“Questo è il posto in cui mi sento al sicuro, queste sono le mani che voglio sentire su di me, queste sono le labbra che voglio assaporare…”.
Titolo: Broken – Tienimi sempre con te
Autore: J.L. Drake
Serie: Broken #1
Editore: Newton Compton Editori
Genere: contemporary dark/suspence
Pagine 383
data di uscita: 20 luglio 2019
Prezzo: 4,99 ebook
Mi chiamo Savannah Miller. Sono la figlia del sindaco di New York e ho sempre vissuto senza preoccupazioni. Fino al giorno del mio ventisettesimo compleanno, quando qualcuno mi ha messo un sacco sulla testa e mi ha trascinata via, lontano da tutto ciò che conoscevo. Sono stata picchiata, lasciata a soffrire la fame, trattata come un animale e rinchiusa in una stanza senza finestre. Senza più dignità e percezione del tempo ho finito per rinunciare a qualunque speranza. Avevo deciso di farla finita, quando un’unità speciale dell’esercito ha fatto irruzione nel luogo in cui ero prigioniera. Dopo avermi portata al sicuro mi hanno dato la possibilità di scegliere: rimanere con loro durante le indagini senza infrangere le regole oppure andarmene e rischiare di finire nuovamente prigioniera. Ho scelto la prima opzione.
RECENSIONE
Care Dame, oggi vi parlo di Tienimi sempre con te, primo romanzo della trilogia Broken scritta da J. L. Drake.
Leggendo la sinossi, apparentemente, questo romanzo si presenta come appartenente al genere dark il che scoraggerebbe molte lettrici nell’intraprenderne la lettura. In realtà superati i primi capitoli, dove la direzione della narrazione si fa più cruda e violenta, ci troviamo immersi in una lettura il cui filone narrativo si è trasformato in un romance suspense.
Questa premessa era necessaria per invogliarvi a leggere questa storia ben scritta, accattivante, minuziosamente articolata, dove l’autrice ha tessuto la trama e l’ordito di una fitta rete intricata di menzogne, omissioni, paure, rivalse, invidie, egocentrismo, ma anche amore, amicizia, dedizione e generosità.
È la storia di Savannah Miller, una giovane ventisettenne in carriera, una comunissima ragazza tranne per il piccolo particolare che la contraddistingue dalla massa: è la figlia del sindaco di New York.
Da sempre contraria all’ascesa del padre nella vita politica, ha mal tollerato l’invasione della privacy dei giornalisti e dei paparazzi, la cui missione appariva quella di seguirla e beccarla in situazioni equivoche e, in mancanza di esse di crearle ad hoc. Tutto ciò con conseguenti scontri e rimproveri da parte del padre, che vedeva ostacolata la sua ricandidatura da questi comportamenti. Un tira e molla esasperante che ha fiaccato la gioia di vivere di Savi, ma che spinta dall’amica del cuore, Lynn, si concede di partecipare a una cena aziendale e finire la serata con un accompagnatore.
Poi tutto precipita: viene stordita, imbavagliata, rapita.
Non so da quanto tempo sono qui: quattro mesi, forse cinque. Il tempo scorre in modo strano quando non hai alcun mezzo per misurarlo.
Cerco di comportarmi bene, perché non voglio rivivere i miei primi giorni in questo posto. Il dolore indescrivibile che ho provato quando mi hanno pestata a sangue perché non avevo fatto ciò che mi era stato chiesto, mi ha fatto imparare in fretta.
L’unica cosa che mi è rimasta è che non mi hanno ancora uccisa.
Per lunghi mesi di prigionia in una lurida cella, viene torturata fisicamente e psicologicamente dai componenti di un cartello messicano. Se Savi, all’inizio della sua prigionia, aveva sperato e tenuto duro in attesa che il padre pagasse l’ovvio riscatto, dopo mesi e mesi di silenzio, di torture atroci, di svilimento e umiliazioni si lascia andare. È determinata a lasciarsi morire di fame e stenti, ma inaspettatamente una squadra di militari dell’esercito statunitense irrompe nel luogo dove è tenuta prigioniera portandola in salvo.
Se questo è un sogno. È decisamente il sogno più bello che abbia mai fatto.
“Resta con me, Savannah”. La voce è vicino a me. Mi sforzo di aprire gli occhi per vedere il mio salvatore che mi osserva.
In questo frangente avviene il primo contatto tra Savi e il suo salvatore, il colonnello Logan Cole. Un uomo tutto d’un pezzo, dedito al suo lavoro, anima e corpo, difficilmente distraibile dalle sue missioni: trarre in salvo le vittime di sequestri in particolare ad opera dei cartelli messicani.
Nonostante il suo modo di relazionarsi col prossimo, serio e distaccato, la connessione che intercorre fin dal primo sguardo con Savi accende in lui quell’istinto di protezione e di possesso che in un primo momento lo destabilizzano e lo gettano in un caos di emozioni contrastanti. Lui sa che la ragazza è debole e provata dalla prigionia, lui sa che è una persona per la quale non deve provare attrazione né tantomeno sentimenti, ma il cuore e il corpo vanno a istinto e quello lo spinge verso Savi.
Cos’ha di speciale questa donna? Cos’ha per spingerlo a mollare tutto e andare ad assicurarsi che stia bene,…
… con Savannah è diverso. Dall’istante in cui il suo sguardo ha incontrato quello di lei, non è più riuscito a scuotersi di dosso quell’istinto protettivo che prova nei suoi confronti.
