Devo comunque affrontare un uomo che amo e odio – un uomo che mi ama e mi odia a sua volta – e scegliere di sacrificare la mia vita sperando che tutto ciò per cui ho combattuto, tutto il fragile lavoro in tempo di pace eseguito da un soldato stanco, rimarrà in piedi quando io non potrò più esserci. Devo avere fiducia – tantissima fiducia – che questo sacrificio abbia un significato.
Titolo: American King
Titolo originale: American King
Serie: New Camelot Trilogy #3
Autrice: Sierra Simone Traduttrice: Serena Tardioli
Genere: Erotico Lunghezza: 480 pagine
Prezzo ebook: € 4,99 Prezzo cartaceo: € 12,00
Trama:
Mi chiamo Maxen Ash Colchester, e ho giurato fedeltà al mio paese. Poi ho giurato che il mio cuore sarebbe sempre stato loro.
Quando sono andato in guerra, ho imparato a non lasciare indietro neppure un soldato. Ma loro hanno lasciato indietro me.
Due volte ho avuto l’onore di correre per la presidenza degli Stati Uniti d’America. La prima volta col mio migliore amico e amante al mio fianco. La seconda contro di lui.
Non posso biasimare nessuno se non me stesso.
Dicono che ogni eroe tragico ha il suo punto debole, un peccato segreto, un piccolo punto cucito nel suo futuro dalla nascita. Ed eccomi qui. I miei peccati non sono più un segreto. I miei punti deboli non lo sono mai stati così tanto. E mai sono stato più vicino alla tragedia di ora.
Sono un uomo che ama, un uomo il cui amore esige molto in cambio, che non esita a bruciare quelli che ama finché non gli rimane niente. Sono un re, un re che è stato abbastanza folle da costruire il suo regno sulle ossa del passato. Anche se pensavo che stavolta potesse essere diverso. L’amore è sempre stato la fine della nostra storia – della mia, di Embry e Greer – ma potrebbe anche essere la nostra fine.
Lunga vita al re.
La Serie
Care Dame, eccoci giunte al capitolo conclusivo della New Camelot trilogy con American King di Sierra Simone.
Se con American Queen l’autrice ci aveva ammaliate e attratte, come falene dalla luce, con la forza di questo amore travolgente, se con American Prince ci aveva sconvolte raccontandoci il dolore di Embry, con il terzo capitolo ci tramortisce e annienta definitivamente quando ci permette di entrare nella testa, nell’anima e nel cuore di Ash Colchester, il Presidente.
Questo è il suo libro, queste sono le parole che ci sveleranno la sua essenza, che ci mostreranno nella sua completezza cosa si cela dietro la figura enigmatica finora presentataci da Sierra Simone; dietro il Dominatore, l’uomo severo, di poche parole e taciturno, più incline a dare ordini e pretendere completa sottomissione che mostrare i suoi pensieri.
L’uomo la cui esistenza non avrebbe alcun significato se le due persone più importanti della sua vita non fossero al suo fianco, non respirassero la sua stessa aria, non condividessero e sentissero il suo amore.
L’uomo la cui esistenza non avrebbe significato se non adempisse gli scopi che si era prefisso quando, logorato dalla guerra, ammorbato dalle azioni compiute in suo nome, anelava solo che la pace regnasse sovrana sui popoli.
Cuore e ragione, amore e dovere, sentimenti e morale; da sempre i dilemmi di quest’uomo.
L’insonnia. I ricordi inquieti. Il senso di colpa. Le infinite domande laceranti… e se, e se, e se.
E l’ondata di e se si raggomitola e rimane sospesa nel futuro…
Poi l’ondata collassa e si infrange, facendosi trasportare via dal passato. Un ciclo infinito e vorticoso di dubbi.
Mi domando come sia non dover servire tutti gli altri, come sarebbe perseguire i miei impulsi più irresistibili per realizzare i loro fini egoistici. Cosa si proverebbe a cedere. Ad arrendersi.
È sempre stata una lotta fra il destino e ciò che si vorrebbe, tra ciò che è già scritto e quello che desidererebbe scrivere. Il dilemma che assilla Ash, che tormenta i suoi sogni, che gli fa bramare tutto.
Sin dalla più giovane età capire se stesso, le sue inclinazioni, i suoi desideri, le sue aspirazioni, il suo rapporto con fede e la religione sono state fonte di un continuo confronto tra sentimenti e razionalità, tra le emozioni e la fisicità.
Per tutta la vita Ash ha analizzato se stesso, cosa provava e come si sentiva a riguardo cercando di venire a capo della sua stessa percezione alla ricerca di una piena e completa conoscenza di sé. Solo l’incontro con Embry prima e Greer dopo gli permetteranno di comprendere la complessità e al contempo la semplicità del suo animo, e nonostante i mille ostacoli nel tempo Ash riuscirà a circondarsi delle due persone che lo rendono completo, dei due esseri che ama più di se stesso.
“Questo,” dice lei, guardandomi e tenendomi la mano sul suo cuore, “questo è reale. Noi. Quello che abbiamo.”
Siamo una cosa sola, siamo una cosa sola, il mio corpo brucia e canta questa verità.
Temporalmente parlando American King prosegue senza soluzione di continuità gli eventi narrati in American Prince e prosegue alla stessa stregua dei precedenti con capitoli alternati fra passato e presente in cui il narratore varia a seconda l’evento che viene descritto.
