Salve Harem, il libro di cui vi parlo oggi è LA GUERRA DEL CUORE di Heather M. Orgeron e Kate Stewart. Venite a scoprire cosa ne penso.
Autrici: Heather M. Orgeron & Kate Stewart
Pubblicazione: 5 settembre 2020
Editore: Triskell Edizioni
Autoconclusivo
RECENSIONE
Katy è una giovane madre che per amore del suo Paese non esita ad arruolarsi come infermiera militare in una zona di guerra. Per lei è dura lasciare a casa il suo bambino, ma sa che se ne prenderà cura suo marito Gavin, Capitano dell’esercito.
Quello tra Gavin e Katy è un grande amore, nato quasi per gioco in una base militare in Germania. È un uomo più maturo, con una posizione lavorativa già consolidata, ma perde completamente la testa per quella ragazzina diciottenne tanto da farci un figlio insieme.
Gavin la supporta in ogni modo e il loro amore sembra molto solido, anche se la guerra stravolgerà completamente le loro vite.
Katy viene mandata a Baghdad, una zona ad alto rischio, ma è nata e si è formata con l’idea di servire il proprio Paese.
A Baghdad, Katy conosce il Sergente Briggs, un giovane texano, spaccone e donnaiolo dai bellissimi occhi color ambra. È evidente l’attrazione che crepita tra di loro, ma essendo sposata, Katy se ne sta molto sulle sue, com’è giusto che sia.
Un’imboscata da parte di alcuni guerriglieri del luogo e cinquantasei giorni di prigionia in un bunker, nonché la condivisione del dolore e delle atrocità della guerra fa nascere tra loro un legame profondo e indissolubile che trascende le leggi dell’attrazione fisica.
«Non so dirti con precisione quando è successo, e so che è sbagliato, ma non sono mai stato tanto convinto di qualcosa come lo sono, di ciò che provo per te.»
Vivere o sarebbe meglio dire sopravvivere in pochi metri quadrati, legati a una catena, affamati e sottoposti a ogni tipo di sevizie è un’impresa titanica, quasi impossibile se non si ha il supporto di qualcuno che è nella stessa situazione e che sprona, infonde coraggio e speranza anche quando la fine sembra imminente.
Briggs diventa per Katy un faro in una circostanza buia, la sua speranza, la sua forza e viceversa.
Ma non importa quanto ci provi, non riesco a cancellare il trauma che abbiamo condiviso. Non riesco a dimenticare il modo in cui il mio cuore batteva a ritmo con il tuo.
Quello che vivono a Baghdad è un inferno che continua ad avvolgerli tra le fiamme anche dopo essere tornati negli Stati Uniti. Briggs e Katy si separano, ognuno torna apparentemente alla sua vita. Ma è davvero possibile uscire indenni dopo aver attraversato l’Inferno? È possibile tornare come se niente fosse a essere una madre e una moglie dopo essere stata testimone e aver vissuto sulla propria pelle quegli orrori indicibili?
Non sono il tuo soldato.
Amare Scottie è l’esperienza più semplice ma allo stesso modo più difficile della mia vita. Siamo perfetti l’uno per l’altra. Ci apparteniamo, ma non è così semplice, perché ogni momento, ogni tocco, ogni ricordo vengono rubati all’uomo a cui si è promessa.
La risposta è no. Ma mentre Briggs cerca di tirare avanti nel miglior modo possibile, quella che ne esce con le ossa rotte è Katy.
È diventata il guscio vuoto della donna che era prima, è disillusa, ferita e profondamente estranea a tutto ciò che la circonda. Non sa più chi è, cosa vuole. Non ha più un ruolo prestabilito nella società, e naturalmente la prima persona a fare le spese del suo cambiamento è Gavin.
Suo marito cerca in tutti i modi di aiutarla, è paziente, amorevole, ma nella loro relazione si è creata una crepa insanabile. Il loro matrimonio si sgretola giorno per giorno sotto il peso dei ricordi, della sofferenza vecchia e nuova e di un legame spirituale e carnale con un altro uomo: Christopher Briggs.
Gavin la ama ancora o almeno continua a essere innamorato della vecchia Katy, una donna che però non esiste più.
Quella attuale è sopravvissuta alla guerra, alle sevizie, alla prigionia, ma ha l’animo ferito e il cuore diviso a metà.
Briggs svolge suo malgrado il ruolo del terzo incomodo, ma nel corso della narrazione appare sempre più evidente che lui occupa un posto importante nel cuore di Katy.
Non è un capriccio, ma un uomo che dà un nuovo senso alla sua vita o sarebbe meglio dire l’uomo giusto in questa fase della sua vita.
Ecco la mia confessione. Sono andata in guerra amando un uomo e sono tornata amandone un altro.
La storia narrata a tre voci ci permette di avere un quadro completo della situazione e del modo in cui la vivono i vari protagonisti. Percepiamo il dolore di Katy, la disperazione di Briggs e la rabbia e la rassegnazione di Gavin. Questo è un libro molto complesso e dai risvolti psicologici inaspettati. Di solito quando si legge di un tradimento, si è sempre dalla parte di chi viene tradito, ma il modo in cui le autrici hanno rappresentato la storia rende davvero difficile parteggiare per un personaggio piuttosto che un altro. Sarebbe facile giudicare Briggs come un rovinafamiglie e Katy come una donna dai facili costumi che non sa apprezzare ciò che ha. In realtà il tradimento è solo la punta dell’iceberg di un profondo cambiamento che matura in Katy, una giovane che è stata senza ombra di dubbio cambiata da un evento doloroso e straordinario, ma allo stesso tempo è cresciuta come donna e ha acquisito maggiore consapevolezza di se stessa, dei suoi sentimenti e delle sue priorità. Non dimentichiamoci che ha conosciuto Gavin quando era una ragazzina, si è sposata ed è diventata subito mamma bruciando tutte le tappe, quindi questo suo cambiamento è stato determinato solo in parte dalla guerra. Forse esso è un percorso naturale che Katy avrebbe fatto come donna. Chi può dirlo?
Ti amo. Vivo per te. Ma so che devo iniziare a vivere per me.
Il suo personaggio fa discutere e arrabbiare, ma è anche vero che le autrici ci danno tutti gli strumenti per capire cosa la porta ad agire in un certo modo. Nonostante non condivida sempre le sue scelte e azioni, devo dire che mi è piaciuto il modo a tutto tondo in cui è stata descritta. Katy è una donna che rischia, ha paura di ferire ma non di amare. Non si risparmia mai nel bene e nel male.
La guerra del cuore è una storia pungente e ruvida come carta vetrata, ma anche avvincente e dolorosamente vera che vi farà provare emozioni contrastanti e riflettere su tante cose. Non perdetevelo.
Alla prossima,
Vanilla
STORIA
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