In occasione dell’uscita di ORIZZONTI SCONOSCIUTI, quinto volume della serie romantic suspence KGI di Maya Banks, Harem’s book ha avuto il piacere ed il privilegio grazie a LEGGEREDITORE di organizzare il blogtour, insieme con altri blog amici,  per presentare al pubblico italiano questa nuova emozionante storia, dal tocco originalissimo

Avete già seguito con entusiasmo le tappe precedenti, oggi concludiamo il blogtour con quella curata da Harem, che avrà il compito di proporvi i momenti più emozionanti ed eccitanti della serie,che si distingue nel panorama della narrativa rosa per il suo ritmo incalzante e il carattere avvincente. Non resta che mettersi comodi e godersi…

BRIVIDI ED ADRENALINA

L’autrice, conosciuta anche in Italia per lo stile inconfondibile dall’erotismo caldo e deciso, ha inaugurato la serie romantic suspence della KGI, acronimo di The Kelly Group International. Una serie di romanzi in cui passione e pericolo sono mirabilmente intrecciati, tra desiderio e azione. Per voi pura eccitazione, in ogni pagina: dai brividi di desiderio a quelli dell’adrenalina.

La KGI è un’organizzazione para-militare pseudo-segreta a conduzione familiare, composta da ex-soldati, appartenenti ai corpi speciali dell’esercito e della marina statunitense (ex-Seals, ex-Marines, ex black ops etc.) cecchini e agenti segreti. Il KGI deve combattere i criminali internazionali e scongiurare disastri a livello planetario, con sofisticate operazioni di intelligence. Il loro compito è intervenire nelle zone grigie della lotta al crimine, dove si fermano le agenzie del governo statunitense, insomma “fare il lavoro sporco”, con discrezione: recupero ostaggi, missioni top secret contro terroristi e criminali di guerra, controspionaggio. Missioni delicate, se non impossibili, che richiedono alta specializzazione, intraprendenza e una generosa dose di discrezione. I membri della task-force sono intelligenti, addestrati al pericolo ed estremamente preparati. Di fronte al dovere, ad una missione sanno agire. Si tratta di dedizione. I protagonisti sono fuoco puro. E fanno scintille. Maschi alpha, concentrato di testosterone sex-appeal coraggio e determinazione…e non solo.

L’abilità di una maestra del genere sta nella capacità di rinnovare ogni volta un canovaccio vincente, con una sapiente caratterizzazione dei personaggi e una fantasia inesauribile. Grande attenzione ai particolari, anche nel tratteggiare le protagoniste femminili fiere e intriganti, così come i personaggi di contorno che con brevi cenni prendono vita (i genitori Kelly dall’inesauribile calore umano, generosità dell’amore, tanto da accogliere con naturalezza ogni anima ferita in casa, come la giovane Rusty, una adolescente  irrequieta descritta abilmente nel disagio esistenziale e nel bisogno di affetto o il personaggio di Swanny, e le nuore Kelly, fino agli ultimi “arrivi” delle due sorelle davvero speciali o ancor più i membri delle squadre operative come il magnetico Rio). Oppure il cameratismo e la complicità ironica tra fratelli e -credetemi- quando li ritroverete tutti allo stesso tavolo del campo base a pianificare strategie o radunati nel salotto dei genitori a darsi pacche sulle spalle e scambiarsi frecciatine, davanti ad un barbecue improvvisato nella tenuta, a bere birre in riva al patio, la temperatura inizierà ad alzarsi…

La serie gira intorno all’attività della Kelly Group International e in ogni romanzo uno dei fratelli è il protagonista principale ma si svelano piano piano particolari sulle vicende di tutti i personaggi, così che ogni storia preannuncia un approfondimento nel volume seguente, creando una naturale aspettativa e curiosità. Le trame si sovrappongono sviluppandosi in modo semplice e lineare ma avvincente, tenendo sempre desta l’attenzione del lettore e modificando registri, senza mai annoiare, con un ritmo serrato e incalzante.

Abbiamo già conosciuto i primi due volumi della serie, e i primi due fratelli Kelly…

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Il primo romanzo, L’ora della verità, (The Darkest Hour, 2010) racconta la storia di Ethan e di sua moglie Rachel. Ethan è devastato dal dolore e dal senso di colpa per i suoi fallimenti come marito, piange la presunta morte della moglie,partita per una missione umanitaria con un bagaglio di delusioni e sogni infranti. Finché riceve una soffiata anonima che afferma che Rachel è viva e parte, forte del sostegno dei suoi fratelli e del KGI alla ricerca della donna che ama.

