Moi soverenyi, a ogni chiamata rispondo.
Sento la tua voce come una carezza nel buio, Oscuro… e ritrovarti nel passato, conoscerti giovanissimo, nel momento in cui stai per smarrire la tua innocenza, è stato un privilegio. Ha aggiunto spessore alla tua figura inafferrabile e magnetica, Oscuro, polverizzando – se possibile – il mio cuore ahimè spezzato.
Ebbene sì, Harem’s Book, dopo aver avuto il privilegio di organizzare il review tour destinato all’uscita in Italia della dilogia che Leigh Bardugo ha dedicato al re Nikolai (KING OF SCARS) ha il piacere di partecipare al review party dedicato a Demone nel bosco. GrishaVerse. Graphic novel, scritto da Leigh Bardugo e illustrato da Dani Pendergast, prequel di “Tenebre e Ossa”, un volume preziosissimo per chi ama il mondo Grisha, meraviglioso nell’estetica e nella profondità del messaggio
Eryk e sua madre, Lena, hanno trascorso la loro esistenza fuggendo incessantemente da un luogo all’altro, con la convinzione che, forse, per loro non esista proprio un porto sicuro. Perché entrambi non solo sono Grisha, ma sono i più potenti e letali tra loro. Temuti da chi vorrebbe ucciderli e braccati da chi vorrebbe sfruttarne i doni, devono cercare di tenere nascoste le loro capacità ovunque vadano. Ma talvolta i segreti più pericolosi trovano comunque il modo di venire a galla… Questo graphic novel, scritto da Leigh Bardugo e illustrato da Dani Pendergast, è il prequel di “Tenebre e Ossa”, tassello indispensabile del GrishaVerse che permette di gettare un po’ di luce sulle origini di un destino tanto grandioso quanto sinistro, quello del temuto e potentissimo Oscuro.
Per un quadro generale su questo mondo misterioso, intrigante, ricchissimo e affascinante vi rimandiamo al nostro articolo Benvenuti nel Grishaverse
Partiamo con ordine.
Grishaverse è un mondo creato da Leigh Bardugo in cui scienza e magia si scontrano, il reale e il possibile si sfiorano, il mito e la conoscenza si compenetrano. È un progetto inaugurato con la trilogia di Tenebre ossa e ampliato con i due volumi Sei di corvi e del Language of Thorns una raccolta di fiabe e di spunti folk che nell’immaginario dell’autrice avrebbero accompagnato l’infanzia e l’adolescenza dei personaggi, proseguendo in seguito con la Dilogia dedicata al principe Nikolaj. Il Grishaverse è un universo fantasy, una geografia letteraria e un immaginario fecondo, profondissimo, dalle suggestioni letterarie e culturali interessantissime poiché l’autrice attinge ad un patrimonio incredibile e la sua fantasia vivace ci restituisce una realtà letteraria che è un viaggio infinito e bellissimo. Regolato da leggi e sistemi, l’ambiente immaginario che diventa a tal punto caratteristico di una epoca, di un insieme di individui e creature da divenire reale. Una fonte di sogni e d’ispirazione, un rifugio ideale, un alimento della fantasia: coerente, in espansione, dinamico. Potente. I volumi della trilogia e della dilogia possono essere letti anche separatamente come muovendosi all’interno del Grishaverse per seguire determinate vicende, è infatti una multisaga, materiale fertile per la trasposizione di Netflix che si incentra sul tema del Grisha quale soldato con talenti eccezionali, abilità fuori dal comune: curare ferire, controllare gli elementi della natura e gli agenti atmosferici, intervenire sui fenomeni naturali e altri poteri tra magia e scienza, o meglio Piccola Scienza. Ogni libro della serie allarga quest’orizzonte letterario e aggiunge strati di questa atmosfera fantastica creata dalla Bardugo grazie ad un approfondimento di ogni personaggio continuo e alla precisione nel tratteggiare l’immenso e complesso Word building, ambizioso e coerente, in cui animare una saga epica. Un viaggio letterario in un paese lontano dalle connotazioni post medioevali/rinascimentali o in una distopia fuori dal tempo dai riverberi ottomani e caucasici o forse dalle sfumature levantine. Fortemente impregnato di retaggi e suggestioni della cultura russa. Ravka è una terra ferita da conflitti e dilaniata da lotte intestine, a tal punto che in questa società rigidamente gerarchizzata, la monarchia deve poggiare la propria sicurezza e la propria autorità innanzitutto sul controllo del territorio affidato agli eserciti. La guerra fratricida è parte dei libri di storia e dei Santi, come il sacrificio della Sun Summoner Evocaluce per la distruzione della la Shadow Fold, la Falda d’Ombra, un luogo impenetrabile, simbolo della guerra e delle divisioni del Paese, eredità di una colpa ancestrale, un’enorme spaccatura di pura oscurità. Creature terribili erano le sentinelle di questo luogo oscuro e qui, in un momento drammatico, Alina ha sacrificato sé stessa per porre fine al delirio de L’Oscuro.
