“Sei sempre stata la mia ossessione, Kaelee. Il mio primo pensiero la mattina e l’ultimo la sera… Ora lo sai… sai che è stato sempre così, anche quando non ero con te…”. “Sì… ora lo so…”.

 

Titolo: Per una notte o per sempre

Autrice: Robin C.

Editore: Newton Compton

Pubblicazione: 26 luglio 2018

Genere: contemporary romance

 

TRAMA

 

Wyatt Walker è un ambizioso studente che frequenta l’ultimo semestre alla Columbia University di New York. La sua è una vita quasi perfetta: ha una famiglia che lo ama, una compagna che tollera le sue scorribande amorose e un futuro assicurato come avvocato. Un giorno però, durante la simulazione di un processo, incontra la giovanissima Kaelee Connery. Wyatt ne rimane affascinato e decide di concedersi con lei una notte di passione che potrebbe anche essere l’inizio di una bella storia d’amore, se Kaelee non scomparisse senza lasciare traccia di sé. Qualche mese dopo Wyatt torna in Arizona per fare visita alla famiglia, rivede Kaelee e così scopre chi è veramente. Combattuto tra attrazione e odio, tenterà di cancellarla dalla propria vita. Ma quando l’amore decide di farsi strada nel cuore niente può fermarlo.

 

 

 

Recensione

 

Dopo una trepidante attesa ho avuto il piacere di leggere in anteprima l’ultima fatica di Robin C., un romanzo contemporaneo dal titolo Per una notte o per sempre.

Durante la stesura di questo romanzo ho seguito la pagina dell’autrice dove pubblicava sapienti estratti con lo scopo di intrigare e stuzzicare la curiosità di noi lettrici. Ora, dopo aver completato la lettura, posso affermare che Cristina Robin è stata diabolica.

Tutto ciò che ci ha centellinato in questi mesi è nulla rispetto a ciò che si leggerà in questo drammatico e splendido romanzo, confermandosi come la maestra dell’angst, dove travaglio, dolore, gelosia, tradimento e amore fanno da padrone e sconvolgono, rattristano, esaltano e fanno arrabbiare. Il tutto in un mix che mi ha accompagnata parola dopo parola, frase dopo frase sino all’epilogo degna conclusione di una storia così complessa, ma allo stesso tempo così semplice.

Esiste il colpo di fulmine? Ci crediamo?

E, cosa ancor più importante, saremmo in grado di riconoscerlo immediatamente, nell’attimo in cui scocca la scintilla, nell’attimo in cui l’anima riconosce la sua affine mentre la mente va in senso opposto e complotta contro noi stessi?

Questa è la storia di Wyatt e Kaelee, due anime e due cuori che si sono riconosciuti al primo ansimo, ma due menti che si sono fatte la guerra tentando di distruggersi l’un con l’altra.

Quando Wyatt e Kaelee si incontrano per la prima volta sono molto giovani. Lui ventiquattrenne, studente di giurisprudenza alla Columbia di New York, lei liceale diciottenne in visita a quell’università dall’Arizona. Complice una visita guidata e l’innato spirito predatorio di Wyatt, i due giovani finiscono per passare l’intera permanenza di Kaelee a New York insieme, trascinati da una passione inspiegabile, irrefrenabile, cruda e carnale.

Wyatt, play boy seriale poco avvezzo alle relazioni, non si spiega questa voglia irrefrenabile che ha per Kaelee, non capisce perché non ne abbia mai abbastanza e per la prima volta in vita sua desidera qualcosa di più con la dolce e peccaminosa Kaelee.

 

Non aveva mai provato un sentimento che si avvicinasse all’amore per nessuno. Infatuazioni fugaci, attrazioni violente, affinità elettive, quelle sì, ma un sentimento romantico mai.

 

La sua innocenza si contrappone a una sensualità trasgressiva che stordisce e scatena in Wyatt una carnalità mai sperimentata prima.

 

Non aveva ancora chiaro cosa lo attraesse così tanto in quella studentessa……forse, tutto l’insieme: la bellezza, il carattere solare, la vivacità, la capacità di sedurre senza sforzo.