 Rachel si fermò per riposarsi, appoggiandosi a un albero. Barcollò e si piegò su sé stessa mentre la nausea le invadeva lo stomaco. Le sembrava che tutte le terminazioni nervose le si incendiassero in una successione casuale. Un dolore intermittente e incessante le scorreva nelle vene. La pelle era infiammata dal prurito e fece appello a tutta la sua forza di volontà per non scorticarsi la carne. Inspirando dal naso, con le narici dilatate per lo sforzo, fissò lo sguardo sulla folta copertura della giungla. Un panico disperato la lacerò finché gli occhi non le si riempirono di lacrime. Non aveva idea di dove stesse andando né di come sarebbe sopravvissuta. Un gelo aggressivo le devastò il corpo anche se la sua mente registrava l’umidità opprimente della giungla. Ma il freddo veniva da dentro di lei. Un rumore alle sue spalle la colse di sorpresa e la fece muovere. Girò su sé stessa, incerta su quale direzione prendere. Da dove era venuta? La spossatezza le rendeva gli occhi pesanti, ma sbatté le palpebre e si costrinse ad andare avanti. La melma e dio sa cos’altro le risucchiavano le dita dei piedi. Ritrasse di scatto il piede quando qualcosa le strisciò sulla caviglia. Sul punto di mettersi a urlare per il panico, la frustrazione e la paura, si gettò a terra nella fitta vegetazione. Una stilettata acuta alla spalla, poi il dolore si propagò come fuoco nei muscoli sofferenti. Si era slogata la spalla? Rimase ferma, ansimante, mentre il dolore le squarciava il corpo. Doveva nascondersi meglio. Le foglie erano umide e le sfioravano le guance come dita gelide. Stringendosi al petto il braccio ferito, avanzò strisciando sul terreno, finché la vegetazione del sottobosco non l’avviluppò. Sbatté le ginocchia sulle radici nodose di un albero, si avvicinò al tronco e si rannicchiò contro di esso per trovare un po’ di tepore e calmare il ritmo martellante del suo cuore. Calma, doveva stare calma. Il suo stesso respiro le rimbombava nelle orecchie come un ruggito, perfino nel frastuono della giungla. Con cautela tirò le gambe a sé, sistemandosi il braccio ferito fra le ginocchia e il petto. Restò immobile più che poté. I suoi muscoli fremevano, la pelle le prudeva e lei lottò contro l’impulso di grattarsi e sfregarsi per scacciare via le creature che sentiva strisciare sul suo corpo. Sapeva che i suoi occhi non avrebbero visto niente di strisciante, ma il corpo si rifiutava di credere che fosse solo una suggestione. Colse un movimento con la coda dell’occhio e si raggelò. Spostò lentamente lo sguardo verso sinistra, e lo vide. Il respiro le si mozzò in gola

La missione più difficile sarà ricomporre i pezzi di un passato popolato di bugie e rancori, riconquistare la fiducia di uno spirito traumatizzato (eccellenti le descrizioni del disagio provato da Rachel con se stessa, in perenne conflitto con il suo subconscio) e sanare quell’anima ferita che ha smarrito se stessa.

Lei si rifugiò ancora più profondamente nelle coperte e soffocò uno sbadiglio mentre osservava il marito. Le piaceva il contrasto fra il bianco delle lenzuola e la sua pelle abbronzata. Era bello da guardare e lo divorava con gli occhi. Lo aveva sempre guardato con tanta adorazione? Perché non riusciva a ricordare? Una scintilla d’emozione. Qualsiasi cosa. L’oscurità si insinuò di nuovo, insidiosa e indesiderata. La paura si impossessò di lei. Paura dell’ignoto, ma c’era anche il timore di ricordare. Perché? Quali oscuri segreti nascondeva quella casa apparentemente perfetta?

  Restituire a Rachel i suoi ricordi e la sua vita, da cui è voluta fuggire. Un passato dolce amaro. Ethan é un eroe imperfetto, un guerriero vulnerabile,    dalla disarmante, struggente devozione (il mio preferito lo ammetto). Quello che si agita nella profondità degli occhi blu infelici dell’ex seal é irresistibile, come il loro amore sofferto e intenso che ancora ci riserverà qualche sorpresa… la narrazione è impeccabile, la suspance che aleggia sulla storia è una trovata vincente, la narrazione preme sul sospetto più odioso, sulla diffidenza.

Ethan le prese la mano e le premette la bocca sul palmo. Il bacio le provocò un brivido. «Io ti desidero da star male. Non c’è un momento in cui non ti desideri. Ma voglio che tu ti senta sicura e protetta. Non farei mai niente per spaventarti, ma temo di farlo involontariamente. Non posso sopportare il pensiero di rovinare tutto e farti del male.» Il viso di Ethan si contrasse per il dolore e il cuore di Rachel s’impennò, palpitando con tanta violenza che le fu difficile respirare. «Ethan.» Fu tutto ciò che riuscì a dire. Le doleva la gola. Salì sulla punta dei piedi e lo baciò. Forte, con tutta la passione che aveva avuto paura di mostrare. Risalì in superficie ribollendo, acuta, finché lei non pensò che sarebbe potuta esplodere. Non ci fu alcuna finezza, di sicuro nessuna destrezza di una consumata capacità di seduzione. Le sue mani si piantarono goffamente sul viso di Ethan e infine si unirono intorno al suo collo mentre le dita giocherellavano con i corti capelli sulla nuca. Quando i suoi polmoni affamati chiesero ossigeno, Rachel si allontanò, entrambi stavano ansimando e inghiottendo grandi boccate d’aria. «Non mi farai del male, Ethan. Io mi sento al sicuro con te. Nel momento in cui sei comparso nella mia capanna, ho saputo di essere salva. Ti ho sognato. Eri tutto ciò che ricordavo della mia vita precedente. Mi sono aggrappata a te quando tutto il resto era crollato.»

 


Il trauma e la mancanza di fiducia, elemento cardine di un matrimonio che scricchiola. E il rimorso, la gelosia, il rancore. Per non parlare del desiderio incontrollabile.

