Ciao Amici,oggi Francesca ci parla de IL MAESTRO DEL GIOCO,erotic romance autoconclusivo di Portia Da Costa,autrice conosciuta in Italia grazie alla serie erotica”La Promessa”.Adesso è tornata nel nostro Paese con una nuova storia in cui i protagonisti sono Jess,una donna in cerca del vero amore ed Ellis,uno strambo miliardario esperto nell’Ars Amatoria.Venite a scoprire cosa ne pensa la nostra Francesca.
Care Dame di Harem,oggi vi parlo del nuovo romanzo autoconclusivo di Portia Da Costa:”Il maestro del gioco”,uscito il 29 settembre a cura della Newton Compton.
La sinossi mi ha ricordato molto vagamente la duologia di C.L.Parker.
La copertina e il titolo sono assolutamente accattivanti.
Con questi elementi ho iniziato la lettura con alte aspettative.
Saranno state mantenute o sarò rimasta delusa?Venite a scoprirlo con me!
Jess ha 29 anni ed è ancora vergine.È una sognatrice e il peggior nemico di se stessa.Trascorre le sue notti solitarie fantasticando sull’uomo perfetto per lei:immagina di sentire le sue parole,il suo tocco,le sue carezze e il modo in cui le dà piacere.
Ama disegnare e utilizza il suo tempo libero tracciando linee su un foglio bianco.Ovviamente il tema ricorrente dei suoi soggetti sono due corpi nudi mentre fanno l’amore . Legge romanzi erotici e questo di certo non l’aiuta,perché le sue aspettative sono decisamente troppo alte. E noi ne sappiamo qualcosa, vero amiche ?
Già l’inizio,a mio avviso,è pura fantascienza: difficile trovare una vergine a 29 anni al giorno d’oggi non trovate?
Jess sembra finalmente rendersi conto che non può continuare così :
“Tutto questo stava diventando ridicolo. Hai bisogno di un uomo vero, stupida. Hai bisogno di scoprire com’è veramente. Al giorno d’oggi nessuno all’infuori di una suora è ancora vergine a ventinove anni, indipendentemente dalle “vicissitudini” che gli sono accadute. Aspettare più a lungo con la folle idea di trovare l’uomo perfetto era stupido. Non esistevano uomini perfetti, e se avesse atteso in eterno sarebbe finita come una zitella rinsecchita con la sola compagnia dei suoi disegni.”
Matura così la decisione di buttarsi nella mischia e di incominciare finalmente a relazionarsi all’altro sesso.
Mentre si reca al lavoro,durante una giornata di pioggia,si imbatte in Ellis Mckenna,che si offre di darle un passaggio.
Ellis è un miliardario sui generis ed è a capo della compagnia di assicurazioni in cui Jess lavora.
Ellis è diverso dallo stereotipo del miliardario presente nei romance/erotici :è un uomo stravagante,non guida una Bentley nè indossa completi a tre pezzi. Eh no! Il nostro Ellis e’ solito indossare completi di lino spiegazzati e camicie floreali,non indossa calzini e guida una semplice Citroen!
Jess rimane subito folgorata da lui,tanto da considerarlo come potenziale amante ideale:
“Inaspettatamente si eccitò. Fu così improvviso e fuori luogo che quasi vacillò sul sedile.[…] una magia sconosciuta, una condizione su cui aveva fantasticato e che aveva raggiunto in solitudine, ma che non aveva mai sperimentato all’infuori di quel contesto, nel mondo reale. Come poteva il fuggevole tocco di un tipo da spiaggia coglierla inaspettata e sottrarla senza alcuno sforzo ai poteri dell’amante ideale?”
L’attrazione e’ assolutamente reciproca. Ellis però è un invalido emotivo e non ha nessuna intenzione di iniziare una relazione impegnativa.
“non poteva più permettersi che una donna entrasse nella sua testa. Quello era prerogativa di Julie, che avrebbe amato per sempre. Il sesso andava bene. Spesso era magnifico, un toccasana. Farlo esclusivamente per attrazione sessuale e sfogo non significava tradire ciò che lui e Julie avevano condiviso, perché quello era stato molto, molto di più.”
