“Perché? Perché fai così?” chiede. Perché ti amo, nonostante tutto. “Perché ti odio” sibilo …

Care Dame, ho avuto il piacere di leggere in anteprima per voi il capitolo conclusivo di Le stelle addosso con La storia di Rain.

Con la novella, omaggio recente, l’autrice ha lanciato quel ponte che ci permette di congiungere gli avvenimenti che chiudevano il primo romanzo della dilogia (Le stelle addosso La storia di Demi) e le vicende che leggeremo in quest’ultimo.

TITOLO: Le stelle addosso – la storia di Rain
SERIE: Le stelle addosso (volumi: 2)
VOLUME: 2 (conclusivo)
AUTORE: Laura Gaeta
EDITORE: Self Published
GENERE: New Adult
SINOSSI
«Per il momento, dovrò solo imparare a vivere senza aria, senza te».
È passato tanto tempo da quando Demetra Sullivan ha letto quelle parole.
Ora, dopo cinque anni, è tornata a Farmington.
È decisa a riprendersi ciò che è suo, ma il destino a volte ha disegni diversi.
Rain Bronson ha aspettato per cinque anni di vivere di nuovo.
Ha atteso a lungo di rivedere le sue stelle.
Ora ne ha la possibilità.
Potrebbe vivere, potrebbe tornare a respirare, ma avrà il coraggio di lasciarsi andare?
«Può l’odio far battere di nuovo un cuore?»
E può l’amore sanare ciò che è irrimediabilmente compromesso?

Come appare evidente dal titolo la voce narrante è Rain, e il Rain che ritroviamo dopo cinque anni è un giovane uomo che pur avendo provato ad andare avanti e lasciarsi Demi alle spalle ha fallito clamorosamente. Il dolore provato anni prima, la delusione, il senso di perdita di quella parte di sé che aveva donato a Demi rimbomba fragorosamente dentro il suo animo.

Cinque anni.  Cinque fottuti anni e ha ancora il potere di governare il mio cuore. Ho provato ad andare avanti, ho tentato di sostituirla con altre, ma no. Non potevo permettermi di andare oltre, di illudere qualcuna come… come lei ha illuso me.

Tanta è la rabbia che sobbolle e che invade la mente, ma se prima lasciare sfogare Thunder con i pugni poteva andare bene, oggi il ruolo che ricopre nella comunità, come insegnante della scuola materna, gli impedisce di lasciarsi andare a risse e scazzottate. E allora per spegnere quella rabbia, per colmare quel vuoto non resta altro che l’alcol e il sesso.

Il sangue ribolle nelle vene in attesa di trovare una valvola di sfogo. Non vado più in giro ad alzare le mani, ma lui è ancora dentro di me. Thunder è ancora dentro di me.

Sesso senza impegno, sesso anonimo, sesso che per un attimo ottenebra i ricordi, allevia il dolore. Ma sono sensazione effimere perché tutto torna, forse anche più amplificato.

Se pur apparentemente Rain senta di avere la vita sotto controllo tutto implode nel momento in cui Demi torna in città invitata dall’amica Malee per il battesimo della sua bimba.

Come devo fare? Come posso fare? Poi, il suono di un messaggio attira la mia attenzione. Afferro il telefono, lo leggo, e il cuore si ferma ancora una volta. Da Malee: Demi è tornata.

La rabbia di Rain diventa ingestibile, la sua attrazione per Demi sfrigola come se non fossero mai passati cinque anni. Il suo cuore ricomincia a battere, torna di nuovo in vita e protende verso colei che è sempre stata la sua aria, la sua pace, ma la mente non accetta, la mente combatte Demi. La vorrebbe sofferente come ha sofferto Rain.

Sono ancora là, con il cuore. Sono ancora avviluppato a lei come un rampicante invasivo.

“Volevo vederla affranta. Volevo vederla piangere. Soffrire. Così come ho fatto io per lei” ”L’hai fatta soffrire. Tanto”.

Confusione, angoscia.

Avrei bisogno di tempo per superare cinque anni e cercare di capire come affrontare questa cosa. Avrei bisogno di tempo per realizzare che lei è di nuovo qui, che è tangibile, vera. Avrei bisogno di tempo per analizzare la situazione e, invece, tutto corre, tutto mi sfugge di mano, tutto va avanti e a me sembra di arrancare.