Rachel. Piccola? Vuoi ancora fare l’amore con me?» I suoi palmi si inumidirono e scivolarono sullo sterzo. Prima di chiederglielo, non aveva idea di quanto temesse che lei potesse tirarsi indietro. Avrebbe capito. Avrebbe aspettato per sempre, se fosse stato necessario, ma desiderava riuscire a toccarla di nuovo più di quanto avesse mai desiderato qualsiasi altra cosa. Rachel si voltò e i suoi occhi scintillarono dolcemente nel fioco bagliore proiettato dalle luci del portico. C’erano molte emozioni riflesse in quegli occhi. Paura, esitazione, speranza, desiderio. Determinazione.

 Ethan?» L’uomo la guardò, consapevole che in quel momento avrebbe potuto chiedergli qualsiasi cosa e lui le avrebbe detto sì. «Ti dispiacerebbe proprio tanto se facessi l’amore con te?» Ethan deglutì più volte. Una donna bellissima, che amava più di qualsiasi altra cosa, la donna che aveva sposato e perso, adesso era lì, come in un sogno, e gli stava chiedendo così dolcemente di fare l’amore con lui. Oh, dio, sì. Sì. Sì. Sì. «Niente mi piacerebbe di più» riuscì a dire con voce roca. Suonava meglio di ‘oh, cazzo, sì’ anche se era quello che il suo membro stava urlando. Rachel sorrise e i suoi occhi divennero sensuali. La paura e l’ansia furono sostituite da un caldo bagliore licenzioso che gli provocò un brivido lungo la schiena. Un tempo gli piaceva quando era lei a prendere l’iniziativa a letto, ma tutto era finito quando aveva cominciato ad allontanarla. Non erano state necessarie molte stroncature prima che Rachel smettesse di fare lo sforzo. Il corpo di Ethan reagì, animandosi di fronte alla promessa di seduzione nel suo sguardo. Lasciò la mano appoggiata sul suo braccio mentre lei si sollevava di più per potersi mettere a cavalcioni su di lui. L’espressione ferita nei suoi occhi era stata sostituita da una luce quasi giocosa. Ethan sarebbe potuto annegare in quello sguardo. «Voglio toccarti» gli sussurrò. «Oh, dio, piccola. Anch’io voglio che mi tocchi.» «Vuoi spogliarti per me?» Ora c’era timidezza nel suo sguardo e lei lo abbassò rapidamente rifiutando di incontrare gli occhi del marito. Ethan le prese le mani e se le portò alla bocca. Ne baciò ogni dito, poi si spostò con cautela da sotto di lei. Rotolò di lato poggiando i piedi per terra per alzarsi dal divano. Poi si rigirò verso di lei e si tirò giù la chiusura lampo dei jeans. Una scintilla di curiosità e attesa attraversò gli occhi di Rachel.

 Ecco la TRAMA: Da quando l’ex marine Ethan Kelly ha appreso la notizia della morte di sua moglie Rachel in un incidente aereo, la sua vita è precipitata nella disperazione. Sopraffatto dal senso di colpa per non averle dimostrato quanto l’amava, Ethan si è chiuso in sé stesso. Ma un giorno riceve un pacchetto con una mappa e delle foto che gli dimostrano che Rachel è viva; è in ostaggio in uno sperduto villaggio al confine tra la Colombia e il Venezuela. Rabbia e speranza insieme lo travolgono e gli unici a cui può chiedere aiuto per un’operazione militare così temeraria sono i suoi fratelli. Né i proiettili, né la giungla, né le minacce di morte di uno dei più potenti cartelli della droga potranno fermarli. Dopo la liberazione rimarrà la parte più dolorosa della missione: convincere Rachel a ritrovare i suoi ricordi, quelli dell’ora più buia della sua cattura, che dovrà avere il coraggio di rivivere se vuole salvare le loro vite e il loro amore.

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 Il secondo romanzo, Nessuna via di fuga (No place to run KGI #2), ci ha presentato il fratellone Sam, il responsabile e impeccabile punto di riferimento della famiglia e del KGI. Il fratello maggiore, il fondatore della Organizazione, che prende come sua responsabilità la sicurezza e la protezione di tutta la famiglia viene travolto dalla vita, dal destino. Dall’amore che ha rinnegato per senso di dovere.

Alzò la maglietta, lasciando scoperta la vita sottile. Poi la tirò su sopra i seni, mentre le leccava cavità dell’ombelico. Al contatto con le sue labbra, lei si sentì scossa da un brivido e piccoli fremiti le percorsero il ventre.
Inarcò la schiena come se volesse toglierselo di dosso, ma lui lasciò perdere la maglietta e la prese per i fianchi costringendola a restare lì dov’era.
«Sei mia. »
Sophia ebbe un sussulto ed emise un piccolo gemito quando le leccò la pelle sopra l’ombelico

Niente di più eccitante che assistere alla rottura degli equilibri di un uomo roccia, intransigente e saldo nei suoi principi, alla totale perdita del controllo… Soprattutto quando proteggere non é più un dovere ma una necessità perché in gioco ci sono la vita della donna che nonostante tutto -un passato molto oscuro che vi darà grosse soddisfazioni per la linea noir della trama- ama e di suo figlio

Stava per voltarsi verso i fratelli quando, in lontananza, vide qualcosa che catturò il suo sguardo. Un grosso tronco d’albero fluttuava nel lago. In primavera i livelli dell’acqua erano superiori alla norma poiché la società di controllo del Tennessee tratteneva le acque in modo da non gravare sui numerosi fiumi in piena a causa delle piogge. I recenti temporali e le abbondanti piogge avevano provocato l’accumulo di una marea di detriti che solo da poco aveva iniziato a diminuire. Ma fu qualcosa all’estremità del tronco a catturare l’attenzione di Sam.