Per questo motivo,Ellis propone a Jess un contratto:un periodo di 4-5 settimane in cui godersi la reciproca compagnia.
Jess può in questo modo liberarsi del “peso”della verginità ed Ellis può soddisfare il suo desiderio sessuale.
«Trascorri qualche settimana con me e potrò insegnarti tutto ciò che hai bisogno di sapere… In modo tale che quando arriverà la relazione appropriata con l’uomo giusto, sarai in grado di fargli perdere la testa e trascorrerete a letto tanti momenti meravigliosi fin da subito, senza tentativi, insicurezze e false partenze».
Mi ha fatto storcere un po’ il naso il fatto che l’autrice (o il traduttore)usi il termine “compassionevole” riferendosi alla loro relazione:come se Ellis facesse un atto di carità,un’opera di beneficienza nei confronti di Jess.
È un aggettivo assolutamente degradante e priva la donna della sua dignità a mio parere.
Inizia la loro relazione sessuale e qui l’autrice mi ha decisamente spiazzato!!!
Jess passa in un battito di ciglia da vergine a femme fatale,una seduttrice,una donna che sa quello che vuole,come lo vuole e sa come prenderselo. Decisamente inverosimile per una donna priva di qualsiasi esperienza.
Ellis,al contrario,viene presentato come il maschio alpha con lievi tendenze alla dominazione.
È colui che dovrebbe insegnare a Jess l’ars amatoria.
Non è assolutamente all’altezza del suo compito:a 36 anni perde molto facilmente il controllo. Più che un uomo sembra un adolescente alle sue prime esperienze.
La descrizione dei loro amplessi non è assolutamente coinvolgente,emozionante.
Non c’è passione,pathos,anzi alcune scene sono al limite del ridicolo e mi hanno strappato una sana risata.Vi metto un piccolo estratto a titolo di esempio,ma potrei citarne ️tanti altri :
«Sembri una Madonna… non Madonna, la rock star… ma un dipinto…».
Ecco,se un uomo se ne esce con questa frase durante un amplesso tutto mi provoca tranne eccitazione ed e’ meglio che non vi dica cosa gli farei !
La narrazione risulta assolutamente asettica:l’autrice non è riuscita a farci entrare in empatia con i protagonisti.
A mio gusto,avrei preferito che i personaggi fossero più delineati e approfonditi.
Non è chiaro ,ad esempio,il motivo per cui Jess sia considerato un invalido emotivo. Il 90% del romanzo e’ ambientato in camera da letto:non c’è una storia ben sviluppata e articolata dietro.
Anche il finale è decisamente banale e scontato ma ancora una volta l’autrice non permette al lettore di capire come si sia arrivati a questa conclusione,non essendoci dietro uno svolgimento,una evoluzione,un percorso dei protagonisti.
Anche lo stile della scrittrice mi ha lasciato non poche perplessità:il romanzo sembra un mix fra uno storico e un erotico di basso livello.
Vengono infatti usati termini desueti che ricordano l’Inghilterra dell’epoca vittoriana e termini volgari,degni del peggior film a luci rosse e altri che,addirittura risultano inappropriati e decisamente fuori contesto. Come se ciò non bastasse,ho riscontrato un lessico molto povero e limitato :solo per farvi un esempio,l’aggettivo”incantevole” è ripetuto fino alla nausea.
I parametri che uso per giudicare il valore di un libro sono i seguenti:
-la scrittura;
-la trama ben strutturata;
-l’emozione e il coinvolgimento.
In questo caso,nessuno dei tre elementi e’ presente e per me è stato un vero supplizio arrivare alla fine.
Ed è un vero peccato,perché anche se la storia non è originale ma pieno di cliché,se sviluppata diversamente avrebbe potuto essere una piacevole lettura.
Alla prossima,
La vostra Francesca
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