando il suo espiro.
“perché non la fai finita con queste stronzate e non ti rendi quello che vuoi?”, chiese con impazienza dimenandosi sul mio bacino. “lo so che mi vuoi, lo sento”.
Per questo continuerà a mantenere i suoi segreti, ad indossare la maschera cercando in tutti i modi di tenere separate le sue due vite, le sue due personalità con i tipici atteggiamenti del maniaco del controllo, cercando di prendere da Hannah quello che brama senza dare nulla in cambio, niente di se stesso.
…sapevo che con lei non potevo essere Kae. Non potevo procurarle dolore per il mio piacere, e non potevo smascherarmi perché sarebbe stato troppo rischioso.
Kaelan non si è mai innamorato, non sa cosa significhi la parola amore. Non ha mai avuto una relazione perché i suoi due mondi, le sue due personalità non dovevano assolutamente venire in contatto. Le donne- giocattolo della notte- sono entrate e uscite dalla sua vita senza sapere nulla di lui, e tutto ciò per preservare il suo alter ego di uomo rispettabile, la sua carriera, il suo lavoro. Tutto ciò che ai suoi occhi verrebbe incontrovertibilmente compromesso se la sua doppia vita divenisse di dominio pubblico.
Chi conosce Kaelan non verrà mai in contatto con Kae.
Non potevo rischiare di certo che il mio nome si macchiasse di chissà quale disonore,….
….mi ero ritrovato a dover gestire due personalità diametralmente opposte.
Hannah conoscerà Kaelan, lo stimato dottore, ma avrà la capacità di portare a galla l’altra parte: Kae.
Perché se Kaelan fa di tutto per allontanarla, per non farla entrare nella sua vita, per preservare i suoi segreti, Kae la desidera, la vuole possedere alla sua maniera, in modo crudo, sporco e doloroso.
Io volevo entrarle dentro, possederla, sentirla invocare il mio nome mentre anelava al mio tocco. Lo voleva Kae, e lo voleva anche il Dottor Baker.
Quella sera lei doveva essere mia, perché nessun’altra sarebbe riuscita a togliermela dalla testa se non l’avessi avuta.
Ed ecco che Kaelan e Kae è come se venissero a patti, una tregua che non durerà per molto, che porterà inevitabilmente al disastro. Perché ciò che si manteneva in vita grazie a fragili equilibri esploderà sotto il peso di tutti quei sentimenti nuovi che investiranno Kaelan: gelosia, sospetto, paranoia, lussuria repressa, paura e terrore di perdere tutto……Hannah e reputazione.
Una serie infinita di litigi e recriminazioni, di sospetti e sotterfugi, di pretese e negazioni che li porteranno sempre e solo a placarli con il sesso. Solo in quel momento la mente si spegne.
“Devi andartene, Hannah. Sono in ritardo”, la scacciai. Dandole di sicuro l’impressione di averla soltanto usata,…..
“Non sto cercando una relazione fissa”, specificai, quasi volessi ricordarlo a me stesso più che dirlo a lei. “E tu sei solo una ragazzina con gli ormoni impazziti che non fa altro che buttarmisi addosso. Non ci sarà mai nulla di diverso tra me e te, perciò, se vuoi fiori e cene romantiche e altre cazzate di questo tipo, ti consiglio di cercare altrove”. Lei afferrò la maniglia e mi guardò oltraggiata. “Vai a farti fottere, Kaelan!”.
Scene erotiche molto calde e diversificate a seconda se il protagonista delle stesse sia Kaelan o Kae. Kae non retrocede mai di un passo, deve placare e saziare la sua libido, deve continuare ad esistere. Kaelan si crogiola nella convinzione che il sesso dolce e romantico che gli chiede Hannah possa bastargli.
Ciò scatenerà tutta una serie di eventi che lo investiranno con la forza di un tsunami, che lo destabilizzeranno, che scuoteranno fin nelle fondamenta la sua vita. Quella vita che fino ad ora era riuscito a gestire in maniera ossessiva, con meticolosità e determinazione, sicuro che nulla potesse scalfirla.
Ci riuscirà Hannah?
Questa è la domanda che mi ha accompagnata per tutta la lettura di questo romanzo, una domanda che mi ha tormentato, oserei dire.
Kaelan-Kae è un uomo complesso, che ha richiesto tutta la mia attenzione, considerando anche il fatto che l’autrice ha deliberatamente voluto dare voce solo a lui. È Kaelan che ci narra gli eventi, che cerca di farci entrare nella sua testa, che prova a spiegarci come è fatto e cosa prova, che tenta di farci arrivare le sensazioni e i tormenti di Hannah.