«Ma che diavolo…?» mormorò.

“Che c’è, Sam?» chiese Garrett.

Sam non rispose. Si precipitò fuori dal portico e si mise a correre verso il molo. Sentì le esclamazioni di sorpresa dei fratelli alle sue spalle, ma non si fermò.

Quando raggiunse l’estremità del molo, si tuffò rabbrividendo al contatto con l’acqua gelida. Tornò in superficie qualche metrò più in là e nuotò verso la parte centrale del canale.

Afferrò il tronco e cercò di spostarlo.

Il corpo immobile di una donna era appoggiato
capelli bagnati e sporchi le coprivano il viso.

Esitò un istante, per timore di avvicinarsi e toccarla, e sentire la rigidità della morte. Poi si scrollò di dosso quella ridicola paura e la prese per le spalle.

Con sollievo, sotto le dita sentì la pelle morbida e soffice, anche se fredda.

«Oh, Gesù, ma che cazzo?»

Sam si voltò e vide Garrett avvicinarsi con bracciate rapide e scattanti.
«Aiutami a portarla a riva» disse Sam staccandola dal tronco.

La testa le ricadde di lato e lui la sostenne in modo da non farle bere acqua. Con le dita cercò di sentire il battito. Debole e tenue, ma c’era.

«Porca puttana, le hanno sparato»
disse Garrett avvicinandosi dall’altra parte.

Sam guardò in basso e vide le macchie di sangue sul braccio. «Dài, andiamo»
disse cupo, poi si girò su un fianco e diede la prima bracciata.

Garrett tenne il ritmo, cercando di mantenere quanto più possibile il corpo in superficie. In prossimità della riva, Donovan entrò in acqua e cercò di afferrare la donna.

Sam lo tenne lontano con un gesto e la prese in braccio nell’acqua bassa. Era ridicolo, ma sentiva il bisogno di occuparsene da solo. Non voleva che nessun altro la toccasse.

Sentiva un prurito sulla nuca e, mentre la stendeva per terra, gli si rizzarono i peli. La prima cosa che notò furono i lividi sul collo sottile. Avevano fatto del loro meglio per annegarla.

La seconda cosa che vide fu l’evidente ferita del proiettile al braccio.

Sanguinava ancora.

La terza cosa? Lo sguardo si spostò sul busto e Sam raggelò…
«Porca troia» disse improvvisamente

Sam é la quintessenza del KGI, é un leader naturale, ha la presenza imponente di chi é destinato a fare il capo branco e comanda per un riconoscimento indiscusso. Ha totale padronanza di sé, la sua autorevolezza é indiscutibile, il suo corpo è forgiato da anni di esperienza nell’esercito e la sua mente è quella di uno stratega, vivace e acuta, vigile nei compromessi della politica internazionale.

 

«Ehm… non ho vestiti» gli sussurrò lei.

Sam andò verso il letto e frugò in una delle valigie, tirando fuori un paio di jeans, della biancheria intima e una camicia. Tornò indietro e si avvicinò a lei con passo sicuro.

Lei fece per indietreggiare. Si sentiva piccola e vulnerabile, e lui la osservava proprio come in quelle notti passate in hotel.

Si fermò di fronte a lei, talmente vicino da avvolgerla con il calore del proprio corpo come l’asciugamano bagnato che aveva sui seni.
“Teneva i vestiti in mano, ma non le fece cenno di volerglieli dare, e nemmeno lei fece per prenderli.

Lo sguardo di Sam era così intenso, così penetrante. Si sentiva nuda e viva, un leggero formicolio sulla pelle.

Deglutì, ma niente poteva scioglierle il nodo che aveva in gola. Le faceva male, come tutto il corpo.

I vestiti caddero silenziosamente sul pavimento. Lui le sfiorò le spalle, le carezzò la pelle.

Lentamente e con infinita dolcezza la sua bocca si avventò su quella di lei. Il suo respiro le danzò sulla pelle, e lui le catturò le labbra con un lungo bacio appassionato. Il tempo si sciolse come ghiaccio in un giorno d’estate.

Una nota: apprezzerete finalmente una eroina non solo fiera e coraggiosa ma incinta! Ebbene sì, la Banks ridona femminilità e intraprendenza anche alle donne nel momento più delicato della loro vita,facendole protagoniste ancora più grintose e appassionate.

Trama:
Sam Kelly appartiene al KGI, una squadra speciale composta da lui e i suoi fratelli, impegnata in azioni militari top secret. L’ultima persona che si sarebbe aspettato di trarre in salvo durante una missione è Sophie Lundgren. In passato hanno avuto una breve, intensissima storia, ma poi lei è svanita nel nulla. In realtà Sophie ha passato gli ultimi mesi in fuga, sapendo che qualsiasi errore sarebbe costato la vita a lei e al bambino che porta in grembo, frutto di quella fugace relazione. Sam è stato il suo primo amore, ora è la sua ultima possibilità, e lei è certa che farà qualsiasi cosa per proteggerla. Tuttavia, l’oscuro passato di Sophie è più pericoloso di quanto Sam immagini, e l’unico modo per sopravvivere è affrontarlo e cancellarlo una volta per tutte.

 

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Nel terzo romanzo, NASCOSTI NELL’OMBRA (KGI #3)
Conosciamo finalmente Garrett, il fratello ombroso, quello che dall’inizio della serie incute timore, perché ha l’imponenza di Sam ma non la sua affabilità, non ha il fascino di Ethan ma un magnetismo primitivo. Taciturno, scontroso e ruvido. Eppure incredibilmente tenero con le donne della sua famiglia, capace di attenzioni e premure spontanee e dalla delicatezza insospettabile (non spoilero ma sarà presente anche in un momento fondamentale per il clan).