Lei gli piaceva, gli piaceva moltissimo.

 

Kaelee pur essendo molto giovane non ha nessuna esitazione a lasciarsi andare, a donarsi completamente, ad assecondare sfrontatamente ogni voglia o desiderio di quest’uomo che la intriga e la sconvolge da molto tempo.

 

Lo osserva e la testa le girava per il desiderio.

Gli portò le braccia al collo, poi lo baciò. Lo fece con passione immediata, per spegnere il fuoco che le bruciava dentro da mesi, per prendersi ciò che aveva sempre sognato, per appropriarsi finalmente di quello scampolo di erotico paradiso.

…nella sua mente rimase soltanto il pensiero ossessivo che l’aveva accompagnata fino ad allora: quello di essere, anche per una sola volta nella vita, la sua donna.

lackinprivacy: ““JoyMii - Juicy Love ” ”

“Cosa ti piace, piccola Kaelee?”, le chiese leccandole le labbra e ondeggiando su di lei in modo suggestivo. “Mi piace tutto. Tutto quello che vuoi tu”.

 

Già, ma cosa nasconde Kaelee? Chi è veramente?

Dopo essere sparita senza lasciare tracce, Wyatt lo scoprirà durante un viaggio nella sua cittadina natale. E ciò che scoprirà scatenerà in lui una rabbia e un rancore che travolgeranno Kaelee come un treno in corsa.

 

Niente era in grado di cancellare ciò che provava per quella piccola sgualdrina, né l’attrazione, né l’astio.

 

Da questo momento tutta la sequenza di eventi che sconvolgerà le loro vite sarà la conseguenza delle loro azioni, che nel bene e nel male li forgerà, li cambierà, ma che non riuscirà mai a spegnere quel fuoco, quell’attrazione magnetica, quella lussuria che era esplosa sin da quel primo sguardo.

 

Non avrebbe mai smesso di essere attratto da lei, lo sapeva, così come era certo che in sua presenza il suo cuore lo avrebbe sempre messo in difficoltà.

 

Kaelee e Wyatt erano due esseri predestinati che, sfortunatamente, si sono incontrati o troppo tardi o troppo presto. Lei troppo giovane e immatura, lui troppo preso dalle sue aspirazioni e dalla voglia di vivere e godere dei piaceri della vita. Non hanno compreso ciò che in quei cinque giorni era successo archiviandolo mendacemente come una mera fugace storia di sesso, negando e negando l’evidenza.

 

 “Quando ti ho visto in aula, ho pero completamente la testa. Non so cosa sia successo, so solo che non sono stata più in grado di fermarmi… Eri il mio sogno.”

Di certo lui era quello che le faceva battere forte il cuore e che le scatenava un desiderio carnale potente.

 

Ma una passione così devastante, un’attrazione così forte può essere soffocata dinanzi alla prospettiva di ferire qualcuno che si ama profondamente?

 

Ne era attratto come da un potente magnete in grado di fargli dimenticare qualunque morale, qualunque sentimento, qualunque forma di rispetto avesse mai avuto verso le persone che amava.

 

Wyatt e Kaelee cercheranno di fare la cosa giusta, l’autrice ci ha provato con tutte le sue forze a fargli prendere le decisioni corrette, ma, quando il tornado dei sentimenti si abbatte con la sua potenza distruttiva e rigenerante su di loro, nulla può: nessuna determinazione, nessun divieto, nessuna regola morale, nessuna distanza può fermare la necessità vitale di possedersi e consumarsi l’un con l’altro anche a costo di distruggersi e distruggere tutti coloro che gli stanno intorno.

 

Doveva trovare il modo di far passare l’uragano che aveva nel cuore e ci sarebbero stato guai seri.

Avrebbe voluto essere più forte e completamente indifferente alla sua presenza…Guardò Kaelee e l’odio strisciante che aveva provato tre giorni prima si ripresentò più potente che mai.

Forse, aveva avvertito solamente il bisogno di sporcare di sé la futura sposa, di marchiarla un’ultima volta, prima che il suo stupido incubo si trasformasse in un’inaccettabile realtà. Non aveva nemmeno tentato di fermarsi. L’aveva voluta con tutto se stesso, se l’era presa…..