Dal simile al simile.
L’Oscuro, un Grisha immensamente potente, antico e misterioso, dal magnetismo irrersistibile, dotato di un potere ineffabile che esercita paura e fascinazione. L’unico Grisha che veste di nero, in riferimento al suo dono immenso e terribile.
L’Oscuro poggia il suo sguardo grigio ardesia e accarezza l’ anima.
L’Oscuro allunga la mano e incide la carne.
L’Oscuro turba i pensieri, scuote nell’intimità, confonde, irretisce tra fiumi color inchiostro che avvolgono in spire di paura e fascinazione.
L’ Oscuro offre un sogno, segreto e terribile, incarna le parole
“Il problema del desiderio è che ci rende deboli.”
Come in una rispettabile costruzione della tragedia greca abbiamo assistito alla soluzione di un conflitto profondo, universale. Alla catarsi infine nella dilogia dedicata a Nikolai.
Disprezza il tuo cuore
Qui si inserisce questa preziosa graphic novel, come un prequel sull’infanzia dell’Oscuro che ci mostra il giovane nella sua ancora innocente bellezza, quando ancora spera di poter credere nell umanità e nella compassione.
Quando tiene stretto il suo nome, la sua identità, le sue radici. Quando non vuole nascondersi. Vuole mostrarsi e vivere, essere accettato. Amato, non temuto.
Peregrino, con la madre, nomade nelle terre con la madre, feroce nel prepararlo al dolore. A diffidare degli uomini, mortali senza poteri (otkazat’sya), ma anche degli stessi Grisha
I Grisha non possiedono terre, vivono sempre in fuga.
Niente sembra… reale.
Ma vuoi restare?
Tra sospetto e paura è difficile crescere, soprattutto se condannati a essere ombra, senza nome senza identità.
Nessun nome.
Nessun legame.
Il tuo vero nome è scritto qui.
Tatuato sul tuo cuore.
Lo so.
Finché questo cuore batterà, tu combatterai.
Uno squarcio struggente, crudele e bellissimo, la storia dell’infanzia di un eroe tragico che ha conquistato tutti gli amanti della serie, un sopravvissuto che sogna – disperatamente – di dare sicurezza alla sua gente.
Combatti.
E continua a combattere.
Tra luce e tenebre, le nebbie fitte del mistero si diradano perché i personaggi tra silenzi e segreti, lasciandosi guidare da segni magici e testimoni furtivi di un passato lontanissimo, mentre leggevo e mi avviavo al finale decisivo – tragico epico e giustamente drammatico -riecheggiavano in mente le parole del grande Shakespeare per cui alcuni sono nati grandi, alcuni raggiungono la grandezza e altri hanno fede nella grandezza (William Shakespeare).
L’ Oscuro è una creatura antica, il potere si alimenta di chi lo brama, il dolore della propria forza corrosiva. Non ha passato, ha perduto la sua identità secoli prima, ha smarrito anche il suo nome, perciò i colori e i tratti nervosi, sfuggenti e irrequieti, di questo personaggio sono resi in modo straordinario dalla grafica potente e di impatto di Dani Pendergast. Finale amaro, perfetto preludio alla tragicità del personaggio, come sarà l’epilogo di questo personaggio titanico.
L’ universo mitopoietico che ci restituisce la Bardugo è affascinante, un mondo in cui la complessità risiede nella complementarietà non solo del Bene e Male ma dei Grisha e degli umani, della magia e della scienza, espressioni di una forma di conoscenza superiore. Il senso più profondo e insondabile della vita, quello che sfarfalla dietro la lotta al potere e dietro la paura della morte, quel disperato desiderio di vincerla e di dominare (la paura). Il timore della solitudine, il bisogno disperato di appartenenza.
Una sfida incredibile, la lotta per resistere, esistere, desistere.
Una lezione amara, di un giovane sperduto che si nasconde dietro agli occhi ardesia di un personaggio potentissimo.
Il mio cuore – spezzato – ti appartiene, Oscuro.
E io so che tu regni, sempre, moi soverenyi.
Saffron
non perdete i contributi dei nostri amici