Sarah si voltò di nuovo verso di lui. Le tremavano le labbra. La luce selvaggia era in parte svanita dal suo sguardo. «Mi sembra di capire che tu hai paura delle donne in generale.» Garrett scrollò le spalle. «Sono la specie più violenta. E imprevedibile. Preferirei affrontare un cinghiale. Non puoi sparare alle donne.»

La sua inflessibilità, la sua intransigenza e il suo senso del dovere saranno messi alla prova da una sorte beffarda, che lo porterà ad affrontare i fantasmi del passato e le inquietudini del presente. Non solo della sua vita.

Ma una cosa la sapeva con certezza, e l’aveva capita nel momento stesso in cui Sarah lo aveva guardato con tanta tristezza e risentimento. L’amava, e non avrebbe mai accettato di non averla accanto. Fino all’ultimo dei suoi giorni. Non poteva essere diversamente. A costo di impiegarci tutta la vita, l’avrebbe convinta.

La sfida più grande è rappresentata dalla scomoda testimone Sarah Daniels. E dal suo nemico giurato Marcus Lattimer. Nessun addestramento, nessuna missione possono essere sufficienti ad affrontare il violento sentimento che la ragazza desta in lui, scatenando un incontrollabile senso di protezione. Di fronte ad un incarico delicato il suo sano pragmatismo e provvidenziale buonsenso diventano risorse fondamentali, Garrett ha una incredibile duttilità, la capacità di sapersi adeguare alle situazioni con prontezza, quella che matura dalla esperienza. Di chi ha conosciuto il dolore e lo sa riconoscere. E sa godere dell’amore e della tenerezza. Senza indulgere nella facile vendetta che avvelena le esistenze ma scegliendo di vivere il presente.

Voglio che tu sia mia. Dormirai nel letto con me, tra le mie braccia, la tua pelle contro la mia.
Voglio che tu mi senta dentro di te, che sia l’ultima cosa che sentirai
mentre ti addormenti e la prima quando ti sveglierai.

Solo lui può lenire animo tormentato di Sarah, una giovane che sta cercando di riprendere la sua vita, la pazienza e la sensibilità che Garrett dimostra nei confronti di Sarah sono una costanza commovente, che rivela aspetti inaspettati del suo animo introverso. Ma non temete, la passione esplode, Garrett non riuscirà a tenere a freno il suo istinto

«Vieni qui» le disse con voce roca, sexy. Quando Sarah alzò lo sguardo, c’era una luce da predatore nei suoi occhi. E Sarah capì di essere sua, che
aveva intenzione di reclamare la sua preda. Ma le piaceva quello sguardo. Nessuno l’aveva mai guardata così intensamente. Come se sfidasse chiunque a portargli via ciò che gli apparteneva. Come se volesse divorarla in un solo boccone e assaporarne il gusto.

Ecco la TRAMA

Unica testimone di un omicidio a sangue freddo compiuto dal fratellastro, Sarah Daniels è costretta a nascondersi. L’uomo ha agito per proteggerla e lei, sopraffatta dal senso di colpa, decide di far sparire le proprie tracce. Quando la CIA inizia a indagare sul caso chiede l’intervento del KGI, la squadra speciale composta dai fratelli Kelly. Il compito di tenere d’occhio Sarah, nel tentativo di risalire all’assassino, viene affidato a Garrett. Il fratellastro della donna è un nemico giurato del KGI, e Garrett ha un conto in sospeso con lui. Ma non appena viene a conoscenza del passato oscuro di Sarah per lui tutto passa in secondo piano, e proteggerla diventa la sua missione più importante.

Nel quarto appuntamento, SOSPIRI NEL BUIO (KGI # 4) la Banks introduce una atmosfera estremamente suggestiva, donando a questa serie un tocco paranormal che rende ancora più intrigante le avventure dei fratelli Kelly.

Nathan è veramente speciale, incredibilmente affascinante, un eroe ammaccato, in cui la vulnerabilità esalta la sensualità e la consapevolezza delle proprie fragilità accresce il coraggio. Il “piccolo” di casa Kelly (uno dei gemelli), è un soldato, addestrato a convivere con il pericolo, a vivere con la consapevolezza che ogni giorno è un traguardo. La morte è una presenza silenziosa e ingombrante, che strappa alla vita nemici e commilitoni. Ora tuttavia, caduto prigioniero in una missione in Afghanistan, impara la lezione più dura: ci sono cose peggiori della morte. La morte porta pace. Per lui non c’è tregua.

Mai prima d’ora aveva messo in dubbio  la sua dedizione alla causa.  Era un soldato. Il suo lavoro era di servire il suo Paese. Era il suo dovere. Tuttavia qui, al buio, da solo, senza nessuna speranza, non riusciva a non  mettere in dubbio tutto quello che lo rendeva la persona che era.

Il suo corpo è una macchina da guerra, può sopportare la tortura, la sofferenza, la privazione. Non la vergogna, però. Solo un pensiero può annientarlo: essere un codardo, non meritare una    morte   dignitosa.  Passano infiniti giorni di sevizie, fame e miseria. Nathan smarrisce la speranza, perde se stesso. Perfino la fiducia nel KGI, il ricordo della sua famiglia, si dissolvono nella nebbia del dolore. Nel buio, da solo con la disperazione come unica compagnia

Gli occhi le pizzicarono per le lacrime.  Da quanto tempo lo sentiva soffrire in silenzio? Quell’uomo aveva una forza strabiliante che però adesso si stava sgretolando sotto al peso della disperazione. Lei soffriva con lui. Soffriva per lui.

