” Quale famiglia non ha scheletri nell’armadio? – Domandò quel pomeriggio mentre prendevano un caffè al Café Central. Guardò gli altri uno per uno – ci vuole del tempo per digerirli, nel mio caso anche qualche anno di terapia, ma la buona notizia è che alla fine si digeriscono, ve l’assicuro.”

 

 

Titolo:L’isola degli amori perduti

Autrice:Nadia Marks

Editore:Newton Compton

Pubblicazione:15 aprile 2019

Genere:contemporary romance

 

SINOSSI

Sull’isola di Cipro, nella piccola località balneare di Larnaca, tre amici di infanzia si riuniscono per il funerale di Katerina, la domestica di umili origini che ha avuto un ruolo fondamentale nelle loro vite. Eleni, Marianna e Adonis sono cresciuti insieme, come fratelli. E l’amore, la saggezza e i consigli di Katerina hanno contribuito a formare il carattere di ciascuno di loro. La sua scomparsa è un duro colpo da affrontare, ma il funerale della donna non sarà semplicemente un’occasione per ricordarla con nostalgia. La madre di Adonis, infatti, capisce che è arrivato il momento di confessare qualcosa che riguarda il passato della famiglia. Esiste una storia che non tutti conoscono, fatta di inganni, amori proibiti e amicizie indissolubili che potrebbe sconvolgere i tre amici, cambiando per sempre il corso delle loro vite. L’affetto che lega Eleni, Marianna e Adonis sarà in grado di reggere il peso dei tanti segreti che ignoravano?

 

Ci sono segreti che possono cambiare più di una vita

 

RECENSIONE

Care amiche lettrici, ho letto L’isola degli amori perduti di Nadia Marks. Volete sapere cosa ne penso? Venite a leggere allora.

Cresciuti come fratelli, tre amici, ritornano nel loro paese d’origine per rendere l’ultimo saluto alla loro carissima “tante”. (tata) Anche se era entrata nella loro famiglia come cameriera, Katerina, aveva plasmato  il loro carattere come solo una persona che ti ama può fare.

Eleni: 

” Per me non è stata come una madre, – affermò Eleni a voce bassa, – è stata l’unica madre che abbia mai avuto. Mi faceva sentire amata e protetta…”

 

Marianna:

” Non sarei  quella che sono oggi se non fosse per lei, – incominciò Marianna. Era anche merito di Katerina se adesso viveva in un bell’appartamento a Nicosia, la capitale dell’isola, se aveva un buon lavoro come assistente alla poltrona, una bella macchina e se era capace di parlare altre due lingue.”

 

Adonis: 

” Katerina  è stata l’unica che mi abbia incoraggiato a essere me stesso, – disse Adonis con un fil di voce. Adesso toccava a lui condividere il proprio ricordo, ma le parole gli si incastravano in gola, strozzate dall’emozione. 

– È vero, per Eleni è stata come una madre, ma io l’ho sempre considerata come la madre di tutti noi.”

Tornano nella loro amata Lornaca, nell’isola di Cipro, per il funerale. Ma la sera prima delle esequie, Anita, madre di Adonis e zia di Eleni, decide che è arrivato momento di svelare alcuni segreti sulla famiglia che riguardano  tutti e tre i giovani. Segreti che vedono protagonista anche Katerina, con cui era cresciuta come sorella, dopo che la madre Olga l’aveva accolta in casa come cameriera.

 

” Ho vissuto insieme a lei da quando avevo otto anni e l’ho sempre considerata una specie di sorella maggiore; eravamo molto legate e sapevamo tutto l’una dall’altra. Voi, bambini miei, sapete solo ciò che Katerina vi ha permesso di vedere. Vi ha dato tutto il suo amore, è vero, ed è stata una guida e un punto di riferimento per voi, ma Katerina non era solo questo.”

 

Ecco che i tre giovani vengono a conoscenza di cose che minano le loro certezze sulla famiglia in cui sono cresciuti. Capiscono di essere stai esclusi e a volte protetti, da alcuni avvenimenti  che li riguardavano in prima persona.Saranno capaci di rimettere tutto in prospettiva e continuare ad andare avanti come prima?

 

Conosciamo veramente le persone che fanno parte dei nostri affetti? Quante cose che succedono  anche nelle migliori famiglie vengono tenute nascoste, vuoi perché scabrose, vuoi perché potrebbero minarne la solidità? Questo è il fulcro del romanzo. Una storia che parte in sordina con un funerale, ma che si dipana man mano come una matassa ingarbugliata, in un isola bellissima in cui la storia di una rivolta si intreccia alla vita di cinque donne, forti, indipendenti e coraggiose. Non si può non amare il personaggio principale, Katerina, figlia non voluta, i cui genitori la vendono per pochi soldi a una famiglia benestante come cameriera. Una bambina, che grazie a Olga, la donna che l’ha trattata come una terza figlia, si trasforma in una donna forte, generosa e altruista, dedicando la sua vita alla famiglia che l’ha accolta come se fosse veramente la sua.  Trama piacevole, intrighi ben sviluppati, scrittura scorrevole. Ho trovato un po’ pesanti le descrizioni sugli usi e costumi dell’isola, se da una parte ti consentono di conoscere meglio la storia del posto, dall’altra spezzano troppo il piacere della lettura perché troppo minuziose, (parere personale, preferisco i dialoghi.)  Ne consiglio la lettura, per un approfondimento sulla cultura greco- ortodossa,  e soprattutto sulla storia che ha reso libera dagli invasori inglesi questa stupenda isola.

 

Alla prossima

Maria

STORIA