Convinta dal team, per la sua sicurezza, a rimanere nascosta nella casa protetta, Savi affronterà con Logan e con tutti i membri della squadra un percorso doloroso di rinascita. Riacquistare fiducia nel prossimo è arduo, sentirsi a proprio agio vicino ad altre persone un’impresa titanica.
Le mie labbra accennano un sorriso ma lo scaccio istantaneamente. Non posso lasciarmi andare troppo. Non posso fidarmi di nessuno.
Ho sempre paura di cadere in qualche trappola e non sono così ingenua da lasciare che altri si avvicinino troppo nella mia mente si affollano mille domande. Sono davvero al sicuro? Dove diavolo è mio padre?
Eppure, più vive insieme a questa nuova famiglia più Savi si lascia andare, affronta pian piano i suoi demoni e si avvicina a Cole, il quale, è sempre più determinato a tenerla al sicuro e scoprire ciò che si cela dietro il suo rapimento.
“Resta qui, al sicuro, e riprenditi la tua vita. È una scelta che spetta solo a te, ma tu devi essere pronta a lottare. Non lasciare che siano loro a vincere”.
Chi ha ordinato il suo rapimento? Perché? Chi la cerca ancora?
Questa e altre mille domande sono quelle che si pongono Savi e Cole, che cercheranno risposte sia nei ricordi fugaci di Savi di quei giorni di prigionia, sia nel suo passato. E nel frattempo la loro attrazione sfrigola, i sentimenti crescono gettando l’uno nelle braccia dell’altra scoprendosi innamorati.
“Mi tira verso di sè e mi stringe. Il suo profumo mi avvolge. Sono passati anni dall’ultima volta in cui un uomo mi ha abbracciato, un uomo che non fosse mio padre, e mi sento bene… quasi al sicuro”.
I suoi occhi bruciano nei miei. Sento il cuore che palpita.
Ma è tutto reale? Si può fidare Savi o intorno a sé la rete della trappola ordita si stringerà soffocandola nuovamente?
Ora mi rendo conto che c’è molto di più di quanto non sembri in quello che mi è successo.
Dietro alla verità si nascondono molte bugie, e penso di non riuscire a sopportare tutto questo.
Un suspense in piena regola questo, condito e smorzato da una romantica storia d’amore il cui compito, nella fitta rete che l’autrice ha intessuto, è quello di alleggerire il senso di allerta e di ansia che la sequenza di eventi innesca nel lettore.
Se dovessi fare un bilancio delle due parti che compongono questo romanzo, direi senza dubbio che la Drake eccelle maggiormente nel filone suspense, ma mi sono trovata ad apprezzare anche la parte romance che a mio avviso è stata solo un po’ dilungata al fine di creare il rapporto amoroso tra Logan e Savi.
I due personaggi principali, come anche i secondari, sono ben delineati nella loro indole e nelle loro peculiarità che li contraddistinguono.
Cole con la sua autorevolezza, con la sua indole dispotica incline al comando che si riversa anche su Savi. Cole con la sua delicatezza e la sua amorevolezza con cui si pone nei confronti della ragazza, riconoscendone l’animo e il corpo segnato dalle violenze subite. Logan con la sua difficoltà a lasciarsi andare ai sentimenti che prova, novità assoluta per lui: tutte queste sfaccettature lo rendono un uomo reale, con pregi e difetti e non un super eroe.
Savi, una donna piegata, ma non spezzata che pur avendo meditato la sua resa, alla fine mostra una tempra e una forza di carattere immani. Savi e la volontà di riprendere in mano le redini della sua vita, di voler tornare a respirare, a gioire e fidarsi del prossimo. Tutto ciò che gli era stato tolto in un soffio torna prepotente a donargli la gioia di vivere, di amare, di legarsi a un uomo.
Il tutto contornato da personaggi secondari che apportano il loro contributo all’evolversi della storia d’amore tra Savi e Cole, all’istaurarsi di rapporti amicali veri e sinceri e al dipanarsi degli eventi ingarbugliati da una sequela di bugie, intrallazzi, tradimenti e gelosie.
Tutta la narrazione, dall’inizio crudo e duro con il rapimento e la detenzione, al proseguo con le indagini è un susseguirsi di colpi di scena in cui l’autrice ci lascia piccoli e fondamentali indizi che dovrebbero prepararci al finale di questo primo romanzo della serie, ma che alla fine lascia sbigottite e sgomente per le rivelazioni e la piega che prendono gli eventi.
Una narrazione quindi coinvolgente e intrigante, fluida e accattivante dove si alternano scene crude e raccapriccianti a scene dolci ed erotiche susseguite poi da momenti di vita conviviale e investigativi narrati sempre con stile.
Un romanzo strutturato in maniera tale da portare il lettore a porsi mille domande, a pensare di avere le risposte per poi ritrovarsi a porsi altri mille perché.
Per tutti questi motivi mi sento di consigliarne la lettura alle amanti di ambedue i generi, suspense e romance, senza aspettative di un dark dai toni cruenti.
Dato il finale in sospeso, con tantissimi punti interrogativi sulle sorti dei due protagonisti, spero fortemente arrivi al più presto il secondo della serie.
Mi sta mostrando i suoi sentimenti, mi sta aprendo il suo cuore, mi sta svelando la sua anima.
“resta con me, mia dolce Savannah”.
“Cadi insieme a me. Prometto che non ti lascerò andare”.
“lasciati cadere ogni volta che vuoi, Savannah, perché io sarò sempre lì per prenderti”.
Alla prossima, Giusi
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