Fino a quando un sospiro nella notte lo scuote dal torpore della rassegnazione

 Non sei solo.  Ci sono io.

Si calò ancor  più profondamente dentro  di lui, mescolandosi a lui, arrivando fino alla sua anima. Quando si sentì sommergere dalle sofferenze di  lui, si morse   il labbro  per  reprimere  un grido di dolore. Il dolore di quell’uomo divenne anche   il  suo.

Un sospiro, una voce, un nome: Shea. Una donna con un dono sorprendente, che è anche la sua condanna: la telepatia. Sentire i pensieri, percepire gli stati d’animo, alleviare le sofferenze. Un dono prezioso eppure una condanna

Nathan riesce incredibilmente a resistere, perché quel sussurro, quella voce femminile che sembra appartenere ad un angelo, forse è un’allucinazione, ma è dolce, calda, rassicurante. Non è follia.  Riesce a sentirla esattamente  come  ha coscienza di  se stesso. In quel dialogo subliminale,  Shea non vuole manipolarlo ma solo assorbire il suo dolore e soffrire al posto suo.

Era sconcertante dipendere così tanto da questa donna senza volto, da questo sospiro nel buio.  Adesso che erano collegati, sarebbe impazzito se la loro connessione fosse stata interrotta.

«Avevo ragione.           Sei       un angelo.»

I fratelli Kelly non possono lasciare Nat alla deriva, soprattutto perché vogliono aiutarlo a ritrovare se stesso. Ma sembra che per ritrovare Nathan sia necessario cercare Shea.

Aveva bisogno           di         toccarla,          di         avere   la         conferma         che fosse        finalmente…   sua.

Sì,        era       sua.     E          non      da        adesso.            Era      stata    sua      fin        dal primo       istante in            cui       si         era       affacciata        nella    sua      mente… «Non   scappare         da        me,      Nathan.     Non     nascondermi   le tue   cicatrici. So  meglio  di            chiunque        altro    come te  le sei    procurate.       Non     sono    brutte. Sono    bellissime. Sono            i           segni   che      dimostrano     il          tuo       coraggio          e          la tua determinazione.»

Lui       afferrò la         sua      mano   e          se        la         fece      scivolare         giù       per       il collo  e          fino            alla      spalla, poi       la         tenne   ferma   lì.

Le        si         avvicinò          appoggiando   la         fronte  sulla    sua.     Le loro labbra si        sfioravano.

Un incontro emozionante, suggestivo, eppure così carnale e appassionato. Erotismo caldo, intenso, intimità profonda.

Lui     la         voleva  con ogni          parte   del       proprio            corpo,  il          bisogno           che provava nei            suoi     confronti         rasentava       quasi   l’ossessione…Pelle   liscia   sulla    pelle    ruvida.            La        perfezione       che incontrava          l’imperfezione.

La        afferrò per       le         spalle  avvicinandosela finché            i           loro      respiri  non      si         mescolarono. La        osservò            per qualche      istante  e          poi, lasciandola           esterrefatta,     incollò  le         labbra alle            sue….Percepì         tutte le sue emozioni.   Era      arrabbiato,       frustrato,         e          anche   preoccupato.    La        baciò            come se           volesse            toglierle            tutti      i suoi    dubbi. Come    per       dimostrarle      che       si            sbagliava.

Le        accarezzò        il          viso      con       entrambe         le mani e          poi       le         infilò    le         dita      fra            i           capelli attirandola        a          sé        fino      a          che le   loro      lingue non        si         intrecciarono,            le         bocche non      si fusero          e          Shea    non     cominciò           a          fare      fatica a respirare.

Nathan mosse  la         lingua  e          poi       le         mordicchiò        il          labbro  inferiore.         Continuò          a mordicchiarlo   e          a giocherellarci per       un po’  e          poi       ci          passò   la        lingua  sopra   come se            volesse            lenirlo. Quando           alla      fine      si scostò          da        lei,       i           suoi      respiri            sembravano delle        esplosioni        contro   lo        schienale         del sedile         e          i           suoi      occhi erano   scurissimi, quasi          neri.

Guardami  e  dimmi se pensi davvero di essere solo un obbligo per me. Guardami e dimmi se pensi davvero che quello che c’è tra noi sia una finta, perché se questa è una finta, allora non voglio  sapere cosa sia la realtà.

Ecco la TRAMA e link alla recensione

È arrivata dal nulla, proprio nel momento in cui lui aveva più bisogno di lei… La voce di un angelo, un sospiro nel silenzio, l’unico appiglio a cui Nathan Kelly ha potuto aggrapparsi durante il periodo infinito della prigionia e delle torture, fino al giorno in cui è tornato a essere libero, pronto a ricominciare una nuova esistenza. Ma ora quella voce è scomparsa e lo ha lasciato a consumarsi nella solitudine, a rimettere assieme i pezzi della sua vita. A chi appartiene quella voce? È stata solo la sua immaginazione o là fuori c’è veramente qualcuno che lo chiama?
Shea vive fuggendo da chi vuole sfruttare le capacità che la rendono unica. Non avrebbe mai voluto coinvolgere Nathan nei suoi problemi, ma non ha avuto scelta. Quando finalmente si ritrovano faccia a faccia, scoprono che il loro legame emozionale è molto più forte di quello telepatico. Nathan sente che non potrà più lasciarla andare, ma riuscirà a tenerla al sicuro dalla sua esistenza contrastata e pericolosa?