E così sia Greer che Embry avranno voce nel raccontare, come Ash ci presenterà se stesso nel presente e nel passato, tutti i suoi pensieri, tutte le sue emozioni e i suoi sentimenti. Il dolore patito e l’amore provato. Le sue pulsioni, i suoi desideri e le sue inclinazioni che tanto all’inizio lo avevano disorientato.
È un susseguirsi di intrighi, segreti, tradimenti, bugie, inganni,rivelazioni scioccanti e dolorose, mescolati e accompagnati da lussuria e amore.
È il romanzo delle decisioni, dei sacrifici, del dolore e dell’accettazione, del donarsi completamente e totalmente con fiducia.
“…ecco perché abbiamo fatto un voto la prima notte di nozze. Noi tre. Insieme. Ci siamo promessi che avremmo provato, che non saremmo scappati.”
“Abbiamo detto che ci saremmo amati il più a lungo possibile, in tutti i modi probabili, come meglio avremmo potuto. Forse hai smesso di amarmi, ma hai smesso di amare anche Greer?”
Non esiste nulla che potrà mai offuscare l’amore condiviso di Ash, Greer ed Embry, non esiste persona che con le sue trame e i suoi intrighi o ricatti potrà distruggere questo legame che si è forgiato negli anni malgrado tutto, contro tutto e tutti.
Non esiste impegno etico e morale, ideologico o politico che potrà divider questi amanti che nella loro imperfezione si sono trovati e amati.
Non ricordo l’ultima volta che ho pianto così tanto. Non ricordo di essermi mai sentito così solo, così abbandonato a me stesso. Così… alla deriva. Cosa devo fare?
Apro gli occhi, guardandomi allo specchio. … un ex soldato sfinito. Un uomo che infligge dolore alle persone che ama e che si eccita nel farlo. Non merito il loro amore. Non lo merito.
O no?
Non aggiungerò altro sull’evoluzione di questo romanzo perché deve essere vostro il piacere e l’emozione di leggere ogni passaggio, ogni riflessione, ogni lacrima di dolore e ogni ansito erotico che tracimano da queste pagine in cui l’autrice ha riversato il meglio di sé sia per ciò che concerne lo stile narrativo che per l’aspetto puramente nozionistico circa il Ciclo Arturiano.
Non è facile raccontare un ménage, l’amore tra tre persone e non scadere nel volgare, eppure mai l’autrice ha valicato quel filo sottile tra l’erotismo spinto e la volgarità gratuita.
Ogni scena erotica trasuda sensualità, passione e amore. Sicuramente è un sesso crudo, duro, spinto, venato di quel sadismo che ammanta e caratterizza Ash, ma ogni incontro è sempre il preludio a manifestazioni d’amore profondo.
E così Sierra Simone ci fa precipitare in questo gorgo risucchiante di intrighi politici, trame familiari, erotismo e mito. Una serie che abbraccia decenni, in cui tutte le parti finiranno per adattarsi, incastrarsi e fondersi in perfetta armonia fino che i tre spigoli deltriangolo perfetto non saranno uniti per sempre.
E poi è arrivato Embry Moore. E poi è arrivata Greer Galloway. Come fa un uomo ad amare due persone, vi starete domandando? Ecco come.
“… Cosa mi hai detto il giorno del nostro matrimonio? Vivere senza dolore significa vivere senza l’altro? Scelgo il dolore, Ash, e lo sceglierò sempre. Scelgo noi tre, qualunque cosa accada.”
Come nei precedenti ma qui in maniera più palese, è evidente l’amore dell’autrice per la storia di re Artù, Lancillotto e la regina Ginevra e in un postfazione, che vi invito a leggere, lei ci spiega come ne sia stata da sempre affascinata e tormentata tanto da desiderare riscrivere quel mito utilizzando la sua mente perversa, rimescolando le carte, manipolando i personaggi e forgiandoli attraverso la sua visione, non dimenticando mai l’aura della leggenda, la magia che ha sempre aleggiato attorno a questi personaggi tanto amati dai lettori di ogni tempo.
Così ha creato una trilogia meravigliosa, intrigante, ammaliante e stimolante capace di far precipitare il lettore, specie in questo terzo capitolo, in un mare di angoscia per le sorti dei tre amanti, le cui vite più e più volte vengono investite da eventi, emozioni e situazioni che sfuggono al loro controllo ma che li tramortiranno, addoloreranno senza mai distruggerli.
Ci sono storie e storie.
Alcune ci piacciono e ci lasciano soddisfatte, altre ci destabilizzano. Alcune ci lasciano piccole perle d’insegnamento, ci danno forza e altre ci fanno versare fiumi di lacrime.
E poi ci sono LE STORIE, quelle che ci entrano dentro, quelle che ci scombussolano emotivamente, quelle che difficilmente si potranno scordare, quelle che facciamo nostre e di cui diventiamo parte integrante, che adoriamo dalla prima all’ultima parola.
Ecco questa trilogia è una di queste. in una parola: Indimenticabile.
Non posso portare tutto questo. Non posso perdere il mio cuore per salvare la mia anima. Ma sarà così.
Giusi
AMERICAN QUEEN (New Camelot Trilogy#1) di Sierra Simone. Recensione
American Prince (New Camelot Trilogy #2) di Sierra Simone – recensione