Per quanto lui provi ripetutamente a descrivere le sue sensazioni, i suoi tormenti, il suo egoismo non riesce ad andare in profondità. Kaelan non analizza mai sé stesso, afferma e riafferma sempre e solo il suo modo di essere, lo pone al di sopra di tutto. Lui vuole tutto: il suo ruolo rispettabile da medico, vuole la sua vita sessuale trasgressiva, vuole Hannah, ma non si impegna con lei non volendo legami, la vuole possedere, ma non da nulla di sé.
L’egoismo esacerbato che rivela questo personaggio, unito alla sua debolezza e insicurezza non me lo ha fatto amare. Kaelan è un uomo debole, incapace di scegliere. Fortemente condizionato dal pensiero altrui, ha paura di essere giudicato e di perdere quell’aura di rispettabilità e normalità che si è creato attorno.
Tutta la sua vita ruota attorno a questa dicotomia che lo ha reso un uomo egocentrico ed egoista, incapace di amare, incapace di essere coraggioso e svelarsi almeno alla sua compagna per quello che realmente è.
Hannah per contro, nonostante la sua immaturità, è una ragazza che sa, o almeno crede di sapere, quello che vuole. È determinata, insistente fino allo stremo e sono queste le caratteristiche che fanno capitolare Kaelan. Ma sarà proprio la testardaggine di Hannah nel voler conoscere Kaelan realmente, nel voler entrare di fatto nella sua vita, nel volere da lui lo stesso amore che lei prova, che incrinerà questa parvenza di rapporto che si era instaurato tra i due.
Hannah giocherà, nella sua ingenuità, tutte le carte a sua disposizione: dall’insistenza alla gelosia, ma ciò che otterrà non è certo ciò che si era aspettata.
Il personaggio femminile è tratteggiato sempre e solo attraverso le parole di Kaelan e questo ci porta a conoscerlo parzialmente. Noi sentiamo le sue emozioni solo attraverso la versione distorta di Kaelan. Non conosciamo i suoi pensieri, ciò che prova realmente, il suo dolore, lo percepiamo come riflesso delle emozioni di Kaelan e ciò, a mio avviso, ha penalizzato la caratterizzazione di questo personaggio, il cui ruolo è stato volontariamente relegato, dall’autrice, a comparsa.
Si, perché il ruolo assoluto da attore principale lo ha Kaelan, che egocentricamente focalizza l’attenzione del lettore: sempre e solo su di lui, i suoi pensieri, i suoi dubbi, le sue paure, le sue voglie, i suoi desideri, il suo rapporto con i genitori, la sua insofferenza, il suo rapporto odio-amore per Hannah, le sue paranoie, i suoi deliri. Tutto ossessivamente ripetuto più e più volte, appesantendo notevolmente la lettura.
Hannah è la scintilla, il catalizzatore che dà l’avvio alla sequenza di eventi senza mai assumere il ruolo che le spettava di diritto: quello di donna amata, che a dispetto di tutto era riuscita a smuovere le fondamenta di quest’uomo, quella che volente o nolente si era ritagliata un posto nella mente e nel cuore di Kaelan.
Purtroppo questa scelta, di lasciare ai margini Hannah relegandola al ruolo di vittima delle ossessioni di Kaelan, non ha reso a pieno la potenzialità di questo romanzo, come d’altronde la scelta di un finale aperto non dà soddisfazione piena dopo una così forte lettura, carica di emozioni spesso non proprio positive. Ho rischiato più volte di defenestrare il Kindle!!!
Kaelan non è un personaggio che si fa amare, neanche quando si rende conto di provare qualcosa che non aveva messo in conto, perché ciascun pensiero è inficiato dal sospetto e dalla menzogna. E tutto ciò è accentuato dal fatto che, per tutta la lettura, non ho realmente trovato neanche un accenno di introspezione, una spiegazione del suo vero io o delle sue scelte di vita, ma un semplice dato di fatto: Kaelan è così, un uomo con due facce, due personalità.
A ciò si aggiunge una revisione del testo non meticolosa, con l’evidenziazione di notevoli refusi, sia ortografici che di punteggiatura, e alcuni errori grammaticali che mi portano ad esprimere un giudizio sufficiente, ma non soddisfacente perché, ribadisco, questo romanzo aveva grosse potenzialità, una trama originale che potevano essere sviluppate e gestite molto meglio.
Care Dame sono curiosa di sapere cosa ne pensate.
Alla prossima
Giusi
STORIA
EROS