Tornano i fratelli Kelly, protagonisti di una delle serie romantic suspense più amate dalle lettrici italiane.

 

SOSPIRI NEL BUIO: nuovo appuntamento con il KGI di Maya Banks 

 

 

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Ed infine, in questo quinto appuntamento con la serie, ORIZZONTI SCONOSCIUTI (KGI #5), riprende con entusiasmo e maestria il tocco paranormal, che non altera l’atmosfera ad alto tasso erotico, satura di testosterone, densa di colpi di scena e meraviglioso calore umano.

Grace non è solo una missione, è il destino di Rio.

Bisognerà attraversare mille pericoli, sfidare avversari sfuggenti e nemici insospettabili, affrontare vecchi conti in sospeso e saldare debiti morali

Fu angosciante navigare su quelle acque scure. L’unico barlume di luce arrivava dallo spicchio di luna che si intravedeva appena so o la coltre di nubi. Grace si agitò e cominciò a guardare da un lato all’altro della barca, ma non riusciva nemmeno a vedere la riva. Vedeva sol­tanto la tenue sagoma degli alberi e quello che sembrava il pro lo di una giungla. Sentì un nodo in gola per la paura. Un silenzio pesante era sceso su di loro come una nebbia fittissima. Il leggero ronzio del motore che li guidava lungo il fiume era l’unico suono in quella no e immobile. Sentì il cuore battere all’impazzata e l’adrenalina scorrerle nelle ve­ ne quando vide una luce accendersi all’improvviso alla sua destra. Si voltò di scatto e vide una torcia descrivere due cerchi nel buio e subito dopo la vide spegnersi. Rio fece un verso che sembrò quello di un animale, anche se di certo lei non aveva idea di che tipo di animale potesse fare un verso del genere, e non aveva certo fretta di scoprirlo. Dalla riva arrivò in tu a risposta un verso simile, che poi si affievolì man mano che procedevano. «Che cos’era?» sussurrò lei. «Sssh» le disse Rio. «Non ora. Sta’ zitta.»

L’urgenza, l’unicità della loro condizione, porterà la tensione emotiva alle stelle

Rio si chinò, avvicinandosi al viso di lei. «Ci riuscirai ancora. Ti ho sentito, la no e scorsa. Sai ancora farlo. Devi solo guarire, nel corpo e nello spirito.» «Chi sei tu?» riuscì a sussurrare Grace, nonostante il nodo che le stringeva la gola. A quel punto, lui le fece un sorriso e i suoi denti bianchi brillarono contro la pelle scura. «Sono quello che ti tirerà fuori da questo inferno, e subito dopo darò la caccia a quei figli di puttana che ti hanno fatto del male e li ammazzerò tutti, dal primo all’ultimo.» Lei rabbrividì per il suo tono minaccioso, ma si sentì anche strana­ mente rassicurata da quella promessa brutale.

Il loro incontro sa di predestinazione, sono due anime lacerate dagli orrori della violenza, due spiriti irrequieti e trattenuti, che solo insieme  trovano la libertà di essere se stessi

Mi sono offerto di venirti a cercare perché quando ti ho vista, ho visto il mio futuro. È stato come se una granata mi fosse esplosa in piena faccia. Il resto è venuto da sé. Non avrei potuto sottarmi nemmeno se l’avessi voluto.» Lei lo guardò completamente sconcertata. Lui le sfiorò il labbro inferiore con il pollice e poi si avvicinò per baciarla. «Non mi aspetto che tu lo capisca. Accidenti, non lo capisco nemmeno io. Ma mi aspetto che lo accetti. E che accetti me. Perché, tesoro, che tu te ne renda conto oppure no, d’ora in poi sarò una pre­ssenza ssa nella tua vita. È solo questione di come e quando riuscirò a farlo dopo che tutta questa storia sarà finita, ma te lo dico fin da subito, non ho nessuna intenzione di andarmene.»

L’amore è più forte anche della morte, anche se ti insegue, ti bracca, ti seduce in modo ipnotico e velenoso

Grace aveva capito che stava per morire ed era infuriata per questo. In un certo senso, il suo corpo l’aveva accettato e se ne restava immo­bile come se fosse già morta, era il suo cervello che non si rassegnava. Il suo fisico sembrava aver raggiunto il limite di sopportazione e quindi si era spento. Il suo potere di guarirsi non stava funzionando come al solito. L’oscurità della morte si stava stringendo intorno a lei, cingendo­la in un macabro abbraccio. Più restava sospesa in quel limbo e più il buio si inffittiva. Era una dimensione lontanissima dalla luce. Una stanza buia sul limitare delle tenebre, una camera da letto immersa nell’oscurità più invincibile. Aveva paura e si sentiva schiacciata, e più proseguiva, più sembrava fkuttuare lontano dal luogo in cui voleva stare…Era stanchissima. Sarebbe stato molto facile arrendersi e lasciarsi trasportare verso un luogo in cui le sue sofferenze sarebbero finite. Sentiva le tenebre sussurrarle il loro richiamo. Era un invito pieno di calore, una ninnananna dolcissima che le cullava l’anima. Ma, ogni volta che stava per cedere, si sentiva trattenere da una forza invisibile. Una forza di volontà molto più potente di quella che aveva in quelle condizioni. Era fastidiosa. Prepotente. Irremovibile. Ma si sentiva lo stesso attratta da lei, perché sentiva che la portava nell’unico luogo in cui do­ veva stare. Non in quel posto immerso nel silenzio e nell’oscurità.