…ho bisogno di aria, di solitudine. Ho bisogno di esplodere…

Rain sembra precipitare ma nulla è questo in confronto alle rivelazioni che si abbatteranno nella sua vita. E allora sarà il caos, tutte le sue priorità verranno sovvertite, tutti i piani verranno scombussolati.

E Demi? Abbatterà le difese di Rain? Farà parte della sua nuova vita? Ci sarà ancora posto per lei nel suo cuore?

Si raddrizza, sicura. “Cosa voglio io? E tu cosa vuoi, Rain? Vuoi continuare a commiserarti o vuoi andare avanti, finalmente?

Vuoi vedermi strisciare? Vuoi vedermi piegata sotto al peso del dolore? Eh? Come te lo devo dire, che voglio te?”

Sicuramente Rain è un personaggio particolare che merita un capitolo tutto suo con il quale l’autrice è riuscita a mostrarci non solo il Rain dolce, amabile, gentile e appassionato ma anche il Rain fallibile, il ragazzo arrabbiato, l’uomo vendicativo. Le sue mille sfaccettature, le zone in ombra e quelle luminose, il ragazzo forte e la sua parte vulnerabile.

Il ragazzo, che nonostante siano passati cinque anni dalla fuga di Demi, non ha mai metabolizzato questo abbandono, anzi ha sedimentato la rabbia, l’ha rinfocolata ogni qualvolta cercava altre ragazze per esorcizzare il ricordo di Demi, ma per finire col ricordarla ancora di più.

“Perché?” mormora sul mio petto. “Perché l’unica che volevo era scappata via. Perché non potevo andare in giro a picchiare chiunque. Perché dovevo sfogare la rabbia che avevo dentro di me” …

Al contrario di Demi che ha preso atto dei suoi errori, dei suoi limiti e delle sue mancanze lavorandoci sopra in questi anni, prendendo consapevolezza di sé e dei suoi sentimenti, Rain è come se fosse rimasto bloccato, in balia di questo tormento, alla mercé di questo sentimento cosi radicato nel suo cuore da togliergli la ragione e la sensatezza, tanto da commettere degli errori.

Demi adulta d’altro canto la percepiamo ora attraverso gli occhi di Rain, attraverso il cuore di Rain e il suo ritratto è quello di una giovane donna matura, consapevole dei suoi sentimenti, certa di ciò che vuole e decisa a non tirarsi indietro dinnanzi a nessun ostacolo.

Dove ha preso questa sicurezza? Quando è diventata così matura, così donna? Per anni ho pensato a lei come alla ragazzina tutta dubbi e lentiggini, da proteggere e difendere e invece, ora, è proprio il contrario.

Due figure, Rain e Demi, che ci mostrano nel bene e nel male la loro crescita interiore, la loro maturazione, l’evoluzione del loro amore che da adolescenziale è mutato in un sentimento forte, adulto, maturo e consapevole nonostante era sin dal primo momento in cui i loro occhi si erano sfiorati che il loro percorso era stato scritto nelle stelle.

“Mi scorri dentro, Rain. Non hai mai smesso di farlo”.

“Lei è aria che mi fa sopravvivere, è cibo che mi dà sostentamento. Lei è la pelle che ricopre le mie membra, è il sole dopo una notte buia. Se questo è amore, allora la amo più della mia stessa vita”.

Ancora una volta Laura Gaeta riconferma la mia opinione sulla sua scrittura: elegante, profonda, ricca di dettagli, profondamente coinvolgente.

Riesce a toccare l’animo del lettore con i temi trattati e grazie all’intensità con la quale le emozioni fuoriescono dalle pagine: rabbia, dolore, insofferenza, stupore, amore, dedizione, sacrificio.

Ondate e ondate di sentimenti con i quali è impossibile non entrare in empatia per arrivare a percepire intensamente l’amore incondizionato che permea queste pagine.

Giusi

 

 

 

  

 

 

 

 

LE STELLE ADDOSSO – LA STORIA DI DEMI di Laura Gaeta. Recensione