Il confine tra giusto e sbagliato era stato valicato una volta per tutte.

 

Questa è la storia di un amore nato e non riconosciuto, questa è la storia di un amore che è stato cibato di odio, rabbia e rancore.

Questa è la storia di un amore avvelenato dal tradimento e dal senso di colpa. Un amore che a dispetto di tutto e tutti si è insinuato, radicato e infine ha occupato il cuore e l’anima di Wyatt e Kaelee.

 

Era stato un mostro. Aveva pugnalato alle spalle la persona più buona che conoscesse. Un’anima rara, che il tempo e la vita non avevano ancora corrotto.

 

Un amore malato, ossessivo, compulsivo, sporco e crudele, fatto di incontri clandestini passionali, irruenti e svilenti. Un amore che trascinerà i due giovani in un abisso di dolore e desolazione, rabbia e odio, estasi e appagamento; e solitudine, e lontananza, e silenzio.

 

La loro era una connessione così potente da cancellare tutto ciò che li circondava, erano due anime, due corpi uniti nell’unico modo che conoscevano e che andava oltre le parole dette in passato, che andava oltre la loro stessa comprensione. Il loro era un legame violento, totale, deliziosamente distruttivo.

Una lacrima solitaria scese lenta sul volto di Wyatt e la sconvolse più di ogni altra cosa “Wyatt.”

 “Shhh, non dire niente. Solo per oggi lasciami fingere che tutto sia perfetto, che tutto sia come avrebbe sempre dovuto essere”.

 

Cristina Robin anche questa volta ci ha catapultati in un mondo dove la vita non è rose e fiori, dove la realtà spesso e volentieri è complicata, dove le esistenze dei protagonisti non sono semplici e lineari, ma intrecciate a coloro i quali li circondano e inconsapevoli diventano vittime della stoltezza o della codardia altrui.

 

Erano diventati adulti, intrappolati in legami che detestavano, ingabbiati dai loro errori. E quello che stava per accadere non le sembrò così grave al confronto.

 

Ha delineato due protagonisti perfetti nella loro imperfezione e li ha contornati di personaggi secondari che di secondario non hanno nulla. Ognuno gioca un ruolo fondamentale nella evoluzione della storia di Wyatt e Kaelee.

È riuscita a tratteggiare e descrivere in maniera minuziosa e realistica ogni sfumatura, ogni variazione della complessa personalità di Wyatt. Ogni sensazione, sentimento, stato d’animo vissuto si riverbera sul lettore, lo investe e lo tramortisce.

Gli scatti di rabbia, l’irriverenza, la bestialità con cui si scatena sul corpo di Kaelee per farla sua, per umiliarla, per lenire il suo senso di colpa, per giustificare la fame e la brama che prova per questa giovane donna su cui non avrebbe mai dovuto posare gli occhi, ben che meno desiderare e toccare.

 

Il desiderio che si ostinava a nascondere e a negare era nuovamente rivolto verso Kaelee. Una ragazza che non poteva e non doveva desiderare.

 

Emozioni come la gelosia, viscerale e distruttiva, investono ad ondate come lo scontrarsi della marea su un frangiflutti: corrodendo e sbriciolando la precaria sanità mentale.

 

Malgrado fosse lui quello in torto, provava….. una gelosia feroce che lo mangiava vivo e lo rendeva crudele con Kaelee.

 

E Kaelee, la sua giovinezza e immaturità, la sua codardia, la sua innocenza e sensualità dirompente. La sua caduta agli inferi e la sua rinascita. Sembrerebbero caratteristiche contrastanti, ma non lo sono e l’autrice è stata magistrale nel calibrarle in maniera perfetta restituendoci il ritratto di una giovane travolta da un cocktail di sentimenti per i quali non era preparata e ne soccombe.

 

 “Ho commesso degli errori e so di essere arrivata a questo punto perché sono una codarda. Ma so anche che non sarò mai in grado di liberarmi del pensiero di te nemmeno se sposo l’umo giusto,….”