Perfino il piacere, nei passaggi più caldi, incendia le pagine, che si caricano di un erotismo bollente, originale, grazie alla componente soprannaturale.

«Non è una cosa che riguarda me, perdio. Non lo capisci? Io ti amo e lui ha tentato di succhiarti via la poca vita che ti restava. Sì, mi ha tradito, ma avrei voluto ucciderlo perché ti ha quasi portata via da me.» Lei deglutì, fece per parlare, ma poi ci ripensò. Lui non le avrebbe dato un’altra occasione. Le mise le mani dietro al collo e la tirò a sé per darle un bacio. Un bacio pieno di passione e possesso. Grace sentì che le stava la­sciando addosso il suo marchio. La stava baciando come se volesse mangiarla, divorarla e tenerla dentro di sé. La fece sdraiare supina e poi le salì sopra, spingendo dentro di lei il suo sesso eccitato. Le scivolò dentro sigillando i loro corpi, e poi la guardò, con gli occhi accesi di passione. «Adesso lo capisci, Grace? Sei mia. Non ho mai provato nulla del ge­nere per una donna e non mi piace l’effetto assurdo che mi fa.» Lei sorrise, inarcò la schiena ansimando e lo fece entrare più a fondo. «Mi fa piacere che lo trovi tanto divertente» grugnì lui. Il sorriso di Grace divenne più ampio. Gli mise le braccia intorno al collo e lo tiro a sé per baciarlo. «Ti farebbe stare meglio se ti dicessi che sono pazza di te?» sussurrò lei.«Forse.» «O che sono piuttosto sicura di amarti quanto mi ami tu?» «Adesso sì che cominciamo a ragionare» mugugnò Rio. Lei gli sfiorò una guancia. Si avvinghiò a lui con le gambe, perché voleva sentirlo più vicino. Ritrovare quel fuoco che gli bruciava dentro. «O che il motivo per cui ho ritrovato la voglia di vivere dopo aver deciso di morire sei tu?» Rio la guardò ancora più intensamente e rimase immobile.

Il legame tra i protagonisti è unico, così questa connessione diventa una forma di intimità particolarissima.

Le labbra di Rio restarono sulle sue. Calde, sensuali. Magnetiche. Sentì un brivido attraversarle tu o il corpo quando lui preme e un po’ di più, con delicatezza, perché le loro labbra si fondessero. Sentì che le mani di Rio le lasciavano una specie di marchio a fuoco, mentre la stringeva in preda all’impeto dei sensi. Poi lui cominciò a baciarla più profondamente, sfiorando con la lin­gua l’apertura della bocca di Grace. Una volta, due, quel tocco incandescente cercava di convincerla a farlo entrare. Tu a ansimante, Grace si arrese e si avvicinò a lui. Era il legame più stretto che avesse stabilito con una persona, a parte la connessione telepatica con sua sorella. Moriva dalla voglia di farlo. Semplice intimità. Un gesto affettuoso. Sapere che, almeno per un a imo, lei era importante. Il respiro di entrambi era intermittente. Discontinuo, irregolare, con­vulso. A lei non bastò più restarsene seduta immobile, come una spetta­trice passiva. Voleva toccarlo. Voleva sentire il sapore della sua pelle. Voleva assorbirlo dentro di sé nché non fosse riuscita a vedere, an­nusare, sentire solo lui. Quando Rio alla fine si staccò, lei si sentì confusa. In preda alle ver­tigini. Come se fosse stata investita da un’onda e non fosse ancora riu­scita a rimettersi in piedi. Lui le accarezzò delicatamente i capelli, facendo scorrere tu e e due le mani ai lati della sua testa mentre la guardava dolcemente ne­ gli occhi. «Sei una donna eccezionale, Grace. Non sei semplicemente soprav­vissuta. Ce l’hai fa a. Hai passato l’inferno e hai comunque trovato il modo di reagire.» Lei gli si avvicinò e chiuse gli occhi per il piacere che gli dava il con­tatto con lui.

Ecco la TRAMA e a breve la recensione

Grace Peterson è disperata: vive in clandestinità, in una perenne fuga da uomini malvagi e pericolosi determinati a sfruttare la sua straordinaria capacità di guarire gli altri. Il dono che la rende speciale – un’infallibile abilità telepatica che condivide con la sorella – è svanito nel nulla, lasciandola ora completamente sola e vulnerabile. La missione di riportare a casa Grace sana e salva è affidata a Rio, misterioso e implacabile membro del kgi, un uomo freddo e risoluto ma del tutto impreparato di fronte a quella donna ferita e confusa, che ne scalfirà la dura corazza. In Rio, Grace troverà un rifugio sicuro, e per la prima volta anche una speranza. Ma la missione è tutt’altro che semplice. Il pericolo a cui Grace sperava di essere sfuggita si è fatto più imminente che mai, trascinando lei e Rio verso un orizzonte nuovo e sconosciuto, in cui nessun posto può essere ritenuto sicuro. Seduzione, avventura e adrenalina conditi con un alto tasso di suspense.

Non dimenticate il favoloso giveaway

Giveaway KGI # 5 – Orizzonti sconosciuti di Maya Banks