 

Una giovane Kaelee che non ha saputo fare le scelte giuste, che non ha saputo resistere al richiamo potente di qualcosa per lei all’epoca indefinibile, ma irrefrenabile, necessario, vitale: l’essenza di Wyatt, il carisma di Wyatt, il corpo peccaminoso di Wyatt, la lussuria e la carnalità di Wyatt.

 

Kaelee pensò a quanto profondo fosse diventato il loro reciproco odio e al fatto che in quel momento avrebbe comunque dato un braccio per rimanere chiusa lì dentro a farsi fottere fino a non riuscire più a camminare.

L’odio che sentivano l’uno verso l’altra era aumentato, ma l’attrazione che li legava era diventata così intensa da essere quasi ingestibile. Erano dipendenti l’uno dall’altra, non riuscivano a fare a meno di toccarsi, violarsi, possedersi.

 

Un romanzo questo, scritto in terza persona, coinvolgente e trascinante dove i dialoghi sono incisivi e determinanti per la comprensione del tornado di emozioni che si abbattono su tutti i personaggi che entrano ed escono da questa storia. Sensazioni che travolgono anche il lettore trascinandolo dentro la storia ignaro della tempesta emotiva contro cui si sta scontrando.

Un romanzo dove le ambientazioni, che ci portano da New York a Tucson in Arizona, sino in Alaska fanno da contrappunto alle variazioni umorali di Wyatt: dalla rampante metropoli che fa da corollario a un Wyatt proiettato verso una folgorante carriera e una vita da godere a piene mani all’assolata Tucson dove si consumerà l’incandescente, rabbiosa e travolgente passione fra i due amanti, per poi spingersi a nord sino alla desolata Alaska e al Mare di Bering con i cieli plumbei, il vento sferzante e gelido e i mari ghiacciati come l’animo e il cuore di Wyatt.

Una coreografia degna del miglior regista, pennellate di colori caldi e freddi che accompagnano, in una sequela di immagini, l’immaginario del lettore lungo la travagliata e dolorosa caduta e rinascita di Wyatt e Kaelee.

Un romanzo il cui stile di scrittura elegante e forbito nella narrazione degli eventi, diventa crudo e senza fronzoli nella descrizione degli incontri carnali dei due giovani, sempre irruenti, sprezzanti, raramente dolci facendoci diventare spettatori in prima fila di un amore al limite dell’ossessione, folle, insaziabile e possessivo.

 

Il canovaccio era quasi sempre lo stesso: baci, morsi, mani tra i capelli, schiaffi, grida, gemiti, insulti. E un piacere incomparabile a qualunque altra esperienza.

E spinse e spinse, così, pelle contro pelle, in quel loro piccolo universo privato e sporco. Spinse senza pensare nemmeno per un attimo che era da tempo che non la prendeva in quel modo, che forse le stava facendo male. Chiuse gli occhi, la afferrò, circondando con le mani la vita sottile, e ondeggiò all’indietro fin quasi a sgusciare dalla morsa salda del suo piccolo canale;

Lei gridò. Fu un grido roco, profondo, pieno di piacere e dolore. Fu tutto ciò che servì a Wyatt per perdere la testa.

 

Un plauso a Cristina Robin, una penna originale e anticonformista che anche questa volta ha saputo prendere in mano gli elementi più semplici che definiscono un plot e li ha trasformati in una trama esplosiva, travolgente, capace di trasportarmi in queste terre fantastiche e farmi emozionare come poche autrici.

Care Dame non aspettatevi una lettura semplice, (si dovrebbe essere capito dalle mie parole) ma un romanzo crudo, doloroso dove il percorso verso la redenzione e la felicità sarà lungo e tortuoso, dove ci si arrabbierà e si penerà fino alla fine perché Cristina Robin non è mai scontata anzi…!!!!!

 “So perfettamente cosa provi per me, Kaelee. Lo so perché il mio cuore batte con il tuo da sempre”

“Mi appartieni”. “Ti amo”.

“Sei mia. Lo sarai per sempre”.

 

Alla prossima, Giusi

 

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